Archivissima e Notte degli Archivi 2024: il programma

Il programma di Archivissima 2024

Cuore pulsante della giornata inaugurale, presso le Gallerie d’Italia - Torino si terrà la conferenza spettacolo di Luca Scarlini (cfr. focus dedicato) Eros sabaudo. Nella Torino grigia e lavoratrice, devota di Don Bosco e del lavoro a ogni costo, delle automobili e del progresso in ogni sua forma, si aggiravano immagini meno rassicuranti. Nella notte tenebrosa si aprivano tabarin, le signore del desiderio aprivano i mantelli di fronte ai passanti e il peccato, direbbe Carolina Invernizio, trionfava. Una cavalcata tra decreti di pubblica sicurezza, spettacoli censurati, azzardi canori e teatrali, mosse sbagliate, starlette, ricchi premi e cotillons che il poliedrico Scarlini farà rivivere grazie a una puntuale e approfondita ricerca d’archivio. Lo spettacolo, a inviti, sarà poi fruibile sul sito del Festival dopo la manifestazione.

In Piemonte non c’è il mare (l’acciuga: storia di un’amore) è invece il titolo del Pranzo d’archivio, con lo chef Christian Costardi e il giornalista Marco Trabucco. Se il commercio dell’acciuga si perde tra miti e storia oltre il Medioevo, il suo presente si fonde in un viaggio che dal mare arriva direttamente dentro la bagna caoda. Portando con sé l'eco di traffici illeciti e valichi montani tracciati nella via del sale e la suggestione di pagine tra le più intime della nostra letteratura, dalla Malora di Beppe Fenoglio al gioco letterario di Nico Orengo.

A grandi poteri, si dice, si accompagnano grandi responsabilità: sicuramente questo piccolo “pesce di montagna” possiede dunque quello di mischiare mondi - marinari e contadini, culinari e letterari - grazie all’oro bianco con cui lo si conserva, nei piatti e nei ricordi. Ecco, allora, per la prima volta, le acciughe alla prova del tempo: è l’amore che si fa mito e memoria, o la memoria che genera una passione? E per Christian Costardi e Marco Trabucco, la domanda delle domande: si può archiviare il gusto?


Nell’incontro Il sogno europeo, con Barbara Costa, Andrea Becherucci, Samuele Pii (EU) e Alessandra Perrazzelli, moderati da Marco Zatterin, rifletteremo intorno alle ragioni fondative dell’Europa, ai suoi valori e alla sua costituzione programmatica, a partire dal ruolo che le banche fornirono nel processo di costruzione dell'Europa, indagato grazie ai documenti dell’Archivio Storico di Intesa Sanpaolo e ​della Banca d'Italia nonché delle testimonianze della grande passione federalista custodita e raccontata dagli Archivi storici dell’Unione Europea. L'incontro sarà occasione per far rivivere le idee e le riflessioni di personalità quali quelle di Sergio Siglienti, Stefano Jacini, Raffaele Mattioli ma anche per raccontare il sogno europeo che da Ventotene ha alimentato la costruzione dell'Unione, animando i movimenti dei giovani federalisti.

Nell’incontro Taccuini. Viaggio nel mondo di Tiziano Terzani con Annalisa Camilli e Angela Terzani Staude, il pubblico del festival potrà scoprire in anteprima la prima delle quattro puntate del podcast che racconta il lavoro giornalistico di Tiziano Terzani. Curato da Annalisa Camilli e prodotto da Internazionale in collaborazione con Archivissima, il podcast celebra la vita del reporter in occasione dei vent’anni dalla sua morte (28 luglio 2004-28 luglio 2004) e nasce da un piccolo seme piantato in occasione della passata edizione della manifestazione, grazie alla scoperta del patrimonio dell’archivio Terzani custodito dalla Fondazione Cini di Venezia e ad esso donato dalla famiglia, testimone instancabile della vita e delle opere di Tiziano.

Nell’incontro Presto con fuoco. Il tempo condiviso nella musica di Ezio Bosso, Alex Asteggiano, Alessio Bertallot, Ivana e Tommaso Bosso ​​​​moderati da Alberto Campo, parleranno di Ezio Bosso, contrabbassista, compositore, pianista all’occorrenza e direttore d’orchestra, che ha attraversato con coraggio e passione molte fasi artistiche e prima di diventare patrimonio collettivo dell’Italia, è stato soprattutto un musicista capace di travalicare schermi e generi, frequentando senza preconcetti diversi modelli espressivi, con composizioni e performances affidate ora, per volontà della famiglia, all’istituto piemontese Antonio Gramsci, che ne conserva l’archivio. Uno di questi frammenti di vita, nella manciata di anni tra il 2003 e il 2009, tra la residenza d’artista di Monchiero Alto e la partecipazione a MTV, sarà al centro del talk alle Gallerie d’Italia in occasione di Archivissima 24. Dunque un’occasione rara per raccontare un Ezio poco noto e per certi versi inedito, fotografato dagli scatti di Alex Astegiano - donati e confluiti nel fondo Bosso conservato al Polo del '900 - e narrato dalle parole del dj Alessio Bertallot, del giornalista Andrea Campo e dei custodi della sua memoria, la sorella Ivana Bosso e il nipote Tommaso Bosso, oggi responsabile della conservazione e sviluppo dell’eredità artistica di Ezio attraverso Buxus Edizioni & Records, società da lui costituita assieme ai familiari di Ezio dal ’21 proprio a questo scopo.

Michela Murgia è stata molte cose, e tra tutte anche la madrina di Archivissima. Non potevamo non ripartire da lei, e da dove avevamo interrotto, rendendole omaggio con l’incontro La moda come linguaggio, la moda come politica con Maria Luisa Frisa Chiara Tagliaferri. In questo talk a essere illuminato sarà un aspetto recente delle sue tante passioni, quello della moda. Che è gusto, linguaggio e soprattutto politica, perché il corpo si porta con sé quello che siamo e quello che vogliamo essere. A parlarne saranno due persone che con lei hanno vissuto e condiviso questa passione, Chiara Tagliaferri e Maria Luisa Frisa. E con loro apriremo per la prima volta un archivio speciale, quello della memoria del telefonino in cui si stratificano i ricordi recenti, tra immagini inedite e tuffi al cuore. Un rito condiviso ma anche una riflessione sperimentale sul potere della memoria e sul ruolo a cui siamo chiamati dai nuovi supporti in cui immergiamo le nostre vite.

Nel reading La mia piccola patria di e con Marco Damilano scopriremo quante patrie ci sono negli ottant’anni della nostra storia unitaria. Quanti protagonisti, idee, eventi, luoghi, miti legano il racconto che dalla Resistenza ci ha condotti alle sfide del presente? Sullo sfondo di immagini d’archivio tratte dall’archivio Publifoto - Archivio storico di Intesa Sanpaolo e dagli archivi del Polo del ‘900, Marco Damilano guiderà il pubblico di Archivissima in un viaggio dentro la passione che ha animato i passaggi cruciali della nostra Repubblica, cucendo un racconto intessuto di conquiste collettive, cadute, inizi, addii, tragedie, rinascite. Una storia che non ci è ignota ma che vale la pena riannodare e riascoltare in un canto corale, perché come sottolinea l’autore, il paese dalle tante appartenenze e dei molti popoli che si sono incrociati e scontrati può ritrovarsi solo partendo dal riconoscimento reciproco e dell’apertura.

Incontreremo poi Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci, e Mario Desiati, vincitore del Premio Strega nel 2022, nell’incontro Labirinti e segreti dell’ispirazione: il nesso tra letteratura e vita. Storia e storie dal Premio Strega. È il 17 febbraio 1947 quando per la prima volta viene annunciato il Premio Strega. Qualche giorno dopo viene pubblicato Segreti dei Gonzaga, secondo libro di Maria Bellonci che quel premio l’ha ideato in seno agli Amici della domenica, un gruppo di intellettuali decisi a far rinascere la cultura italiana nell’immediato Dopoguerra. La vita della scrittrice si dividerà nei quarant’anni successivi tra l’organizzazione del riconoscimento e un’attività letteraria discontinua, sostanziata da faticose ricerche d’archivio, ma unica nel panorama italiano. La parola “segreto” la percorre dall’inizio alla fine, ancorandola ai legami labirintici ma inscindibili tra letteratura e vita. Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci, porta alla luce alcuni di questi nessi vitali a partire dalle carte conservate presso casa Bellonci. Mario Desiati, vincitore del Premio Strega nel 2022 con Spatriati, ripercorrerà invece i riferimenti, gli autori, i libri che nutrono e ispirano la sua scrittura.

Alla posta del cuore sarà dedicato l’incontro con Giovanna M. Gatti Donato Carrisi. Attraverso epoche e media differenti, dalla carta ai social, “la posta del cuore” è uscita dai confini del format che la definisce da sempre per inglobare via via dimensioni più ampie e collettive, intercettando suo malgrado il cambiamento dei costumi e delle relazioni tra i sessi, i modi di esprimersi e di vivere i sentimenti, contribuendo nel proprio piccolo alla ricerca delle parole giuste per dire le cose. Specchio fedele in cui si è riflesso, e si riflette, l’esercizio di maturità di un popolo che scopre, avanza, osa, teme, vive, la “posta del cuore” diventa per Archivissima occasione per attingere da un repertorio di archivio e dare voce e colore a nuove risposte e antiche domande. Un po’ gioco letterario un po’ seduta terapeutica collettiva, un po’ dialogo ideale tra passato e presente, il talk avrà come protagonisti una coppia di amici speciali, Giovanna M. Gatti e Donato Carrisi, a cui è affidato il compito di indagare le passioni sottese alle storie e perché no, anche quello di provare a immaginare un nuovo atlante delle passioni.

Nell’incontro Ghiaccio Bollente: dietro le quinte di una passionecon Carlo Massarini, scopriremo come si racconta un archivio quando è vivo e sa parlare così bene, come si decide cosa portare con sé di un viaggio macinato lungo chilometri, continenti e decenni, tra generi musicali, media e nuove tecnologie, supporti e formati, in equilibrio perfetto tra materico ed effimero. Dalle interviste incise sui nastri delle audiocassette degli anni Settanta ai video impressi sul cellulare, dalle riviste di carta alle trasmissioni tv, agli scatti d’autore come fotogiornalista ai racconti nati per volere del caso e della fortuna, Carlo Massarini ci guida alla scoperta della sua memoria musicale e di quello che è diventato, per fortuna sua e nostra, un archivio pulsante fatto di documenti, immagini, supporti, ricordi, storie - che ha contribuito al contempo a formare quello di tutti noi.
Il Circolo dei Lettori ospiterà, per ArchivissimaBoris Belenkin che ha fondato, alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso, la più importante ONG russa nata per ricordare le vittime delle repressioni, che ha saputo trasformare un percorso clandestino, accidentato e fortuito in un progetto pubblico e trasparente, premiato nel 2022 con il Nobel per la pace. A partire da un intenso lavoro di ricerca e ricostruzione d’archivio, l’autore ripercorre la storia dell’organizzazione e dei suoi protagonisti, restituendo al tema della difesa dei diritti umani la centralità che merita. Per allargare lo sguardo sull’oggi, a guidare verso l’approfondimento del contesto sociale e politico attuale sarà una firma d’eccezione de La Stampa, Anna Zafesova. Insieme a loro ci sarà anche Marco Clementi, storico e traduttore.

Al secondo piano della Pinacoteca Agnelli, si terrà una conversazione tra l'artista Elisabetta Benassi e Lucrezia Calabrò Visconti, capo curatrice di Pinacoteca Agnelli, dal titolo All I rememberche approfondirà i modi in cui la pratica di Benassi attraversa il concetto di archivio e la tematica delle passioni, a cui è dedicata Archivissima24. Benassi (nata nel 1966 a Roma) impiega installazione, scultura, fotografia e video per mettere in discussione le mitologie della modernità. Raccogliendo materiali che provengono dalle dimensioni artistiche, culturali e politiche della storia recente, le sue opere creano le condizioni per incontri altrimenti impossibili, fanno riemergere storie dimenticate, esplorano il potenziale sociale e politico racchiuso nella biografia degli oggetti. A partire dal suo lavoro su figure quali Pierpaolo Pasolini e Angela Davis, la conversazione lascerà emergere la sua opera come un archivio vivo da esplorare, interrogare, o con cui giocare una partita di calcio. L’incontro è realizzato in collaborazione con Pinacoteca Agnelli e Collezione Maramotti di Reggio Emilia.

Nei giorni del festival il Polo del ‘900 ospiterà diverse iniziative tra cui l’incontro Archiv.I.A.: l’intelligenza artificiale applicata agli archivi a cura di Promemoria Group nell’ambito del progetto Open MemoriesMateria fredda, calcolo probabilistico, algoritmi, funzionalità: l’archivio si confronta con l’intelligenza artificiale, e insieme si misurano con la mutevole materia dei contenuti, pieni di umanità, passioni e storie. L’incontro nasce con l’intento di restituire i risultati di un lavoro di sperimentazione sull’applicazione di tecnologie di intelligenza artificiale nell’analisi e nella descrizione di contenuti d’archivio. Gli esperimenti si sono concentrati su due direttrici principali: l’utilizzo di un modello linguistico (LLM) per l’analisi e il recupero di informazioni da una biblioteca digitale, attraverso una selezione di riviste digitalizzate dalla Fondazione Donat-Cattin, conservate all’interno della piattaforma 9CentRo e la classificazione e la descrizione automatica di un set di immagini digitalizzate, provenienti dall’Archivio Fondazione Fiera Milano. Nel corso dell’incontro verranno discussi i risultati, le problematiche e le possibili evoluzioni delle nuove tecnologie applicate al lavoro di ricerca storica. 

Sempre presso il Polo del ‘900 saranno visitabili diversi allestimenti: Il 13 maggio che cambiò l'Italia dedicato al tema della conquista dei diritti, con un focus speciale sulla Legge sul divorzio, a cura della Fondazione di studi storici Gaetano Salvemini (dal 13 maggio al 9 giugno); Ezio Bosso: Postcards from Far Away. Fotografie di Alex Astegiano a cura della Fondazione Istituto Antonio Gramsci di Torino (dal 6 giugno al 6 luglio), Architetture emozionali: Ivrea, città industriale del XX secolo a cura di Gianni Oliva (dal 6 all’8 giugno). Inoltre, tra i vari incontri si terranno: La passione del pensiero libero. Il fondo archivistico di Franco Cordero con Bruno Quaranta e Angela CondelloNuovi archivi in 9centro e progetti di sviluppo, una presentazione dell'Archivio Ebraico Terracini e del Fondo Cabaret Voltaire - Archivi di Edoardo Fadini dell'Unione culturale, e Conquiste del '900presentazione del podcast a cura di Chora Media.Saranno organizzate anche delle visite guidate alla Biblioteca e agli archivi a cura dei bibliotecari e archivisti del Polo del '900 (su prenotazione).

In occasione di Archivissima, il Teatro Regio di Torino porterà in scena Il teatro che visse due volte. I segreti della ricostruzione del Regio, venerdì 7 giugno, nell’ambito della notte degli Archivi, con replica il 12 giugno presso il Piccolo Regio. Molti teatri d’opera hanno incontrato le fiamme nella loro vita, ma forse nessuno al mondo ha conosciuto una così lunga, enigmatica e appassionante storia per giungere alla propria ricostruzione come il Teatro Regio. L’attrice Laura Curino, tra i maggiori interpreti del teatro di narrazione, ce la fa rivivere a partire dalla funesta notte dell’incendio, l’8 febbraio 1936, fino alla sbalorditiva rinascita del 10 aprile 1973 con Maria Callas, nell’avveniristico teatro di Carlo Mollino. In una Torino a prevalente missione industriale e in anni segnati dai sommovimenti del ’68, tra dibattiti e scontri socio-politici, rinvii, ripensamenti e sterzate dell’ultimo momento, lo spettacolo, nato da un’idea di Paolo Cantarella, mette in scena l’intrigante racconto, in parole e immagini, scritto da Vittorio Sabadin. Regia, video e luci di Marco Rampoldi. Immagini e video provenienti da: Rai Teche, Istituto Luce, Archivio La Stampa, Archivio Gazzetta del Popolo, Archivio Storico Città di Torino e Archivio Storico Teatro Regio Torino.

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