Dal 22 al 25 febbraio è in scena al Teatro Gioiello lo spettacolo Fu Mattia Pascal. Il celebre romanzo di Pirandello è messo in scena da Giorgio Marchesi che ne è anche il protagonista.
«Posso dire che da allora ho fatto il gusto a ridere di tutte le mie sciagure e di ogni mio tormento». Sono state proprio le parole che Pirandello fa dire al suo protagonista a suggerirci la chiave per raccontare le vicende di Mattia Pascal. Abbiamo voluto sperimentare un linguaggio che potesse essere accessibile e appetibile a tutti, anche e soprattutto alle nuove generazioni. Con l’obiettivo di allontanarci dalla visione polverosa erroneamente associata ad alcuni capolavori letterari, abbiamo scelto un punto di vista vitale, dinamico e divertito di “questo caso davvero strano”.
«Mi trasformerò con paziente studio sicché, alla fine, io possa dire non solo di aver vissuto due volte, ma di essere stato due uomini diversi». Pascal sembra chiedere quindi non solo un’altra possibilità, come spesso sogniamo tutti di ricominciare da capo o di correggere gli errori del passato. Ma vuole anche “abitare” un’altra persona, nuova, diversa, sconosciuta. Da queste due frasi, da questi due spunti è nata l’idea di proporre al pubblico la storia di Mattia Pascal e Adriano Meis concedendoci la libertà di giocare con questi due personaggi e sottolineando l’umorismo presente nel testo, pur lasciando intatto lo stile e il linguaggio originali. Perché un testo, anche se un classico, rimane un pre-testo per comunicare con il pubblico. E visto il momento storico, meglio farlo con leggerezza.