Al Circolo dei Lettori è in programma il ciclo di incontri La memoria difficile. Ricordare, dimenticare, negare
Mercoledì 24 gennaio
Ore 19.00 | Galleria Subalpina - Galleria Subalpina, 16
Passage – Conversazione per i posteri
Proveniente da Colonia e in fuga dall’incubo nazista, Walter Benjamin giunge
a Parigi il 18 marzo 1933. Non tornerà più in Germania. Concluderà suicida
la sua vita di esiliato a Port Bou in Spagna, nel 1940. Quando scende dal treno
nella capitale francese a pochi giorni dalla nefasta vittoria elettorale di Hitler
del ‘33 ha 41 anni. Parigi è la città europea che, dopo Berlino, ama di più; la
considera la vera capitale del ventesimo secolo. Ai passages parigini dedica la
sua opera più geniale, nella sua Bibliothèque Nationale trascorre i momenti di
maggiore serenità, di più importante concentrazione intellettuale. Egli stesso
si trasforma nel flâneur descritto nei suoi lavori e i passages diventano lo scenario preferito di tante sue divagazioni.
Questo Passage teatrale, Conversazione con alcuni posteri, viene creato in una
città psicologicamente parigina, anzi nella città “più psicologicamente parigina”, come ebbe a dire Piero Gobetti, e appunto nella cornice di un passage, la
Galleria dell’Industria Subalpina o più semplicemente la Galleria Subalpina,
che collega, a Torino, piazza Castello e piazza Carlo Alberto. Ma accanto allo
stupore gioioso per le scoperte del girovagare affiora la tristezza di una dolorosa condizione di esule e di un futuro segnato. Da un’idea di Sergio Ariotti,
con Paolo Musio.
Dal 24 al 27 gennaio 2024. Il 27 gennaio replica aggiuntiva per le scolastiche
alle ore 11.00.
A cura di: TPE – Teatro Piemonte Europa e Festival delle Colline Torinesi
Biglietti: posto unico 10€; posto unico per scolastica 5€. Spettacolo itinerante
in Galleria Subalpina, posti limitati. Ai partecipanti verranno forniti auricolari
per fruire lo spettacolo in cuffia.
Info: TEATRO ASTRA via Rosolino Pilo, 6 / 011 563 4352 (mar-sab ore 16-19)
/ www.fondazionetpe.it
Giovedì 25 gennaio
Ore 9.30 | Accademia delle Scienze, Sala dei Mappamondi - via Accademia
delle Scienze, 6
L’antigiudaismo nella cultura europea
Il convegno prende le mosse dalla distinzione semantica tra antisemitismo
e antigiudaismo. Sebbene ormai usato nel senso generale di avversione al
popolo ebraico, il termine antisemitismo nella sua accezione più stretta si
riferisce all’elemento etnico. L’antigiudaismo esprime invece l’avversione
religiosa e culturale all’ebraismo. Già presente nella cultura classica, l’antigiudaismo religioso trovò espressione soprattutto nella storia della Chiesa
cattolica fino al ‘900. L’antigiudaismo culturale si fonda invece sull’opposizione tra cultura ebraica, considerata espressione di egoismo particolaristico, e universalità della ragione laica. Esso nasce nell’Illuminismo, ma lascia
un’eredità che giunge anch’essa al ‘900. Il Convegno intende ricostruirne la
storia, dalle origini al ‘900, per mostrare come l’atteggiamento antiebraico
possa assumere molti volti, alcuni dei quali compatibili con posizioni culturali apparentemente innocue perché indipendenti dalla persecuzione razziale.
A cura di: Accademia delle Scienze e Comunità Ebraica di Torino
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria: www.accademiadellescienze.it/iniziative/2024/lantigiudaismo-nella-cultura-europea
Info: presidenza@accademiadellescienze.it
Giovedì 25 gennaio
Ore 10.30 | Auditorium, Palazzo San Daniele, Polo del ‘900 – via del Carmine, 14
Il passaggio del testimone: dalle microstorie alla Storia per il 27
gennaio 2024
Docenti e classi sono invitati a questo evento che nasce dal progetto “Il passaggio del testimone oggi. Dalle microstorie alla storia” a cura di Istoreto e
della Comunità Ebraica di Torino per contribuire a condividere con le nuove
generazioni la memoria della Shoah, attraverso la ricerca e la rilettura di
memorie familiari.
Al centro le testimonianze di ebrei sopravvissuti durante la persecuzione,
messa in atto dal regime fascista di area piemontese a partire dal 1938, provenienti dall’archivio del progetto “Memorie di famiglia” del Centro Ebraico
Il Pitigliani di Roma e dall’archivio e dalle banche dati di Istoreto, inserite
nel portale “Il passaggio del testimone”.
Una di queste testimonianze - quella di Giorgio Segre - è stata adottata dalle
prime F, G e I del liceo “Cavour” di Torino che ne propongono la lettura performativa, accompagnata da videointerviste e inserti musicali e corali.
Intervengono Lia Segre, figlia di Giorgio, e Paola Quaglia, figlia della persona
che ha salvato Giorgio, in un’intervista incrociata a cura della classe.
Conclude la storica Anna Foa riflettendo sul rapporto tra memoria, passato
e presente.
A cura di: Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società
contemporanea “Giorgio Agosti” in collaborazione con la Comunità ebraica
di Torino
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Info: Enrica Bricchetto, enrica.bricchetto@istoreto.it
Giovedì 25 gennaio
Ore 18.00 | Circolo dei lettori – via Bogino, 9
Il ricordo della Resistenza
Il 27 gennaio del 1945 le forze Alleate aprirono i cancelli di Auschwitz e si
trovarono di fronte all’orrore. Gli occhi del mondo si posarono sullo sterminio.
Ricordare la Soluzione Finale e la devastazione prodotta in Europa e non solo
dal III Reich è l’occasione per uno sguardo sulla nostra lotta di Liberazione, su
quegli uomini e donne della Resistenza grazie ai quali l’Italia è uscita dall’incubo e ha incominciato una storia nuova, che è la nostra. A partire dal libro Storia
passionale della guerra partigiana (Laterza). Con Chiara Colombini.
A cura di: Fondazione Circolo dei lettori
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Info: www.circololettori.it
Venerdì 26 gennaio
Ore 18.00 | Circolo dei lettori – via Bogino, 9
Presentazione del libro La jazz band di Mr Goebbels (Bollati Boringhieri)
Il 30 marzo 1933, il ministro della Propaganda in Germania, Joseph Goebbels, convocò Fritz Lang nel suo ufficio e gli propose di diventare una sorta di
“Fuhrer” del cinema tedesco. Lang rispose: «Signor Goebbels, forse lei non ne
è a conoscenza, ma debbo confessarle che io ho origini ebraiche» e lui: «Non
sia ingenuo signor Lang, decidiamo noi chi è ebreo e chi no!». «Fuggii da Berlino quella notte stessa». Questo è in sintesi il meccanismo di funzionamento
della macchina propagandistica di Goebbels. Tra il 1939 e il 1945 la Germania aveva una stazione radio in onde corte in lingua inglese, il cui scopo era
fiaccare il morale del nemico. «German Calling» trasmetteva musica jazz, per
guadagnare ascoltatori in UK e USA. E ci riuscì: oltre 6 milioni di ascoltatori
giornalieri. Ovviamente faceva propaganda, fake news, e tutto quanto Goebbels ritenesse necessario distorcere sulla guerra, ma lo faceva usando il linguaggio del nemico, ovvero la musica jazz, proibita in Germania, ma usata in
quella radio. La band che suonava la musica era composta da musicisti di alto
livello, alcuni ebrei, altri omosessuali, altri tedeschi che suonando lì evitavano il servizio militare. Incredibile a dirsi, ma quella gente suonava per salvarsi
la vita e lo faceva nella macchina propagandistica di Goebbels. Il romanzo
di Lienhard mette in scena un fantomatico scrittore svizzero (Fritz Mahler),
che deve scrivere la storia (per scopi di propaganda) della radio e della band.
Un romanzo forte, convincente e altamente godibile che apre nuovi scorci
sull’orrore della propaganda nazista. Con Demian Lienhard e Petunia Ollister.
A cura di: Fondazione Circolo dei lettori
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Info: www.circololettori.it
Venerdì 26 gennaio
Ore 16.00 | Sala Conferenze, Palazzo San Celso – corso Valdocco, 4/A
Dagli archivi della memoria: i diari degli IMI
Un’analisi tra letteratura e storia della cospicua memorialistica conservata
nei diari degli internati militari italiani, accompagnata da letture tratte dai
diari conservati negli archivi degli istituti del Polo. Ci saranno interventi della storica della letteratura italiana Mariarosa Masoero, dello storico
contemporaneo Moscadelli, e della presidente Anei nazionale Anna Maria
Sambuco. Interventi di Mariarosa Masoero (storica della letteratura italiana), Stefano Moscadelli (storico), Anna Maria Sambuco (presidente Anei nazionale). Letture dai diari degli Imi a cura di Alessia Olivetti.
A cura di: Archivio nazionale cinematografico della Resistenza e Istoreto in
collaborazione con Istituto di Studi storici Salvemini, Fondazione Istituto
piemontese Antonio Gramsci e Anei
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Info: Paola Olivetti, info@ancr.to.it - Barbara Berruti info@istoreto.it
Sabato 27 gennaio
Ore 17.00 | Polo del ‘900 e Museo Diffuso della Resistenza -
via del Carmine, 14
Memoria, ora
Per il 27 gennaio 2024, Giornata della Memoria, la compagnia PEM Impresa Sociale costruirà una performance site specific all’interno degli spazi
del Polo del ‘900. Si prevede un percorso di costruzione drammaturgica, a
partire dagli spunti sopra citati. Oltre alla parola parlata sarà fondamentale
il canto. Saranno presenti canti in lingue diverse, frutto di tradizioni antiche, e canti che vengono dalla musica contemporanea. Una babele di lingue
e suoni, perché anche il suono sarà necessario a comporre il racconto. Tra
azioni, canti, narrazione, allestimento e regia saranno coinvolti 16 componenti di PEM. Dalle ore 17 alle ore 20, rispettando la massima capienza
della struttura, gruppi di visitatori saranno accolti all’interno del Museo
Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della
Libertà. All’interno del Museo, già ricco di attività interattive e spunti di
riflessione, i visitatori potranno assistere ad una performance esperienziale
nella galleria sotterranea. Uno, due spettatori alla volta si troveranno vis à
vis con un membro della compagnia: un momento esperienziale immersivo
che si replicherà ogni 10 minuti, volto ad abitare la zona più remota del
Museo, in linea con la natura “diffusa” dello stesso. Contemporaneamente
- sempre dalle 17 alle 20 - una performance collettiva animerà lo spazio
della Sala del 900. Le attrici e gli attori daranno luogo alla performance e
allo scoccare di ogni ora gli spettatori potranno scegliere se continuare ad
assistere o uscire per continuare la visita del Museo. Per regolare l’afflusso,
gli ospiti potranno, dunque, assistere alla performance collettiva in seguito
alla visita al Museo o, viceversa, potranno assistervi il tempo loro necessario
ad attendere l’orario della visita. Il viaggio attraverso i palazzi, le sale e i
racconti mira ad accumulare una compagine di esperienze che conducano a
riflettere insieme sul passato, sul presente e sul futuro nostro, come singoli
e come specie umana.
A cura di: Compagnia PEM - Potenziali Evocati Multimediali con la regia
di Gabriele Vacis
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Info: reception@polodel900.it / 011 088 3200
oppure
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