Torino, 06/02/2019.
Le edizioni del Festival del Giornalismo Alimentare sono quattro, ma la missione è sempre una: «contribuire ad aumentare la qualità dell'informazione che ruota intorno al cibo». E per farlo, la manifestazione, che torna a Torino Incontra dal 21 al 23 febbraio, punta i riflettori su temi come le microplastiche, le fake news e i reati alimentari. Ma si parlerà anche di e-commerce, grazie al contributo dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e l'intervento del Laboratorio chimico della Camera di Commercio di Torino.
Tra gli ospiti ci saranno Gian Marco Centinaio, Ministro per le politiche agricole (22 febbraio, ore 10), ma anche Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, e il magistrato Gian Carlo Caselli. Alimentazione corretta, stimolata da una corretta informazione, significa soprattutto salute, e la presenza dei vertici del Ministero della Sanità va in questa direzione. Così come la presenza della Fondazione Crt e della Compagnia di San Paolo, oltre all'intervento di Vytenis Andriukaitis, Commissario europeo alla salute e alla sicurezza alimentare. Una visione nazionale e internazionale, quindi, che fa da cifra a questa edizione del festival, il quale prevede sempre, al suo interno, eventi validi per i crediti per l'aggiornamento obbligatorio dei giornalisti.
C’è però un altro aspetto che il cibo porta con sé e che assume un'importanza centrale per il dibattito politico attuale. Alimentazione, infatti, vuol dire anche integrazione, ne parlerà Elsa Fornero (21 febbraio, ore 17.10), che tratterà soprattutto l’impatto sui sistemi finanziari della sostenibilità in campo alimentare. Ma ci saranno anche gli chef, come Pietro Leemann e Simone Salvini (21 febbraio, ore 15), oltre a numerosi laboratori e press tour, che si aggiungono agli appuntamenti riservati ai professionisti del settore. «Con questa quarta edizione – ha commentato il direttore del Festival, Massimiliano Borgia – possiamo dire che Torino è davvero capitale del cibo e del gusto, perché lo è nel dibattito culturale sul cibo, ma abbiamo bisogno ancora di farci notare in questo Paese». Ed è un evento che intende mettersi in relazione con l’ultima edizione di Terra Madre ma che strizza l'occhio anche alla Giunta comunale, che in più occasioni ha manifestato l'intenzione di puntare su questo settore. Il dibattito, come ha poi sottolineato Borgia, deve però anche occuparsi, necessariamente, della qualità dell'informazione. Mai abbastanza elevata. E saranno numerosi, poi, anche gli eventi Off, con un programma tutto da scoprire sul sito del Festival del giornalismo alimentare di Torino.
Di Paolo Morelli