Dal 15 giugno al 6 agosto 2023 alla Cavallerizza Reale (cortile della Manica del Mosca) viene allestita Effetto Notte, l’Arena estiva del Museo Nazionale del Cinema, un vero e proprio cinema all’aperto che conta 400 posti e che prosegue idealmente l’attività della sala Tre del Cinema Massimo.
Il Cinema Massimo, Multisala del Museo, infatti, nei mesi estivi chiude temporaneamente per consentire i lavori di eco-efficientamento finanziati dal bando PNRR, che prevedono l’installazione di un impianto fotovoltaico sulla copertura dell’edificio e il relamping LED degli ambienti interni.
Una programmazione con i grandi classici della storia del cinema, senza soluzione di continuità rispetto alla sala tradizionale, così da non interrompere l’offerta di cinema destinata a cinefili e appassionati torinesi, ma pensando anche ai turisti che potranno godere dei film in versione originale con sottotitoli in italiano. Alle proiezioni si affianca un interessante calendario di eventi pomeridiani e preserali, tutti a ingresso libero, e punto food&beverage aperto tutti i giorni dalle 18 fino al termine delle proiezioni.
Da giovedì 3 a domenica 6 agosto repliche o recupero di proiezioni annullate per maltempo.
Il Programma
Joel & Ethan Coen
Il grande Lebowski (The Big Lebowski)
(Usa 1998, 117’, HD, col., v.o. sott. it.)
Jeffrey Lebowski (Jeff Bridges), detto “il Drugo” è uno scapolo
fannullone, che passa le sue giornate fumando spinelli, ascoltando
musica e giocando a bowling con i suoi due amici Walter (John
Goodman) e Donny (Steve Buscemi). Uno dei film più iconici dei
Fratelli Coen, capace di diventare uno dei simboli per eccellenza
degli anni ’90.
Gio 15 giugno, h. 22.00
David Lynch
Mullholland Drive
(Usa 2001, 146’, DCP, col., v.o. sott. it.)
Uno degli indiscussi capolavori della fase matura di David Lynch,
nonostante e forse proprio attraverso la sua celebre struttura
enigmatica, possiede tutti gli ingredienti del ‘romanzo
dell’abbandono’. L’uso del mondo psichico in Lynch costituisce una
possibilità di penetrare il reale, perché la potenza del cinema è
quella di rendere concreti i sogni.
Ven 16 giugno, h. 22.00
Miike Takashi
Audition
(Giappone 1999, 115’, DCP, col., v.o. sott. it.)
Nel raccontare la storia di Aoyama, un produttore televisivo che
indice un’audizione per sole donne in modo da trovare una compagna
che lo affranchi dalla solitudine della vedovanza, il cineasta
nipponico aderisce, per buona parte del racconto, alle estetiche
del J-horror ed entra di forza nell’immaginario orrorifico mondiale
cambiandone per sempre l’essenza.
Sab 17 giugno, h. 22.00
François Truffaut
Effetto notte (La nuit américaine)
(Francia 1973, 115’, DCp, col., v.o. sott. it.)
A Nizza un regista gira la storia di una sposina che fugge col
suocero, e il set vive la mobilitazione incrociata di crisi e
sentimenti tra personaggi della finzione e della realtà.
Celebratissimo (premio Oscar per il miglior film straniero), e il
più sincero e interessante, tra i film sull’amour du cinéma.
Truffaut rende omaggio a Welles, a Renoir, a Hitchcock, ma
soprattutto dà splendida messinscena alla domanda che si è posto da
sempre: “il cinema è più importante della vita?”.
Dom 18 giugno, h. 22.00
Otomo Katsuhiro
Akira
(Giappone 1987, 124’, DCP, col., v.o. sott. it.)
Nel 2019 post-atomico di una Tokyo dilaniata da violenza e scontri
tra governo e ribelli, il giovane Tetsuo, si scontra con un
ragazzino dalla pelle verde. Uno dei più straordinari film
d’animazione mai realizzati, un kolossal imponente, grandioso
adattamento di uno dei più importanti (e originali) manga di
sempre.
Lun 19 giugno, h. 22.00
Martin Scorsese
Toro scatenato (Raging Bull)
(Usa 1980, 129’, DCP, b/n, v.o. sott. it.)
La figura epica e turbolenta di Jake LaMotta porta sul proprio
corpo martoriato decenni di cinema sulla boxe. “Il tema del film è
la sopravvivenza”, dice Scorsese. “LaMotta, nel corso di una vita
inimitabile, lotta all’ultimo sangue per sopravvivere a sé stesso,
tentando vanamente di non precipitare nella spirale delle proprie
nevrosi e dei propri fallimenti”.
Mar 20 giugno, h. 22.00
Nanni Moretti
Caro diario
(Italia 1993, 100’, DCP, col.)
Caro Diario rimane, a trent’anni dalla sua prima uscita in sala, un
sorprendente oggetto estraneo di un autore unico del nostro cinema.
Per Nanni Moretti, “splendido quarantenne”, è un punto di svolta:
dopo la crisi ideologica di Palombella rossa, Moretti abbandona il
suo alter ego Michele Apicella e porta sullo schermo se stesso,
senza filtri.
Mer 21 giugno, h. 22.00
Marco Ponti
Santa Maradona
(Italia 2001, 95’, DCP, col.)
Opera prima di Marco Ponti e film culto per un’intera generazione,
un nuovo modo di raccontare una città, con alcuni giovani
interpreti, da Stefano Accorsi a Libero De Rienzo ad Anita
Caprioli. Il titolo rende omaggio al mitico calciatore e alla
canzone di Manu Chao che lo celebrava. Restauro digitale in 4K
realizzato da Augustus Color e Museo Nazionale del Cinema, in
collaborazione con Rai Cinema e Lucky Red.
Mer 22 giugno, h. 22.00 – Il film sarà introdotto dal
regista Marco Ponti
Werner Herzog
Fitzcarraldo
(Germania 1982, 158’, DCP, col., v.o. sott. it.)
“Una sfida all’impossibile. Un film contro le leggi della natura,
contro le leggi di gravità. È stato necessario rigirare il
cinquanta per cento del film, ci siamo ritrovati nel bel mezzo di
una guerra tra Perù ed Equador, alcuni si sono ammalati, ci sono
stati incidenti aerei, frane, piogge torrenziali”. Tutto ciò fa di
Fitzcarraldo un film grandioso, eccessivo, costantemente sopra le
righe, titanico e totale.
Ven 23 giugno, h. 22.00
Rodrigo Sorogoyen
Che Dio ci perdoni (Que Dios nos perdone)
(Spagna 2016, 125’, DCP, col., v.o. sott. it.)
Nel più caldo mese di agosto che non si registrava da anni, un
milione e mezzo di pellegrini attendono la visita del Papa e la
città è sotto sorveglianza da parte delle forze speciali. Diverse
donne anziane vengono brutalmente violentate e uccise. Due
ispettori si affrontano l’uno con l’altro per risolvere il caso nel
più breve tempo possibile
Dom 25 giugno, h. 22.00
Orson Welles
La signora di Shangai (The Lady from Shanghai)
(Usa 1947, 87’, DCP, b/n, v.o. sott. it.)
Il marinaio Mike O’Hara viene ingaggiato dalla misteriosa Elsa
Bannister per proteggerla. In noir che sovverte le regole e le
attese del cinema di genere, e che sperimenta usando una fotografia
fosca, primi e primissimi piani e dando vita a uno stile radicale,
inconsueto e barocco.
Lun 26 giugno, h. 22.00
Bernardo Bertolucci
Ultimo tango a Parigi
(Italia 1972, 132’, HD, col., v.o. sott. it.)
Il film infiammò gli anni Settanta e, pur recando ovunque il segno
di quel tempo, ancora turba. A Parigi, due sconosciuti sperimentano
l’amour à mort, quel Sesso a lettere maiuscole che molto
apparteneva alla cultura francese: fuori dall’appartamento di Passy
sono un uomo solo e un po’ sfatto, una ragazza annoiata e
inerte.
Mar 27 giugno, h. 22.00
Ingmar Bergman
Il settimo sigillo (Det sjunde
inseglet)
(Svezia 1957, 95’, DCP, b/n, v.o. sott.
it.)
Capolavoro tra i capolavori di Bergman, restituitoci da un
magistrale restauro, questa grande allegoria dell’uomo in cerca di
Dio e in balia della morte, torna a parlarci con la potenza grafica
del suo paesaggio e la chiaroscurale profondità della sua
inquietudine.
Gio 28 giugno, h. 22.00
Martin Scorsese
L’età dell’innocenza (The Age of Innocence)
(Usa 1993, 120’, HD, col., v.o. sott. it.)
Tratto dal romanzo premio Pulitzer di Edith Wharton. Nella New York
del 1870 il giovane Newland Archer sta per sposare la dolce May, ma
si innamora della cugina di lei. “Il film più violento che abbia
mai realizzato” ha dichiarato Scorsese. “Una cosa che mi ha sempre
colpito molto profondamente è la brutalità che si nasconde dietro
le buone maniere”.
Gio 29 giugno, h. 22.00
Fukasaku Kinji
Battle Royale (Batoru Rowaiaru)
(Giappone 2000, 114’, DCP, col., v.o. sott. it.)
In risposta all’ondata di violenza tra i liceali, il governo
giapponese promulga il Battle Royale Act, una legge in base alla
quale le classi turbolente vengono deportate su un’isola e
obbligate a ingaggiare una lotta all’ultimo sangue. Il film culto
giapponese con Takeshi Kitano che ha ispirato Squid Game.
Ven 30, h. 22.00
Ridley Scott
Thelma & Louise
(Usa 1991, 128’, HD, col., v.o. sott. it.)
Susan Sarandon e Geena Davis in viaggio attraverso gli Stati Uniti.
Un manifesto di libertà al femminile con un’anima anarchica,
raccontato con ritmo vertiginoso e incalzante, il trionfo dello
spettacolo ma che sa cogliere l’inquietudine diffusa e
attualissima, il malessere, la crudeltà, la violenza in agguato
dietro ogni trasgressione femminile.
Sab 1 luglio, h. 22.00
Milos Forman
Gli amori di una bionda (Lásky jedné
plavovlásky)
(Cecoslovacchia 1965, 82’, DCP, col., v.o. sott. it.)
Un affresco tenero e delicato, triste e gaio nello stesso tempo,
del mondo giovanile in perfetto equilibrio tra arguta satira
sociale e romanticismo adolescenziale. In un piccolo centro
industriale della Cecoslovacchia, oltre duemila ragazze lavorano in
una fabbrica di scarpe. Le ore di tempo libero trascorrono vuote e
noiose, fino a quando arriva un distaccamento di riservisti
quarantenni.
Dom 2 luglio, h. 22.00
Wim Wenders
Submergence
(Usa/Germania 2017, 112’, DCP, col., v.o. sott. it.)
Danielle è una biomatematica che esplora gli abissi dell’oceano in
cerca di segni di vita primordiali; James è un misterioso
cooperante internazionale che nasconde la sua vera identità di
agente segreto britannico. Wenders torna a sondare l’abisso
(in)visibile dei sentimenti umani in un melodramma dal finale
aperto.
Lun 3 luglio, h. 22.00
Olivier Bourgeois
The Oath of Cyriac
(Andorra 2021, 73’, DCP, col., v.o. sott. it.)
Mentre la guerra infuria intorno a loro, un piccolo gruppo di
archeologi, curatori di musei e assistenti lotta per preservare i
50.000 reperti custoditi nel Museo Nazionale di Aleppo durante il
conflitto siriano. Senza elettricità, senza acqua, senza mezzi,
svuotano le vetrine, imballano gli oggetti, costruiscono muri di
cemento per nascondere statue antiche ai saccheggiatori. Ma nel
2015 il Museo diventa una prima linea di battaglia e il rischio di
veder scomparire questi tesori è ogni giorno maggiore.
La proiezione è proposta in occasione della mostra La Rosa di
Damasco a Torino un progetto culturale ideato e condotto dai Musei
Reali di Torino in collaborazione con il Syria Trust for
Development e la Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura.
L’iniziativa si propone di promuovere il ruolo e il valore del
secolare patrimonio culturale siriano nel bacino del Mediterraneo e
di rinnovare la consapevolezza dell’importanza della cultura come
veicolo di dialogo e cooperazione, attraverso uno dei simboli del
patrimonio di questo Paese, la Rosa Damascena, che prende il nome
dalla capitale siriana.
Mar 4 luglio, h. 22.00 – Il film sarà introdotto da Fares
Kallas – Trustee, Syria Trust for Development e da Enrica Pagella –
direttrice Musei Reali di Torino
Carlos Vermut
Chi canterà per te (Quién te cantará)
(Spagna/Francia 2018, 119’, DCP, col., v.o. sott. it.)
Quando Lila, una cantante celebrata ma stanca di fama, perde la
memoria, deve imparare da una sua fan come essere Lila ancora una
volta. Melodramma, thriller, musical, commedia, fiaba oscura
sull’identità e la memoria, un dramma sull’ossessione artistica e
sulla paura di non potersi ridestare da un incubo reale.
Mer 5 luglio, h. 22.00 – Il film sarà introdotto da Giulio
Sangiorgio
Damiano Damiani
Quién sabe?
(Italia 1966, 118’, DCP, col.)
Un giovane sicario americano riceve l’incarico dal governo
messicano di eliminare un generale ribelle. Per compiere la sua
missione l’uomo s’aggrega a un rozzo ex rivoluzionario diventato
bandito. Con Gian Maria Volonté. Copia restaurata da Cineteca di
Bologna e Museo Nazionale del Cinema.
Gio 6 luglio, h. 22.00
Mario Martone
Laggiù qualcuno mi ama
(Italia 2023, 128’, DCP, col.)
In occasione del 70° anniversario della nascita di Massimo Troisi,
un film che ne racconta il mito e la genialità tramite materiali
inediti, in un’opera che coglie tutti i molteplici aspetti del suo
essere uomo ed artista. “Il cinema di Troisi per me era bello
perché aveva la forma della vita” (M. Martone).
Ven 7 luglio, h. 22.00
Alfred Hitchcock
La donna che visse due volte (Vertigo)
(Usa 1958, 128’, DCP, col., v.o. sott. it.)
Capolavoro tra i capolavori hitchockiani degli anni Cinquanta.
Sotto la vernice del Technicolor serpeggia il senso del disagio,
dell’umana inadeguatezza, della ragione inservibile, delle passioni
inutili, d’una tristezza che incantò Truffaut.
Sab 8 luglio, h. 22.00
Alain Resnais
Hiroshima mon amour
(Francia 1959, 91’, DCP, col., v.o. sott. it.)
Un’attrice francese si trova a Hiroshima per girare un film
pacifista; mentre è in città, la donna vive un’ardente relazione
con un architetto giapponese. Il film infrange il quadro della
narrazione tradizionale e introduce la tecnica romanzesca cara a
Faulkner: il passato dei personaggi o quello storico risale a
sprazzi alla superficie del presente e, allo stesso tempo, lo
avvelena.
Dom 9 luglio, h. 22.00
Mario Bava
5 bambole per la luna d’agosto
(Italia 1970, 78’, HD, col.)
Uno scienziato, che ha appena inventato una formula il cui segreto
vorrebbero carpire in molti, viene invitato in una villa insieme ad
altre persone. All’interno del tetro edificio qualcuno si diverte
con un gioco macabro: uccidere gli invitati. Tutti sembrano
vittime, nessuno pare essere il colpevole.
Dalle 18.00 presentazione del volume Mario Bava. Il mago dei colori
di Gerald Duchaussoy e Romain Vandestichele a cura di Steve Della
Casa
Lun 10 luglio, h. 22.00
Michelangelo Antonioni
Blow up
(Gran Bretagna/Italia 1966, 108’, DCP, col., v.o. sott. it.)
Una fotografia scattata per caso rivela, ingrandita, le presunte
tracce di un delitto. Tratto da un racconto di Julio Cortázar e
vincitore del Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes del
1967, Blow-up appare come la quintessenza del cinema di Antonioni.
Restaurato da Cineteca di Bologna, Istituto Luce – Cinecittà e
Criterion
Mar 11 luglio, h. 22.00
Jim Jarmusch
Solo gli amanti sopravvivono (Only Lovers Left
Alive)
(Gran Bretagna/Usa 2013, 123’, DCP, col., v.o. sott. it.)
Adam e Eve sono due vampiri. Lui compone pezzi di musica
elettronica, che i fan ascoltano appostati sotto la sua casa di
Detroit. Eve vive a Tangeri e trascorre le notti in compagnia di
Christopher Marlowe nel “Café Mille Et Une Nuits”. Un film lunare,
leggero e discreto, intriso di sincera empatia e lunare
post-romanticismo.
Mer 12 luglio, h. 22.00
Alain Guiraudie
L’innamorato, l’arabo e la passeggiatrice (Viens je
t’emmène)
(Francia 2022, 100’, DCP, col., v.o. sott. it.)
A Clermont-Ferrand, Médéric si innamora di Isadora, prostituta di
mezza età con un marito geloso e possessivo. Quando un attacco
terroristico colpisce la città, il giovane Selim si rifugia nel
palazzo dove vive Médéric, generando una psicosi collettiva.
Guiraudie racconta un microcosmo leggero e giocoso, in un
vaudeville in cui nulla è mai come sembra.
Gio 13/Ven 14 luglio, h. 22.00
Kore-eda Hirokazu
Il terzo omicidio (Sandome no Satsujin)
(Giappone 2017, 125’, DCP, col., v.o. sott. it.)
Shigemori, un avvocato di successo, assume la difesa di Misumi, un
uomo di mezza età accusato di aver brutalmente ucciso e derubato il
proprio capo. Approfondendo il caso, però, Shigemori inizia a
dubitare che l’uomo sia davvero colpevole. Un legal drama pieno di
ribaltamenti e colpi di scena che fanno pensare a Rashomon.
Sab 15 luglio, h. 22.00
Jean-Luc Godard
Bande à part
(Francia 1964, 95’, DCP, col., v.o. sott. it.)
Odile rivela ai suoi amici, Frantz e Arthur, che il pensionante di
sua zia possiede una grossa somma di denaro. I due, allora,
progettano di rapinarlo e corteggiano la ragazza perché li faccia
entrare a casa della zia. Pietra miliare della Nouvelle Vague, è il
settimo lungometraggio di Jean-Luc Godard, diventato un film di
culto grazie alla corsa dei tre protagonisti lungo i corridoi del
Louvre.
Dom 16 luglio, h. 22.00
Luis Buñuel
Tristana
(Spagna 1970, 105’, HD, col., v.o. sott. it.)
Tristana, giovane e bella orfana, è affidata a un uomo libertino e
spietato, che passa ben presto dal ruolo del padre putativo a
quello di amante. Girato nelle splendide vie del centro storico di
Toledo, con tre attori di prima grandezza, uno dei film più solidi
e stratificati del maestro spagnolo.
Lun 17 luglio, h. 22.00
John Carpenter
La cosa (The Thing)
(Usa 1982, 109’, HD, col., v.o. sott. it.)
In una base scientifica fra i ghiacciai del polo sud, fa irruzione
un organismo alieno che divora i suoi nemici. Un film sul sospetto,
sulla reclusione e sulla paura che indaga a fondo gli abissi della
psiche umana. Primo episodio della cosiddetta Trilogia
dell’Apocalisse di John Carpenter, remake del classico La cosa da
un altro mondo di Howard Hawks.
Mar 18 luglio, h. 22.00
Gene Kelly/Stanley Donen
Cantando sotto la pioggia (Singin’ in the
Rain)
(Usa 1952, 103’, DCP, col., v.o. sott. it.)
La satira esuberante di una Hollywood travolta dal sonoro, la
torrenziale celebrazione dello slancio amoroso, l’energia comica
che incrocia e si risolve nella perfetta stilizzazione
coreografica, Cantando sotto la pioggia è la quintessenza del
cinema, l’idea più luminosa del musical, nel fuggevole apogeo della
sua felicità.
Mer 19 luglio, h. 22.00
Peter Greenaway
I misteri del giardino di Compton House (The Draughtsman’s
Contract)
(Gran Bretagna 1982, 108’, DCP, col., v.o. sott. it.)
In una villa della campagna inglese, alla metà del Seicento, un
pittore riceve l’incarico dalla proprietaria, Lady Herbert, di
eseguire dodici disegni della sontuosa dimora. opera sofisticata,
Che rappresenta un’acuta riflessione sui rapporti fra arte e potere
in una società classista e dominata dagli interessi economici.
Gio 20 luglio, h. 22.00
Seamus Murphy
PJ Harvey – A Dog Called Money
(Irlanda/Gran Bretagna 2019, 94’, DCP, col., v.o. sott. it.)
Diario di viaggio, fisico ed emozionale, nella creazione dell’album
del 2016 The Hope Six Demolition Project. Le immagini della
registrazione del disco in uno studio di Londra, viene
continuamente mescolata agli appunti, alle sensazioni trascritte
dalla cantante durante i suoi viaggi a Kabul, Washington DC e in
Kosovo. Un gioco di contaminazione e suggestioni continue.
Ven 21 luglio, h. 22.00
Suzhou RiverLu Ye
La donna del fiume – Suzhou River (Su Zhou he)
(Cina 2000, 83’, DCP, col., v.o. sott. it.)
Un giovane fotografo racconta in prima persona la sua storia
d’amore con Mei Mei, bellissima ballerina-sirena in un night lungo
le rive del fiume Suzhou. Un film sulla vertigine
dell’affabulazione, sguardo nouvelle vague, flagrante e luminoso,
melodramma che ha dovuto attendere più di vent’anni per arrivare
sugli schermi italiani.
Sab 22 luglio, h. 22.00
Andrey Khrzhanovskiy
Il naso (Nos ili zagovor netakikh)
(Russia 2020, 89’, DCP, col., v.o. sott. it.)
Su un aereo scorrono nei monitor immagini del cinema sovietico. Nel
frattempo, due uomini parlano del racconto Il naso e della sua
importanza per il mondo di oggi. Da Gogol’ a Šostakovič passando
per Bulgakov: il maestro Khrzhanovskiy contro il totalitarismo in
un film coltissimo e sperimentale, tra animazione e archivio, live
action e artigianato
Dom 23 luglio, h. 22.00
Walter Hill
I guerrieri della notte (The Warriors)
(Usa 1979, 92’, DCP, col., v.o. sott. it.)
“Trovavo interessante l’idea di non guardare a una banda in termini
di problema sociale ma sotto un altro punto di vista: quello del
loro eroismo inteso nell’accezione classica del termine. Quando si
dà vita a una fantascienza c’è spesso la propensione ad astrarla
del tutto. La sfida sarebbe stata renderla realistica e fantastica
allo stesso tempo: volevo combinare quei due elementi per farne un
fumetto dark”. (Walter Hill)
Lun 24 luglio, h. 21.30
Andrej Tarkovskij
Nostalghia
(Italia 1983, 130’, DCP, col.)
Lo scrittore russo Gorčakov è in Italia per scrivere la biografia
del musicista Sasnowskj. Con lui è la sua interprete Eugenia.
Durante una tappa a Bagno Vignoni, Gorčakov conosce Domenico, un
uomo ritenuto da tutti matto perché, vari anni prima, è rimasto
rinchiuso in casa per sette anni in attesa della fine del mondo.
Penultimo film di Tarkovskij, esule in Italia.
Mar 25 luglio, h. 21.30
Xavier Dolan
Laurence Anyways
(Canada/Francia 2012, 130’, DCP, col., v.o. sott. it.)
Laurence, professore di letteratura a Montreal, comunica alla
compagna il proprio desiderio di intraprendere un percorso di
transizione e diventare donna. Per Frédérique è un duro colpo ma
decide di stare accanto a chi ha sempre amato. Il film che ha
rivelato la maestria di un giovane talento.
Mer 26 luglio, h. 21.30
Wim Wenders
Paris, Texas
(Usa 1984, 150’, DCP, col., v.o. sott. it.)
Travis ricompare dopo quattro anni di volontario isolamento e cerca
di ricostruire i rapporti col figlio che quasi non conosce e con la
moglie della quale ha completamente perso le tracce. Palma d’oro a
Cannes, scritto da Sam Shepard e con le struggenti musiche di Ry
Cooder.
Gio 27 luglio, h. 21.30
Terrence Malick
Voyage of Time
(Usa/Germania 2016, 90’, DCP, col., v.o. sott. it.)
La storia dell’universo, dalla sua nascita al suo collasso:
resoconto di tutto ciò che dovrebbe essere avvenuto prima della
comparsa della vita nell’universo alle nebulose e alle supernove,
dalle terre di lava e di fumo alla formazione delle prime cellule,
dei primi pesci, dei primi anfibi e dei primi rettili. Il cammino
della vita secondo Terrence Malick, con la voce di Cate
Blanchett.
Ven 28 luglio, h, 21.30
Mohammad Rasoulof
Il male non esiste (Sheytan vojud nadarad)
(Germania/Iran 2020, 150’, DCP, col., v.o. sott. it.)
Quattro storie, quattro ritratti della fragilità dell’essere umano
di fronte a scelte obbligate e alle responsabilità che ne derivano.
Vicende diverse ma inesorabilmente legate che, pur essendo
ambientate nell’Iran di oggi, toccano profondamente la coscienza e
la storia di ognuno di noi. Vincitore del Leone d’oro al Festival
di Berlino.
Sab 29 luglio, h. 21.30
Krzysztof Kieslowski
La doppia vita di Veronica (La Double vie de
Véronique)
(Polonia/Francia 1991, 96’, HD, col., v.o. sott. it.)
Due ragazze che non si conoscono e vivono lontane: una, Veronika, a
Cracovia; l’altra, Véronique, a Parigi. Si somigliano come gemelle
e studiano canto ambedue. Senza saperlo, Véronique, recatasi in
viaggio a Cracovia, ha fotografato da lontano Veronika fra altri
giovani. Il tema del doppio affrontato da uno dei più grandi
cineasti europei del Dopoguerra.
Dom 30 luglio, h. 21.30
Terence Davies
A Quiet Passion
(Gran Bretagna/Usa 2016, 126’, DCP, col., v.o. sott. it.)
Chi era Emily Dickinson? Che tipo di persona si nascondeva dietro
la poetessa che ha trascorso la maggior parte della vita chiusa
nella tenuta dei suoi genitori ad Amherst, nel Massachusetts?
Ambientato nella villa di famiglia, il film ritrae una donna non
convenzionale sulla cui vita si sa molto poco. L’ultimo,
affascinante film di un maestro del cinema britannico.
Lun 31 luglio, h. 21.30
David Cronenberg
Videodrome
(Canada 1983, 89’, DCP, col., v.o. sott. it.)
“Videodrome è a tutti gli effetti il ‘manifesto’ del cinema di
Cronenberg: un film paradigmatico, pluristratificato e scioccante.
Sconvolgente come un’allucinazione, lucido e denso come un saggio
teorico sul mondo mass-mediale in cui ci è dato di vivere.
Raramente il cinema ha portato così in profondità la riflessione su
se stesso, sul proprio senso, sul suo rapporto con gli altri media
e con il corpo degli spettatori”. (Gianni Canova)
Mar 1 agosto, h. 21.30
Wong Kar-wai
In the Mood for Love
(Hong Kong 2000, 98’, DCP, col., v.o. sott. it.)
“«Lui ricorda quegli anni come se guardasse attraverso il vetro
polveroso di una finestra. Il passato è qualcosa che può vedere, ma
non toccare. E tutto ciò che vede è sfocato e indistinto». Alla
fine del film c’era questa didascalia che, nel 2015, quando ho
rivisto il film, ha rispecchiato perfettamente il mio stato
d’animo… Ho dedicato gli ultimi cinque anni all’opera di restauro.
Adesso quella finestra non è più polverosa”. (Wong Kar-wai)
Mer 2 agosto, h. 21.30