Otello per la regia di Kriszta Székely in prima nazionale al Carignano


Lo spettacolo è in lingua ungherese con soprattitoli in italiano

Nella regia di Kriszta Székely, la chiave del dramma di Shakespeare è Iago. Odia, mente, non è chi dice di essere e con le sue bugie distrugge tutto. Proprio come Riccardo III, è determinato a essere un cattivo e subordina tutte le sue azioni a questo scopo. Non vacilla, va avanti. Non si tira indietro di fronte a nulla. Diventa un uomo di spettacolo, un illusionista. È ferito: il suo capo non l'ha fatto colonnello, è rimasto capitano. Questa frustrazione e quest'odio cieco guidano tutto.
Otello incarna l'outsider sempre presente che, per qualche meschino motivo, viene stigmatizzato, condannato ed emarginato: non può inserirsi nella società, ed è il bersaglio perfetto per la comunità che attraverso di lui sfoga la frustrazione, la rabbia e l'impotenza represse. Alla fine diventa ciò che gli altri vogliono che sia: si libera dell'uniforme militare e scatena l'aggressione che uccide Desdemona.
«Non sono quel che sono» dice Iago, un capitano che vuole diventare colonnello. È geloso di tutti, mente a tutti. È consapevole della manipolabilità delle persone e del fatto che la realtà non è inequivocabile. Tutto dipende da come viene presentato. Sente le crepe tra amanti, amici, alleati, e con le sue bugie contribuisce a rendere queste crepe degli abissi. Spacca in due il mondo. Fonda le sue azioni sull’incertezza, sulla paura e sui pregiudizi; divide e impera. Otello crede alla sincerità di Iago, perché il suo sottoposto è bravissimo nel recitare la parte dell’uomo onesto. Nel mondo ingenuo del Moro, Desdemona è additata come adultera, perché l’apparenza è contro di lei. La bugia rende più grande la parte peggiore delle cose, e fa cadere tutto a pezzi in un batter d’occhio.
La regia di Székely non si limita a trattare il tema degli estranei, ma esamina sottilmente il cancro del nostro presente, la volontà distruttiva ed egoistica di potere, il meccanismo socialmente dominante delle fake news, e tratta anche sentimenti molto umani come la frustrazione causata dall'abbandono e la gelosia, che è una delle forze motrici dietro le azioni di quasi tutti i personaggi.
L'aspetto inquietante è il metodo, il fatto che niente e nessuno abbia importanza. Il fine deve essere raggiunto, non importa come, a quale costo. Oggi vediamo molti casi, metodi e figure di questo tipo intorno a noi. Forse è per questo che lo spettacolo tocca rapidamente lo spettatore, perché vede ciò che vive ogni giorno. Questo effetto è alimentato da uno stile di messa in scena fresco, dinamico e contemporaneo.

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