Da sabato 7 a domenica 15 dicembre, a Finalborgo presso la Reception Auditorium Santa Caterina, è in corso Metamorfosi digitale creativa: Quando l'arte diventa inclusione, una visione che spazia dall'arte alle tecnologie, utilizzando un ponte tra arte e intelligenza artificiale per anticipare i tempi e favorire l'inclusione, grazie alla guida di Alberto Luppi Musso.
Metamorfosi digitale creativa rappresenta un manifesto artistico e sociale che esplora le potenzialità dell'intelligenza artificiale come strumento di inclusione e potenziamento creativo. I bozzetti dei Luppini, creati con tecniche tradizionali come acquerello e lapis, sono stati trasformati in opere digitali grazie all'utilizzo dell'intelligenza artificiale. Questa tecnologia, applicata con cura, ha permesso di aggiungere nuove dimensioni ai loro lavori, rendendoli più accessibili e innovativi.
Questo dialogo tra il contributo umano e la tecnologia non solo arricchisce il processo creativo, ma illustra percorsi di crescita personale e superamento delle difficoltà. La mostra offre un’opportunità di riflessione critica sull'evoluzione del ruolo dell'artista in un contesto contemporaneo sempre più tecnologico, enfatizzando la collaborazione tra la sensibilità umana e le potenzialità dell'innovazione digitale.
Ospite d’Onore: Giuliogol Centararo e Luca Rembado
A sottolineare l’importanza dell’evento, la presenza del pittore muralista Giuliogol Centararo, che ha sposato con entusiasmo l’idea del progetto, riconoscendone il valore culturale e umano. Appena insignito del Premio Garaventa, Centararo aggiunge ulteriore prestigio all'iniziativa. L'intero percorso sarà documentato dall'amico fraterno di Luppi, il poeta finalese Luca Rembaudo, offrendo una narrazione approfondita e sensibile che arricchisce ulteriormente l'esperienza della mostra.
Note biografiche: Alberto Luppi Musso
L’arte è sempre stata una componente fondamentale nella vita di Alberto Luppi Musso. Cresciuto in un ambiente creativo, Alberto è figlio del celebre pittore genovese Pino Musso, noto per la sua collaborazione con l’architetto Luigi Vietti, e nipote dell'affermato pittore Bruno Dal Bon. La sua formazione artistica è stata ulteriormente arricchita dall'influenza di amici di famiglia e figure rilevanti come Corrado Mazzari, Riccardo de Lorenzi, Ugo Lombardo, e altri ancora.Fin da bambino, Alberto ha dimostrato un talento, riconosciuto dagli esperti del settore, distinguendosi in numerosi concorsi nazionali di grafica. In giovane età, ha ricevuto il prestigioso Premio dell’Antoniano di Bologna, prefigurando quella che sarebbe stata una carriera artistica di successo. Durante l'adolescenza, ha ottenuto ulteriori riconoscimenti nel campo della grafica a livello nazionale, ma successivamente è stato attratto dalla musica, che ha saputo conquistare il suo cuore.
Inaugurazione mostra: 7 dicembre, ore 12. Per ulteriori informazioni inviare una mail.