Sondrio, 05/07/2023.
Tra le cime delle Alpi Retiche a nord e quelle orobiche a sud, toccando parte del territorio svizzero e le province di Como, Lecco e Sondrio, sorge la Valtellina. La valle, con i suoi 120 chilometri di estensione da est a ovest, è una delle aree naturali più estese di tutta la Lombardia.
La varietà naturalistica del suo territorio è incredibile, presentando grandi altipiani, zone collinari e aree del tutto montuose. Nella parte più bassa della Valtellina, dalle rive settentrionali del Lago di Como fino al comune di Ardenno, si sviluppano numerose valli laterali ideali per l’agricoltura e l’allevamento. Nella zona tra Sondrio a Tirano, nei pressi del fiume Adda, si estendono tantissime coltivazioni d’uva su terrazzamenti inclinati e aree per il pascolo rurale. Dalla parte più alta della valle, che arriva fino ai 4020 metri della Punta Perrucchetti all’interno del Massiccio del Bernina, è possibile ammirare viste panoramiche del tutto suggestive e un paesaggio tipicamente alpino. In tutte queste zone, poi, nel corso dei secoli si è alternata la presenza di diverse popolazioni, portatori di tradizioni, culture differenti e monumenti dall’elevata bellezza storica-artistica.
Insomma la Valtellina è un’area capace di accontentare i gusti di tutti, da chi vuole vivere un’esperienza immerso nella tranquillità della natura a coloro che desiderano scoprire i segreti storici/culturali di questa splendida valle. Ecco allora 10 idee per vivere un’esperienza tra le praterie, i boschi, i sentieri o i borghi in Valtellina.
1) Trenino rosso del Bernina
Per realizzare un’esperienza attraverso parte del territorio della Valtellina, giungendo poi fino in Svizzera, una buonissima idea può essere quella di salire a bordo del Bernina Express. Il treno parte dal comune valtellinese di Tirano, attraversa alcune zone della valle, per poi superare il confine italiano e arrivare nella nota località elvetica di St. Moritz. Durante il viaggio, a ritmo lento per godere di ciascuna delle bellezze del percorso, ciascun passeggero può ammirare estese praterie, splendide vedute su laghi, fiumi, piccole cascate, ghiacciai e paesaggi tipicamente montani, arrivando ad un’altitudine di 2253 metri in corrispondenza dell’Ospizio Bernina. Tutti i vagoni del treno presentano comfort per ogni stagione, in estate c’è la possibilità di viaggiare anche su carrozze cabrio all’aperto. Per tutte le informazioni su tratte, servizi offerti, orari dei viaggi e biglietti da acquistare, visitare il sito ufficiale del Trenino Rosso del Bernina.
2) Osservatorio Eco-Faunistico Alpino
Immerso all’interno del Parco delle Orobie Valtellinesi, con un’estensione di oltre 25 ettari, si trova l’Osservatorio Eco-Faunistico Alpino di Aprica. Al suo interno sono ospitate diverse specie di animali tipici di un ambiente di montagna, come i camosci, gli stambecchi, i caprioli, i rapaci, le cince, gli scoiattoli e diversi anfibi. Esiste, poi, anche un’area dedicata all’orso bruno delle Alpi, con la presenza di due esemplari osservabili da alcuni punti strategici dell’osservatorio. Tutti gli altri animali, invece, sono in completa libertà e i visitatori possono ammirarli o avvicinarsi a loro in completa sicurezza, senza nessuna rete di protezione. L’accesso all’osservatorio è possibile solo tramite visite guidate al mattino nei mesi estivi, anche per scolaresche o gruppi numerosi. Per avere più informazioni dettagliate sulle visite e le modalità di prenotazione, visitare il sito dell’Osservatorio Eco-Faunistico Alpino.
3) Parco delle marmotte
All’interno del territorio del comune di Chiesa in Valmalenco, precisamente presso la frazione di Chiareggio in località La Corte, si trova il Parco delle Marmotte. Proprio all’ingresso di Chiareggio, tra i muretti a secco delle prime case, una piccola colonia di marmotte ha deciso di stabilirsi in maniera permanente: le bestiole hanno costruito le proprie tane e da diversi anni sono divenute una vera e propria attrazione del territorio. Le marmotte, ormai abituate alla presenza umana, si avvicinano ai visitatori senza problemi, interagendo con loro e mangiando il cibo offertogli. All’ingresso della zona, però, un cartello raccomanda ai turisti di non dare alle marmotte zuccheri, dolci o pane. Le sentinelle delle Alpi, come vengono chiamate nella zona, sono animali principalmente vegetariani. L’esperienza che si può provare a Chiareggio, allora, è molto suggestiva e divertente anche se si viaggia in compagnia di bambini, curiosi di scoprire i segreti della natura e della sua fauna.
4) Parco delle Incisioni Rupestri
Tra i comuni di Grosio e Grosotto, all’interno del territorio della Media Valtellina, sorge il Parco delle Incisioni Rupestri. L’area testimonia come in passato la Valtellina sia stata abitata da diverse antiche popolazioni, dalla fine del Neolitico fino all’età del Ferro. Sulla Rupe Magna di Grosio, una delle rocce più grandi incise nell’arco alpino, ci sono incise oltre cinquemila figure. Tra le rappresentazioni più frequenti si possono segnalare figure antropomorfe, animalesche, geometriche, fino a raffigurazioni di oggetti o situazioni di vita quotidiana. Le incisioni rupestri, tuttavia, non sono l’unico punto di interesse della zona: sull’estremità del colle che domina la Rupe Magna, infatti, sorgono anche il castello di San Faustino e il Castello Nuovo, entrambi risalenti al periodo medioevale. Il Parco delle Incisioni Rupestri di Grosio è aperto dal primo aprile al 31 ottobre ed è visitabile solo con una guida, dal martedì alla domenica alle 10.30, 14.00 e 16.00. La zona dei castelli invece è sempre aperta e visitabile in autonomia. Per ogni informazione aggiuntiva, comunque, visitare il sito ufficiale del Parco delle Incisioni Rupestri.
5) Passo Gavia
In provincia di Brescia, a circa 2.652 metri di dislivello, sorge il Passo Gavia. Il passo è il secondo più alto d’Italia, dopo lo Stelvio, ed è raggiungibile da Santa Caterina Valfurva con un percorso in salita di circa 13 chilometri. La strada alterna tratti facilmente percorribili, anche in bicicletta, ad altri più impegnativi in salita, visto il dislivello di 900 metri da affrontare. Il percorso da Ponte di Legno, invece, è più complicato e lungo circa 18 chilometri, con un dislivello complessivo di 1380 metri. Il Passo Gavia è dunque un luogo ideale per tutti gli appassionati di trekking e ciclismo e più in generale di ambienti montanari e naturali. Lungo tutto il percorso per raggiungere il passo, infatti, si attraversano boschi e sentieri completamente immersi nella natura della zona. Quando si arriva in cima, poi, lo spettacolo è assicurato, con viste panoramiche davvero suggestive sulle montagne vicine.
6) Ponte del Cielo
Presso il comune di Campo Tartano, a quota 1034 metri d’altezza, sorge il Ponte del Cielo. Il ponte, lungo 234 metri e sospeso a oltre 140 metri d’altezza, collega i due versanti della Val Tartano ed è uno dei ponti tibetani più lunghi d’Europa. I visitatori possono percorrerlo interamente e godere di viste panoramiche uniche sulle montagne circostanti e sulla valle presente al di sotto. Il ponte, poi, è aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 16.30, con un biglietto d’ingresso di 5 euro per gli adulti e completamente gratuito per bambini e ragazzi fino a 14 anni. Le visite sono scaglionate ad intervalli orari e nei giorni festivi, ad agosto tutti i giorni, è obbligatorio acquistare i biglietti on line. Per informazioni più dettagliati sulle modalità di accesso e sui biglietti, visitare il sito ufficiale del Ponte del Cielo.
7) Passo dello Stelvio
Tra la Lombardia e il Trentino, a 2.758 metri d’altezza, sorge il Passo dello Stelvio. Il passo, con i suoi 25 chilometri di tornanti, è uno dei più alti e famosi d’Italia. Per tutti gli amanti del trekking è possibile raggiungere la zona percorrendo un lungo percorso di tornanti e salite, all’andata soprattutto, ma totalmente immerso della natura. Lo Stelvio, tuttavia, è raggiungibile anche in bicicletta, realizzando diversi itinerari. Tra questi c’è quello che parte da Bormio oppure quello con partenza da Prato e arrivo appunto allo Stelvio. Una volta giunti a destinazione i servizi offerti dalla location sono vari e diversi. Esistono tantissimi rifugi dove rilassarsi o gustare prodotti tipici, così partecipare agli eventi speciali che talvolta vengono organizzati. Nei pressi dei rifugi poi ci sono le frequentatissime piste da sci inverno, ma utilizzabili anche nel periodo estivo. Per ulteriori informazioni visitare il sito ufficiale del Passo dello Stelvio.
8) Borgo di Chiuro
All’interno del territorio della Media Valtellina, sulla sponda destra del fiume Adda e in provincia di Sondrio, sorge l’antico borgo di Chiuro. Il comune è uno dei principali centri di produzione vinicola della Valtellina, con diverse aziende vinicole che producono il Valtellina Superiore Docg e lo Sforzato. Chiuro, però, non è solo vigneti e natura, ma è un borgo dall’elevata bellezza storico-artistica. Al centro del paese si trova il Castello Quadrio, dove dal 1200 viveva la famiglia feudataria del luogo e oggi è sede della Casa Vinicola Negri. Nelle sue vicinanze, poi, ci sono una serie di palazzi, un tempo residenze delle famiglie nobiliari più importanti del paese. Il centro del comune, però, è rappresentato dalla piazza principale, su cui è posta una fontana in pietra formata da due vasche. Proprio vicino a quest’ultima sorge la parrocchia dei Santi Giacomo e Andrea, caratterizzata da un portale d’ingresso medievale e un portico cinquecentesco. Accanto al portico si trova una cappella con diversi affreschi di Cipriano Valorsa. Ai confini del territorio di Chiuro, infine, è possibile visitare la chiesa della Madonna della Neve e di San Carlo, risalente all’epoca barocca.
9) Santuario della Madonna di Tirano
Presso il comune di Tirano, nella parte occidentale del suo territorio, sorge il Santuario della Madonna di Tirano. La chiesa venne edificata nel 1500, con la consacrazione ufficiale di Papa Pio XII nel 1523. La storia racconta che il Santuario venne costruito per volere della Vergine Maria, che il 29 settembre 1504 apparve ad un contadino, di nome Mario Omodei, mentre stava lavorando i campi. La Madonna si rivolse all’uomo e gli chiese di andare a Tirano e costruire una chiesa in onore suo e del Signore. Nacque così una struttura a tre navate a croce latina dai caratteri rinascimentali e con un tocco di barocco nelle numerose sculture presenti al suo interno. Visitando la Basilica si nota subito la presenza di un organo seicentesco, che con le sue 2.200 canne è uno tra i più grandi d’Europa, così come appena entrati sulla sinistra si trova la cappella dell’Apparizione, meta di devoti da tutta Europa. Oggi il Santuario è l’edifico religioso principale della Valtellina, frequentata da tantissimi pellegrini o semplici visitatori appassionati di arte, giunti per ammirare le bellissime opere presenti all’interno della Basilica.
10) Accademia del Pizzocchero di Teglio
All’interno della Media Valtellina, in provincia di Sondrio, sorge il borgo di Teglio. Il paese rappresenta il centro di produzione più importante dei pizzoccheri, il piatto principale della tradizione gastronomica della Valtellina. Sparsi tra le vie di Teglio, infatti, ci sono una serie di ristoranti in cui è possibile degustare un piatto di pizzoccheri, realizzati secondo la ricetta tradizionale. Tutti questi fanno parte dell’Accademia del Pizzocchero, che nasce proprio a Teglio nel 2002 e ha l’obiettivo di tramandare l’importante tradizione gastronomica della Valtellina. Recandosi presso questi ristoranti, dunque, è possibile non solo degustare i pizzoccheri in compagnia, ma anche conoscere la storia e i segreti di questo piatto che tanto ha caratterizzato e caratterizza la storia di Teglio e della Valtellina. La degustazione del piatto, infatti, è sempre accompagnata da una spiegazione e dimostrazione pratica di come viene realizzato. Per maggiori informazioni e per scoprire l’elenco di locali capaci di regalare questa esperienza, visitare il sito ufficiale dell’Accademia del Pizzocchero di Teglio.
Di Simone Caravano