TORINO
Palazzo Carpano già Asinari di San Marzano
Il Palazzo Asinari di San Marzano, ottimo esempio di dimora nobiliare della seconda metà del '600, sorge nel cuore di Torino in quello che un tempo era l'isolato di Sant'Aimo, costruito a seguito del secondo ingrandimento della città nel 1673, voluto dal Duca sabaudo Carlo Emanuele II. In questo luogo il marchese Ottavio Asinari di San Marzano fece costruire la propria residenza, affidando il progetto a un grande ingegnere di casa Savoia, Michelangelo Garove: il risultato dei lavori condotti tra il 1684 e il 1686 può essere considerato uno dei suoi capolavori. L'elegante palazzo è uno dei più raffinati e affascinanti esemplari del barocco piemontese, protetto dallo Stato italiano come monumento nazionale. Di grande impatto scenografico è l'atrio arricchito da colonne tortili che sorreggono una volta a vela che abbraccia coloro che entrano, mentre la presenza di alcune sculture seicentesche sottolinea il gusto raffinato dei committenti. L'atrio permette di accedere al cortile ideato per offrire alle carrozze l’agio di entrare e invertire la marcia; all'epoca esisteva anche un secondo cortile destinato alle scuderie e alla rimessa, ma nel 1885 venne chiuso dal fondale neobarocco per opera dell'architetto piemontese Camillo Boggio, tuttora visibile. Gli interni furono rinnovati a metà ‘700 dall’architetto Benedetto Alfieri e dal Martinez, in stile impero: i solai lignei colorati furono occultati da finte volte ornate a stucco, le sale arricchite da sovrapporte, boiseries, specchiere e arredi. Ritrovo in passato di politici e letterati, nel 1946 il cavaliere del lavoro Silvio Turati ne fece la sede della società Carpano, produttrice del famoso vermut, inventato nel 1786, il Palazzo oggi è sede di uffici. L'apertura durante le Giornate FAI prevede la visita dell'atrio, dello scalone composto da due rampe con balaustre in marmo rosa e dell'appartamento aulico al piano nobile, eccezionalmente aperto per il FAI e normalmente non fruibile.
Centro di Produzione RAI
Inaugurato nel 1968, il Centro di Produzione RAI di Torino è, con Roma, Milano e Napoli, una delle strutture in cui viene realizzata la maggior parte dei programmi televisivi dell’azienda. Progettato da Umberto Cuzzi e Felice Bardelli, il Centro si sviluppa su un’area di circa 3000 metri quadri che comprende, oltre agli studi televisivi e le redazioni, una serie di laboratori necessari alla produzione televisiva come quello di montaggio e sonorizzazione, quello di montaggio e grafica, quello di falegnameria, decorazione e arredi, quello di costumi e trucco e infine il Museo della Radio e della Televisione RAI. In più di cinquant’anni di attività, il Centro di Produzione RAI di Torino ha realizzato programmi di tutti i generi, dalle news alla fiction, dall’intrattenimento all’animazione, dalla musica all’educational. Un’occasione unica per scoprire il ‘dietro le quinte’ delle produzioni RAI grazie all’apertura eccezionale durante le Giornate FAI di Primavera dello Studio TV1 e lo Studio TV4. Lo Studio TV1, uno tra i più grandi di tutta l’azienda, ha una platea di 820 metri quadri di superficie, un’altezza di 12 metri con grigliato per il posizionamento delle luci sceniche e doppie pareti con intercapedine per garantire un adeguato isolamento acustico. Qui sono stati prodotti alcuni dei programmi più amati dal pubblico come Ulisse – Il Piacere della scoperta, L’Albero Azzurro, Passaggio a Nord Ovest e molti altri ancora. Lo Studio TV4, dedicato alla testata giornalistica TGR, ha una platea di 430 metri quadrati di superficie 2023 è tra quelli più all’avanguardia per le soluzioni tecniche ed ergonomiche grazie alla recentissima ristrutturazione del 2023. Da qui vengono trasmesse in HD le due edizioni giornaliere del telegiornale regionale del Piemonte, oltre alla striscia settimanale Buongiorno Regione e l'edizione del TG Leonardo a diffusione nazionale. Il percorso si chiude con la visita alle sale del Museo della Radio e Televisione RAI, rinnovato nel 2020, uno spazio esperienziale che invita il pubblico a vivere da protagonista un viaggio nel tempo che parte dai primi mezzi di comunicazione fino ai giorni nostri.
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