Sabato 28 settembre e sabato 12 ottobre, al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea (Piazzale Mafalda di Savoia, 2 Rivoli - Torino) è in corso l'iniziativa Museo dal Vivo. Due giornate di attività per il pubblico con la presenza degli artisti Mohammad Al Faraj, Moza Almatrooshi, Matilde Cerruti Quara, Ufuoma Essi, Lamin Fofana, Invernomuto, Lea Porsager.
Durante le due giornate verrà messa a disposizione del pubblico una serie di attività realizzate in collaborazione con artisti internazionali, presentati per la prima volta al Castello. I due incontri sono dedicati al tema dei Corpi Erratici – titolo mutuato dai massi erratici presenti nel paesaggio morenico della Val di Susa – e sono a cura di Giulia Colletti.
Trasportati dai ghiacciai alpini a fondovalle in era glaciale, questi imponenti blocchi di roccia depositati in luoghi inaspettati del territorio piemontese divenivano spesso oggetto di culto e di rituali sacri, di cui restano ancora tracce nel folclore popolare. Questo perché erano composti da sedimenti difformi dall’ambiente circostante e pertanto erano testimoni di un insolito vagare. I massi erratici materializzano pertanto una disposizione a situarsi fuori posto rispetto al contesto che si trovano ad abitare, invitando a una riflessione sulle contemporanee dinamiche di migrazione e transizione di corpi umani e non umani nonché sulle sfide dei cambiamenti climatici passati ed attuali.
Il programma mescola riti sociali, archivi immateriali e diversi linguaggi e approcci culturali che indagano, in due giornate, l’importanza della memoria collettiva, non come mera somma di esperienze individuali, ma come processo di narrazione condivisa che cementa un’identità comune. Promuovendo l’incontro di ricerche transdisciplinari, gli appuntamenti mettono in luce come le arti performative, così come i corpi viventi, non esistono in uno spazio circoscritto, ma prendono forma e senso nella loro esistenza erratica che muta di continuo direzione e che si nutre del superamento di confini geografici, disciplinari e di classificazioni imposte.
Il palinsesto comprende vari interventi artistici che affrontano le sfide individuali e corali legate alla cancellazione e alla riabilitazione della narrazione storica. L’accento è posto sul movimento, sia fisico sia immaginifico, con ricerche che indagano transiti, attraversamenti di confini e la costruzione di altri mondi, abbracciando uno stato di metamorfosi personale e collettiva.
28 settembre - Museo dal Vivo Corpi Erratici I
Nella mattina e nel primo pomeriggio, il pubblico è invitato a partecipare attivamente a Palinsesto, il primo capitolo dell’intervento di Matilde Cerruti Quara al Castello di Rivoli. L’artista invita i visitatori a interagire sul suo corpo, scrivendovi liberamente sopra in risposta alla domanda Chi sei tu?. Annullando la propria identità artistica e guardando al ruolo del performer come a un canale di ricezione e trasmissione di un messaggio universale, Matilde si offre come pagina bianca e specchio del pensiero collettivo, invitando a una riflessione sui molteplici strati che compongono le narrazioni che ci raccontiamo. La performance trae spunto dalla storia del Castello, a suo modo un vero e proprio palinsesto, ed in particolare dalle incisioni rintracciate sulle pareti delle sue sale, lasciate dai soldati durante le occupazioni della Seconda Guerra Mondiale.
Il pomeriggio prosegue con l’anteprima di Rosy-fingered Dusk (2023) e Clockwork C.O.W. (2024) di Lea Porsager, due film in loop di 90 secondi accompagnati da testi e pittogrammi. Entrambe le opere fanno riferimento al cosiddetto Doomsday Clock, creato dal Bulletin of the Atomic Scientists come strumento per monitorare quanto l'umanità sia vicina a una catastrofe globale. Più si avvicina la mezzanotte, più si avvicina il collasso totale. Nei cicli brevi, le particelle subatomiche note come muoni, alterandone la pronuncia ed evocando poeticamente il muggito di un bovino, il ‘muu-one’, si muovono in modo sonnolento ed erratico attraverso distese impossibili e impraticabili.
Al tramonto, il pubblico è invitato a partecipare a Realismo magico, performance immersiva di poesia che conclude l’intervento di Matilde Cerruti Quara. Per l’occasione l’artista ha scritto nuovi testi riflettendo sulla memoria, sul trauma intergenerazionale e sul potere catartico della comunità. Esplorando il paradosso umano con la sua danza di luci e di ombre—particolarmente in tempi di guerra— la performance si propone di offrire al pubblico un rituale poetico come spunto di riconnessione collettivo.
Infine, Lamin Fofana presenta una nuova performance tesa a esplorare, attraverso la ritualità del suono, la nozione di estensione e fluttuazione del tempo.
12 ottobre - Museo dal Vivo Corpi Erratici II
In questa giornata il Castello di Rivoli presenta la programmazione di Museo dal vivo nel contesto della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI.
Ispirato al testo di Toni Morrison, The Site of Memory, il film Half Memory di Ufuoma Essi è presentato in anteprima al Castello di Rivoli con una sonorizzazione dal vivo della partitura di Shamica Ruddock. Si tratta di una meditazione profonda sulla memoria, l’isolamento e le storie contemporanee. Oscillando tra anni, città e immagini in evoluzione, il film esplora il presente come un artefatto del passato.
Mohammad Al Faraj presenta un’azione partecipativa dal titolo What it will take to flock the wings of freedom again? basata sulla sua attuale ricerca in merito agli aspetti performativi della vita quotidiana nella regione del Golfo. L’artista invita il pubblico a partecipare alla performance, servendosi di elementi naturali, suono e poesia.
La Caffetteria del museo propone aperitivi speciali, occasione per gustare un drink, ideati dall’artista Moza Almatrooshi e realizzati dalla caffetteria. La pratica artistica e culinaria dell’artista e chef Almatrooshi guarda alle mitologie antiche e moderne della Penisola Arabica, che influenzano sia la creazione delle sue ricette sia la sua ricerca politica sul cibo nella regione.
A seguire, Invernomuto presenta per la prima volta al Castello di Rivoli BlackMed, progetto che nasce come archivio digitale di suoni raccolti da diversi autori, ispirato dalle suggestioni formulate dalla studiosa Alessandra Di Maio sul Mar Mediterraneo. A partire dall’identificazione di questo luogo fluido e segnato dalle crisi migratorie che lo connotano indelebilmente, Invernomuto fa leva sui caratteri di mobilità, intersezione e scambio che sono costanti nella sua storia come nel suo presente.
In occasione della presentazione al Castello di Rivoli di BlackMed di Invernomuto, sarà possibile partecipare a una visita speciale alla Collezione Cerruti nel pomeriggio, ospitata presso la Villa Cerruti e guidata dallo storico dell’arte Fabio Cafagna. La visita si concentrerà sulle molteplici rappresentazioni del Mediterraneo nei secoli, partendo dalla collezione di atlanti seicenteschi e settecenteschi di Francesco Federico Cerruti. La visita sarà anche un’opportunità per reinterpretare alcune opere della Collezione da una prospettiva alternativa, mettendo in luce i legami tra le regioni che si affacciano sul Mediterraneo.
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