Ristorante Guarini: la torinesità contemporanea nella cucina dello chef Luca Varone

ristorante Guarini, via Guarino Guarini 1B, Torino Cerca sulla mappa

Torino, 01/08/2024.

A pochi passi dalla Stazione di Torino Porta Nuova e da via Lagrange, il Ristorante Guarini dal 2019 si propone come una moderna espressione dell'eleganza sabauda, tant'è che i tre soci fondatori hanno scelto uno degli studi di design più rinomati a Torino, Lamatilde, per dare vita a un locale che combinasse modernità e storia, rendendo omaggio al celebre architetto del XVII secolo Guarino Guarini.

La cucina è a cura, da marzo scorso, dello chef Luca Varone - dopo 6 anni di esperienza al fianco dello chef Federico Zanasi presso il ristorante una Stella Michelin Condividere -, il quale propone piatti radicati sì nella tradizione piemontese, ma reinterpretati anche con un pizzico di Spagna all'interno, per rendere omaggio a uno dei patron che è spagnolo.

Inoltre, fin dall'apertura, c'era la volontà di rendere l'atmosfera del Guarini simili alle vermuterie di Barcellona e di altre città della penisola iberica: uno degli elementi distintivi del ristorante Guarini è la sua offerta di Vermouth alla spina, una delle prime in Italia, che rinnova un prodotto tipicamente piemontese e soprattutto attira un pubblico giovane.

Noi di Mentelocale, dopo essere stati accolti dal loro Vermouth rosa Drapò, ideale per l'aperitivo data la sua freschezza e il suo essere particolarmente beverino, ci è stato proposto il menu Sotto la cupola da 48 Euro a persona (bevande e coperto esclusi), iniziando con gli asparagi alla brace, parmigiano, acciughe e tartufo nero accompagnati dal Bombino Bianco Frizzante Boom Biologico 2021 dell'azienda agricola San Valentino fresco, dalle note fruttate e floreali.

Una delle sue reinterpretazioni delle ricette tradizionali più riuscita è il branzino croccante con verdure in carpione, quindi marinate nell'aceto, accompagnato dal Barlan della cantina Torraccia del Piantavigna, un rosé dell'Alto Piemonte raffinato, fresco ed elegante.

Abbiamo continuato con i plin della tradizione e brodo di jamòn iberico, accompagnati dal Barbera d'Alba dell'azienda Lorenzo Negro, - dai sentori fruttati di ciliegia, sapido e dalle note speziate -, e con una piccola incursione con uno dei piatti della tradizione torinese: la grissinopoli di vitello, accompagnata dal Monferrato Rosso DOC Hosteria di Bonzano Vini, di buona freschezza, corpo pieno e persistente. Infine, come dessert, abbiamo concluso con pesche, cioccolato e amaretti, accompagnate con il Barolo Chinato dell'azienda agricola G.D.Vajra.

Di Giulia De Sanctis

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