Il cantautore torinese Fase in concerto all'Hiroshima Mon Amour. L'intervista

Hiroshim Mon Amour Cerca sulla mappa 22:00
Giovedì18Gennaio2024

Giovedì 18 gennaio alle ore 22.00, all'Hiroshima Mon Amour, il cantautore torinese FASE (Valerio Urti), già conosciuto come frontman del progetto Fase39, sarà in concerto con il nuovo club tour e debutterà con il singolo Veleno. L'ingresso al concerto è di 10 Euro ed è acquistabile direttamente sulla piattaforma di Mailticket. L'abbiamo raggiunto per farci raccontare di più!

Raccontaci di te, della tua carriera musicale e della scelta di rebrand del progetto Fase39

«Io sono Valerio Urti, aka FASE, e questo nome artistico è stato ereditato dal precedente progetto musicale, Fase39, dopo 5 anni, 2 dischi e 2 tour in tutta Italia. La volontà di modificare il percorso artistico prende forma durante i mesi di lockdown del 2020, dove scrissi gran parte dei brani che compongono il mio nuovo lavoro. L’esigenza di combattere i propri mostri rimanendo soli con sé stessi è stata la scintilla che ha dato vita a questo nuovo/vecchio percorso artistico».

In quale genere musicale ti riconosci e quali sono (o sono state) le tue influenze musicali?

«Non riesco a identificarmi in un particolare genere musicale, non amo le categorie, ma mi inserirei nella grande macro categoria del Pop. Molti brani sono potenti, altri sono intimi e legati alla mia vita vissuta, diciamo che il mio genere musicale è il pop d'istinto se mi passi il termine. Arrivo da un background di ascolti decisamente british e i miei cantanti di riferimento sono gli Arctic Monkeys, Oasis, Blur, Beatles e tutto il movimento indie americano e britannico come ad esempio i The Killers e gli Strokes. Certamente la musica italiana è nel mio dna grazie a mamma e papà, super amanti della musica e di artisti come Battisti, Dalla, Venditti e tutto un movimento anni '80 che tutt’ora influenzano la mia scrittura. Adesso prendi tutto quanto sopra scritto ed aggiungilo all’influenza elettronica torinese dei Subsonica ed avrai il sound che mi caratterizza».

È uscito a novembre 2023 il tuo ultimo singolo "Veleno", nonché di debutto con la SorryMom!, ce ne vuoi parlare?

«Il titolo stesso, Veleno, simbolicamente richiama l'idea della purificazione di sé stessi da situazioni tossiche che ci portiamo dentro ogni giorno. Questo rappresenta la nostra lotta continua contro tutto ciò che limita le nostre emozioni, dove noi stessi cerchiamo di combattere contro le nostre ombre, imprigionati in queste sensazioni senza mai vedere la fine. Il brano si riferisce a tutti coloro che vogliono fare da antidoto di sé stessi contro il Veleno che ci auto iniettiamo ogni giorno, molto spesso senza neanche rendercene conto. La sonorità del brano è frutto di una fusione tra il sound anni '80 e la ricerca sonora attuale, scelta questa che andrà a caratterizzare il prossimo disco. Veleno è una canzone che invita l'ascoltatore alla riflessione su sé stessi, sulle questioni sociali, culturali e soprattutto attuali sotto le vesti di una storia d'amore tossica, sottolineando l'importanza dell'adattarsi e abbracciare il cambiamento invece di rimanere ancorati al passato».

Se dovessi scegliere, quale sarebbe la canzone che più ti identifica? 

«Credo che il brano che più mi rappresenta è Lo Show di Vasco Rossi, poiché è legato al mio personale modo di vedere le cose nella vita, a un momento storico in particolare ed è l'unica canzone che mi da adrenalina prima di salire sul palco sia musicale che della vita».

Progetti futuri? Ci possiamo aspettare prossimamente l'uscita di un album?

«Il 18 gennaio suonerò all'Hiroshima Mon Amour di Torino e poi si spera nel seguito di altri importanti live nel corso di questo 2024, anno in cui si vedrà, in primavera, l'uscita del disco».

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