Torino, 25/07/2018.
LaV edizione di Seeyousound, il festival di cinema a tematica musicale organizzato dall’Associazione Choobamba, si terrà al Cinema Massimo di Torino dal 25 gennaio al 3 febbraio 2019 e si fa preannunciare da importanti novità.
L’apertura di venerdì 25 gennaio porterà in anteprima italiana il film Symphony of Now (2018, Germania, 65’) di Johannes Schaff. Presentato alla scorsa Berlinale, il documentario è un tributo cinematografico alla vita notturna della metropoli tedesca e trae ispirazione dal film muto sperimentale del 1927 di Walter Ruttmann Berlino – Sinfonia di una grande città, restituendo un moderno spaccato della sua vibrante energia musicale, unica al mondo: dai club clandestini alle infinite feste notturne, quando si parla di vita notturna non c'èposto sulla terra come Berlino.
Prodotto dalla piattaforma creativa sperimentale Audi Zeitgeist Projects, Symphony of Now è una celebrazione di Berlino e una testimonianza rara dell’innovazione musicale nata dal fertile terreno creativo di questa città, esaltata ancor più dalla colonna sonora firmata dal celebre produttore musicale Frank Wiedemann insieme a musicisti della scena elettronica cittadina come Hans-Joachim Roedelius, Gudrun Gut, Modeselektor e Alex Do.
Proprio uno degli autori della soundtrack di Symphony of Now darà il via alla V edizione di Seeyousound Torino: Alex Do aprirà la serata inaugurale con un set live delle tracce dal film conducendo il pubblico in un viaggio ipnotico, un'incredibile immersione nel labirintico mondo sotterraneo di una città che non si ferma mai, la cui doppia anima trova perfetta espressione nella sua opera. DallaTechno, Dube Housedituttelestagioni,AlexDosiavvicinaall'essenzadell’elettronicafondendoilsuolatocupoemalinconicoconilsoundpalpitantechecaratterizzalesueproduzioni.
«La decisione di aprire la quinta edizione del festival con un film come Symphony of Now è doppiamente importante: per il valore dell'opera in sé, che ci permetterà di ampliare ulteriormente il ragionamento sulle forme e sui rapporti tra cinema e musica, ma anche perché è solo il primo tassello del programma che Seeyousound sta organizzando per omaggiare al meglio Berlino nel trentennale della caduta del Muro. La musica supera i confini, da sempre, e mai come in questo periodo è importante renderle il giusto merito - Così racconta l’avvio di SYS V, il neo-direttore di Seeyousound Torino, Carlo Griseri, che passa alla guida del festival torinese dopo Maurizio Pisani -Avere l'opportunità di dirigere Seeyousound Torino è un vero onore. Sono nella squadra del festival dal suo inizio, prima come responsabile dei cortometraggi, poi come coordinatore cinematografico, ora in questa nuova veste. Il lavoro di Maurizio è stato straordinario, sarà mio obiettivo proseguirlo, insieme ai miei insostituibili colleghi. Vorrei che la quinta edizione del festival fosse, più che mai, un luogo in cui il pubblico abbia il piacere di esserci, dialogare, imparare e anche divertirsi».
Un passaggio di testimone necessario per Seeyousound che si prepara a fare un salto, mantenendof erme le intenzioni di raccontare Cinema e Musica insieme, esplorarne intrecci e influenze, evolvendo da festival internazionale a Seeyousound Music Film Experience. Un progetto culturale ampio che da Torino arriverà in altre città per creare una rete italiana di festival cinematografici a tematica musicale - a partire da Pisa, Lecce e Palermo che già in autunno ospiteranno le rispettive edizioni del festival -,aprirsi a contaminazioni e collaborazioni con festival europei con cui condividere una comune ispirazione, e abbracciare le diverse forme di arte e impresa che ruotano attorno a cinema e musica grazie a produzioni originali, attività di formazione, editoria, eventi, mostre e distribuzione.
«Seeyousound sta rapidamente crescendo e mutando la propria struttura, sviluppando sia in Italia che in Europa nuovi progetti culturali - Conferma Maurizio Pisani, che passa a direttore dell’intero progetto Seeyousound - Per poter seguire e coordinare queste sfide che ci vedono protagonisti c’è bisogno che io possa dedicarmi ad esse completamente. Lasciare la direzione del festival di Torino è stato difficile ma necessario, con la certezza che Carlo Griseri saprà confermare e sviluppare ulteriormente quanto di buono fatto fino a ora. Concludo citando i versi del poeta torinese Guido Catalano, che sento molto nostri in questo momento: «A Torino fai più fatica qui a Torino /perché a Torino /non so se è chiaro /a Torino /non si scherza un cazzo. /Però se ce la fai aTorino –e pochi ce la fanno –a Torino se ce la fai /poi spacchi i culi /a mani nude /a mani nude legate dietro la schiena /su un piede solo /con un gatto su una spalla /sorridendogli negli occhi».