Enigma Rol: al cinema il docufilm di Anselma Dell'Olio girato a Torino

Le possibilità di Rol potevano manifestarsi spontaneamente in qualsiasi circostanza della vita di ogni giorno, oppure attraverso esperimenti compiuti presso la sua casa di Torino (con vista sul Parco del Valentino) o le abitazioni di altri. I presunti prodigi venivano sperimentati in prima persona dai presenti – in media tra le cinque e le dieci persone – e inizialmente prevedevano quasi sempre l’utilizzo delle carte da gioco. Lo scopo finale non sarebbe mai stata la fantasmagoria fine a se stessa bensì la dimostrazione delle potenzialità dell’essere umano, che ne avrebbero così confermato l’impronta divina.

Alcuni insinuarono che egli fosse essenzialmente un prestigiatore, eppure alle sue sedute parteciparono anche quattro illusionisti (tre dilettanti, Ermanno e Carlo Buffa di Perrero e Giuseppe Vercelli, più il famosissimo Tony Binarelli) escludendo che vi fossero trucchi. Anche Alexander, altro professionista della magia di fama internazionale, confermò che nessun mago o illusionista al mondo potrebbe rifare ciò che faceva Rol nel modo e nelle condizioni narrate. Il fisico Tullio Regge inviò i suoi assistenti a presenziare alle sedute, ma questi – come testimoniato da Luigi Giordano, medico chirurgo – dopo la terza sera dissero che non sarebbero più tornati, perché, non trovando alcuna spiegazione logica a quanto capitava, non potevano permettersi di sovvertire tutte le leggi della fisica.

Perché allora non avvenne mai l’auspicato incontro con la comunità scientifica? Perché sussistono diversi scettici convinti che Rol fosse in realtà solo un abilissimo prestidigitatore e mentalista? In realtà egli ricercò per tutta la vita (senza successo) un collaboratore scientifico in grado di comprendere le cosiddette premesse psicofisiche alla base della sua fenomenologia. Rol, inoltre, non si riteneva capace di esercitare i suoi poteri a comando, ma solo grazie a un particolare stato interiore e di coscienza che non poteva essere né vincolato né condizionato da dettami esterni. La rottura con la scienza ufficiale fu sancita in via definitiva dalle affermazioni di Piero Angela nel suo Viaggio nel mondo del paranormale, volume nel quale il noto divulgatore affermò che i fenomeni a cui lui stesso assistette potevano essere il frutto di abili trucchi, e quindi di inganno e malafede.

Il docufilm di Anselma Dell’Olio ha il grande pregio di mettere sul tavolo tutte le opzioni e dare voce a tutte le tesi, senza prendere posizione e lasciando allo spettatore la libertà di formarsi la sua opinione. «Da regista, auguro a scettici e negazionisti di spogliarsi – temporaneamente almeno – dei propri pregiudizi e ai devoti di mettere da parte superstizioni e l’eccesso di entusiasmo». Un augurio condivisibile, anche se sospettiamo che di fronte alla figura di Rol anche in sala increduli e credenti troveranno modo di scontrarsi e fronteggiarsi senza riuscire a raggiungere un punto d’incontro.

Di Enrico Pietra

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