Dal 17 maggio al 2 giugno, appuntamento con la XII edizione del festival di teatro off e delle arti performative tra i più originali d’Italia, mette in scena a Torino 154 repliche di 27 spettacoli, tra cui 6 prime assolute, e 14 eventi speciali in 17 giorni in 16 spazi performativi con 38 compagnie nazionali e internazionali selezionate tra più di 700 artisti candidati. Tredici gli spettacoli e 5 gli eventi speciali adatti alle famiglie.
La parata dei Bandakadabra inaugura il Torino Fringe Festival venerdì 17 maggio. Lungo il Po, dal fronte Gianca ai Murazzi al Magazzino sul Po si muove dalle 18.30 la Fringe Opening Parade guidata dai Bandakadabra, una potente marching band capace di affrontare qualsiasi linguaggio musicale con una travolgente carica di energia. Nata a Torino, vanta una frenetica attività live che l’ha portata ad esibirsi in tutta Europa: dal Paleo Festival a Suoni delle Dolomiti passando per Jazz sous les pommiers, il Premio Tenco, il Festival della Mente e Musicultura, collezionando più di 400 repliche tra rassegne teatrali e musicali, festival di strada e dividendo il palco con Vinicio Capossela, Arturo Brachetti, Malika Ayane, Willie Peyote e Samuel, cantautore e voce dei Subsonica. Itinerante, in anteprima nazionale, sono le incursioni d’opera open air “Arie all’Aria”: un intero coro di eccentrici cantattori si riversa nelle strade e utilizza i luoghi della città come scenografie naturali per rappresentare alcune delle scene più conosciute dell’opera lirica. Per questa anteprima il ComiCoro è accompagnato dai musicisti della Banda Cauda con cui esplora i confini tra opera lirica e swing, clown e teatro di strada per invadere tram, mercati e piazze con reinterpretazioni comiche delle più famose arie d’opera (sabato 25 maggio, ore 17, piazza della Repubblica).
In anteprima assoluta anche “Moby Dick, uno studio” tratto da Moby Dick di Herman Melville. In una “selva” di microfoni l’attore, in un gioco rocambolesco, ricrea la voce narrante di Ismaele, i discorsi di Achab, il verso delle balene, la caccia e il mare, il suono del mare associato a delle preghiere scritte ad hoc. Una performance che riesce a restituire la profondità, il mistero e la sacralità di questo romanzo giocando a evocare scene e situazioni attraverso la mimetica e il suono (25 e 26 maggio, ore 18.30 e 19.30, S. Pietro in Vincoli). Carrozzeria Orfeo ripropone a dieci anni di distanza uno dei suoi spettacoli più visionari e surreali “Robe dell’altro mondo. Cronache di un’invasione aliena”, in una versione completamente rielaborata che si muove sul confine tra teatro e performance. Il progetto è il frutto della collaborazione con Le Canaglie ed esplora i molteplici legami tra la drammaturgia contemporanea e il linguaggio dell’illustrazione. Lo spettacolo si sviluppa intorno al tema delle “paure metropolitane”, ovvero l’insieme delle fobie e delle tensioni sociali che innegabilmente caratterizzano e condizionano la nostra quotidianità (sabato 1 giugno, ore 21.30, TPE Teatro Astra).
E, ancora, la messa in scena del testo vincitore del Premio di drammaturgia “Play with Food 2022”: “Memorie di una Cassiera” di Marta Zen con Federica Bonani. La cassiera, che inizia la sua giornata di lavoro accanto al suo nastro trasportatore, il suo lettore scanner, fa entrare nella sua wunderkammer quotidiana di clienti, prodotti, ordinatamente al loro posto, problemi e soluzioni. Parla di piccoli episodi, di luoghi comuni, di eventi trascurabili attivando un processo di rivoluzione e svelamento rivelando di essere una medium, una pizia immortale, un ruolo indissolubilmente legato a quello dei suoi clienti, gli esseri umani (25 e 26 maggio, ore 19, Off Topic).
Netamiau perché sei morta. Ingiunzione a una bambina di Lo Stagno di Goethe e Unione Culturale F. Antonicelli, una fiaba cruda, con l’accompagnamento live di una violoncellista, che si fa satira feroce e spinge a riflettere su situazioni attuali: la strategia della menzogna imperante, i genocidi subiti usati come carta di credito per commetterne altri, l’industria della violenza e le guerre sistematiche che riducono interi popoli a carne da macello, mero fattore di un calcolo economico e geostrategico (dal 21 al 26 maggio, ore 21.30, Tingel Tangel).
Io Amo Italia, il primo testo da autrice e interprete di Sofija Zobina, è un monologo semi-autobiografico in cui un’attrice vorrebbe parlare con il pubblico ma viene costantemente interrotta da sua madre, una spogliarellista straniera. Nata in Lituania nel ’99, Sofija Zobina si laurea in recitazione alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, al cinema ha lavorato con Alice Rohrwacher (La Chimera) e Maurizio Nichetti (Amiche Mai), ha partecipato a serie tv Netflix e Rai (Summertime, Il Clandestino) e a teatro è stata diretta da Serena Sinigaglia e Maurizio Schmidt (dal 21 al 26 maggio, ore 20, Vinile).
Il fuoriclasse di e con Marco Ripoldi, nasce nella periferia di Milano, figlio del noto mister della squadra di calcio e della maestra storica del paese. Fin da subito vive una doppia pressione, a scuola e in campo. Di solito chi da piccolo va bene a scuola non è forte a giocare a calcio e chi è forte a giocare a calcio difficilmente va bene a scuola. Il protagonista aveva la possibilità di fallire in entrambe le cose e in un certo senso può dire di avercela fatta. Marco Ripoldi studia giurisprudenza per poi finire sui palcoscenici per colpa del comico Paolo Rossi. Dal 2011 è uno dei volti noti de Il Terzo Segreto di Satira, collettivo che dal web è arrivato al cinema con l’opera prima Si muore tutti democristiani di cui è protagonista. Ha lavorato anche con Elio Germano, Claudio Bisio, Neri Marcorè, Dario Fo, Enzo Jannacci (dal 21 al 26 maggio, ore 21.30, Vinile).
Gran Passato. Canzoni storie e qualcos’altro con I Moderni è uno spettacolo tra stand-up comedy e musica live, uno show interattivo eseguito dal vivo (chitarra, cajón e tastiere) e scritto per tre voci, in un semi-perenne medley di canzoni di ieri e di oggi. Tra cover celebri, brani a cappella e giri armonici che tornano e ritornano, si scopre che il grande dono della musica pop è quello di saper parlare ai propri tempi giocando con la musica di tutti i tempi, rendendo l’originalità un concetto del tutto relativo (dal 28 maggio al 2 giugno, ore 21.30, Magazzino sul Po). Un estratto dello spettacolo sarà anche un evento speciale per La Giornata della Terra di sabato 20 aprile ai Musei Reali.
L’Ulisse di Joyce. Ovvero: scompisciarsi a Dublino in compagnia di Mr. Bloom, liberamente tratto da Ulisse di James Joyce, di e con Alessandro Ciacci e Giuseppe Armillotta è un invito per gli spettatori a vivere da protagonisti un’avventura ricca e complessa lasciandosi ammaliare da un’inedita fusione di parole e musica, eseguita dal vivo da Alessio Zanovello, e a esplorare un universo caleidoscopico accompagnato dalle parole di James Joyce ma soprattutto a scompisciarsi dalle risate in compagnia di Mr. Bloom, interpretato dal comico Alessandro Ciacci, da anni nel cast artistico di programmi tv targati Comedy Central (dal 21 al 26 maggio, ore 21.30, Lombroso 16).
In Canto Ergo Sum di Circo Madera la vera protagonista di questa storia “raccAntata” è la voce: l’attrice sfrutta la loop station per registrare dal vivo diversi suoni e sovrapporli l’uno all’altro fino a creare una sorta di orchestra vocale (dal 28 maggio al 2 giugno, ore 20, Casa Fools).
Generazione Pasolini con Marta Bulgherini e Nicolas Zappa è lo spettacolo su Pasolini che su Pasolini non è: scanzonato, irriverente, desantificante, profondamente accusatorio, terribilmente onesto e, sempre, imprescindibilmente appassionato (dal 28 maggio al 2 giugno, ore 20, Tingel Tangel).
Il codice del volo. Dagli studi, i disegni, gli scritti, gli appunti di Leonardo della Compagnia del Sole racconta la vita, le peripezie, i miracoli e i segreti del più grande genio dell’umanità, la sua particolarissima personalità, ma soprattutto la sua voglia di conoscere e insegnare. Perché Leonardo voleva volare? Protagonista assoluta è la curiosità, l’inquieta tensione dell’uomo verso la scoperta, l’incredibile capacità umana di arrivare oltre i limiti (dal 28 maggio al 2 giugno, ore 21.30, Lombroso 16).
Le cinque rose di Jennifer con Marina Bassani di Teatro Selig ruota intorno a un personaggio eccentrico, malinconico e romantico, a tratti istrionico: Jennifer, femminiello che vive nella periferia di Napoli, trascorre le giornate accerchiata dalla sua collezione di scarpe in attesa della telefonata di Franco, uomo con il quale sogna di sposarsi. Il suo unico contatto con il mondo è attraverso il telefono e la radio, verso i quali nel tempo ha sviluppato un rapporto quasi morboso (dal 21 al 26 maggio, ore 20, Kontiki).
Paolo Sorrentino vieni devo dirti una cosa è un racconto di e con Giuseppe Scoditti che, pur partendo dal mondo dello spettacolo, diventa una storia universale sulla forza dei sogni, su quella che è la sfida, soprattutto per le nuove generazioni, di realizzare i propri obiettivi e le proprie ambizioni. Giuseppe Scoditti ha fatto un provino per un film di Paolo Sorrentino e non è stato preso. Adesso Giuseppe vuole dire delle cose a Paolo, tutto quello che non gli ha detto dopo quel no. Scoditti è attore e autore, si diploma alla Scuola Grassi nel 2014, ha partecipato a programmi televisivi come Italia’s Got Talent, Quelli che il Calcio e Bar Stella e lavorato al cinema con Pierluigi Ferrandini nel film Percoco, il mostro d’Italia e con Nanni Moretti (dal 28 maggio al 2 giugno, ore 19.30, Cine Teatro Baretti).
Mis Smarco di e con Valentina Illuminati porta in scena un’attrice, molte personalità e altrettanti personaggi. Alternando narrazione, dialoghi e monologhi, la protagonista condivide un percorso, una sfida, una trasformazione (dal 28 maggio al 2 giugno, ore 20, Magazzino sul Po).
L’uomo che sussurrava “aiuto!” di Onda Larsen racconta la storia di Mario, una persona riservata e tranquilla che un giorno qualunque di un mese qualunque dice al suo eccentrico amico Max che diventerà papà. Max, preso dall’entusiasmo, pubblica la notizia sui social: “Mario diventerà Papa”, ma dimentica l’accento ed ecco che, nonostante le smentite, il popolo della rete ci crede, la notizia diventa virale e persino il Vaticano deve trovare il modo di uscire dal garbuglio (dal 28 maggio al 2 giugno, ore 21.30, Spazio Kairòs).
La tecnica della Mummia. Difensore d’ufficio di AMAranta Indoors è una storia di rigenerazione sociale, che avviene grazie a uno degli strumenti più potenti in possesso dell’essere umano: l’immaginazione. I due protagonisti iniziano a salvarsi proprio nel momento in cui attuano il gioco della messa in scena del finto processo, un gioco (che è poi quello del teatro) che da sempre permea la natura dell’uomo, facendoli tornare per alcuni istanti bambini (dal 28 maggio al 2 giugno, ore 20, Lombroso 16).
Il Programma
Venerdì 17 maggio, ore 18.30
Fringe Opening Parade, con Bandakadabra
Lungo il Po, dal fronte Gianca ai Murazzi al Magazzino sul Po
21-26 maggio, ore 20
IO AMO ITALIA
Vinile, corso Belgio 18
21-26 maggio, ore 20
Le cinque rose di Jennifer
Kontiki, via Cigliano 7/B
21-26 maggio, ore 21.30
Il fuoriclasse
Vinile, corso Belgio 18
21-26 maggio, ore 21.30
Netamiau perché sei morta. Ingiunzione a una bambina
Tingel Tangel, via Antonio Rosmini 1/g
21-26 maggio, ore 21.30
L’Ulisse di Joyce. Ovvero: scompisciarsi a Dublino in compagnia di Mr. Bloom
Lombroso 16, via Cesare Lombroso 16
Sabato 25 maggio, ore 17
Arie all’Aria
Piazza della Repubblica
25-26 maggio, ore 18.30 e 19.30
Moby Dick, uno studio
San Pietro in Vincoli, zona teatro (cripte), via San Pietro in Vincoli 28
25-26 maggio, ore 19
Memorie di una Cassiera
Off Topic, via Giorgio Pallavicino, 35
28 maggio-2 giugno, ore 19.30
Paolo Sorrentino vieni devo dirti una cosa
Cine Teatro Baretti, via Giuseppe Baretti 4
28 maggio-2 giugno, ore 20
Canto Ergo Sum
Casa Fools, via Eusebio Bava 39
28 maggio-2 giugno, ore 20
Generazione Pasolini
Tingel Tangel, via Antonio Rosmini 1/g
28 maggio-2 giugno, ore 20
Mis Smarco
Magazzino sul Po, Murazzi del Po F. Buscaglione 18
28 maggio-2 giugno, ore 20
La tecnica della Mummia. Difensore d’ufficio
Lombroso 16, via Cesare Lombroso 16
28 maggio-2 giugno, ore 21.30
Gran Passato. Canzoni storie e qualcos’altro
Magazzino sul Po, Murazzi del Po F. Buscaglione 18
28 maggio-2 giugno, ore 21.30
Il codice del volo. Dagli studi, i disegni, gli scritti, gli appunti di Leonardo
Lombroso 16, via Cesare Lombroso 16
28 maggio-2 giugno, ore 21.30
L’uomo che sussurrava “aiuto!
Spazio Kairòs, via Mottalciata 7
Sabato 1 giugno, ore 21.30
Robe dell’altro mondo. Cronache di un’invasione aliena
TPE Teatro Astra, via Rosolino Pilo 6