Dal 13 giugno al 12 settembre 2024, il Museo Egizio presenta il progetto culturale Paesaggi/Landscapes, ideato in collaborazione con Gallerie d'Italia Torino, in cui la fotografia e la video arte incontrano l'archeologia e l'antico Egitto.
L’iniziativa, curata dall’egittologo Enrico Ferraris, rientra nell’ambito di un accordo triennale tra la Fondazione Museo delle Antichità Egizie e Intesa Sanpaolo su iniziative di sviluppo e diffusione della cultura e dell’arte.
A partire dal 13 giugno fino al 12 settembre 2024 alle Gallerie d’Italia – Torino un’installazione immersiva visitabile gratuitamente e un ciclo di dialoghi a ingresso libero che metterà a confronto fotografi, artisti ed egittologi saranno i protagonisti di Paesaggi/Landscapes.
La dicotomia tra paesaggio reale e paesaggio immaginario nella ricerca archeologica e fotografica è il tema centrale dell’iniziativa. Il museo di Intesa Sanpaolo in piazza San Carlo ospiterà tutte le mattine un video di una decina di minuti, a rotazione con il video della mostra Cristina Mittermeier. La Grande Saggezza della fotografa messicana.
Si tratta di una sorta di flusso di coscienza in immagini e suoni, attraverso cui il Museo Egizio indaga i limiti e la fragilità delle ricostruzioni storiche e paesaggistiche. Il visitatore dal centro di Torino verrà trasportato virtualmente in Egitto, in atmosfere lontane, nel tempo e geograficamente, per riflettere sulle nuove frontiere dell’archeologia, attraverso un approccio multidisciplinare e interattivo.
Il video si muove dalla rappresentazione oggettiva della campagna egiziana oggi, per virare verso il passato. Riprese con droni e tecnologie moderne, realizzate in Egitto da Robin Studio, in collaborazione col Museo Egizio, sotto la curatela di 8 egittologi, propongono una traduzione visiva delle ricerche e delle riflessioni multidisciplinari degli archeologi sui reperti, sulle loro connessioni spazio-temporali e sul paesaggio, in una sorta di percorso a ritroso dall’Egitto moderno fino alle schegge di memoria, ai frammenti di reperti archeologici e alle loro interpretazioni.
Il filtro digitale ricostruisce e rimodella lo sguardo, rappresenta in maniera simbolica il passato. Il suono della natura sconfina nella musica, in un crescendo che porta il visitatore quasi ad immagini allucinatorie, metafora del dubbio e della pluralità di discipline che oggi sovraintendono alla ricerca archeologica. Il video rappresenta un’anticipazione di ciò che i visitatori del Museo Egizio potranno sperimentare con Egitto immersivo, nel 2025, quando aprirà al pubblico uno spazio immersivo da mille metri quadrati, grazie alla collaborazione tra il Museo e l’Istituto italiano di Tecnologia.
Le chiavi di lettura di Paesaggi/Landscapes e del nuovo museo sono la multidisciplinarietà e l’apertura verso l’esterno dei musei, verso altri enti museali e scientifici, temi che il Museo Egizio sta perseguendo con più vigore proprio nel 2024, anno in cui celebra il suo bicentenario e in cui il Museo affronta un ambizioso progetto di trasformazione, sia da un punto di vista architettonico firmato dallo Studio Oma di Rotterdam, con la corte barocca che sarà coperta per diventare il centro nevralgico del nuovo Museo, e sotto il profilo culturale, con nuove collaborazioni, tra cui quella con le Gallerie d’Italia.