Il Museo Egizio festeggia il traguardo del milione di visitatori con l'apertura della Galleria della Scrittura

Il progetto espositivo è stato firmato da tre curatori del Museo: Paolo Marini, Federico Poole e Susanne Toepfer, quest’ultima responsabile della Papiroteca del Museo, che ospita una delle più significative collezioni di papiri al mondo.

La Papiroteca dell’Egizio, infatti, è uno scrigno di più di 800 manoscritti, interi o riassemblati, e oltre 23.000 frammenti di papiro, che documentano più di 3000 anni di cultura materiale scritta in sette scritture e otto lingue ed è crocevia di progetti internazionali di restauro e digitalizzazione.

I papiri non furono l’unico supporto che ha condotto fino a noi i testi antichi, raccontati nella Galleria della Scrittura anche da postazioni multimediali, alcune delle quali interattive, realizzate grazie al sostegno della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino.

In esposizione c'è anche una delle prime frasi di senso compiuto conosciuta, contenuta sul frammento di un Monumento del faraone Djoser, datata tra il 2592 e il 2566 a.C. e venuta alla luce a Eliopoli nel secolo scorso.

Tra i papiri di rilevanza mondiale ospitati nella Galleria della Scrittura c’è il Papiro dei Re, l’unica lista regale d’epoca faraonica scritta a mano su papiro che sia giunta fino a noi, accompagnato da uno schermo interattivo, in cui i nomi di molti sovrani sono associati ad un approfondimento storico-scientifico.

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