A Carignano, comune della città metropolitana di Torino, tutto ruota intorno al topinambur - o ciapinabò, come viene chiamato localmente - ingrediente essenziale della tradizionale bagna caöda. In Piemonte, specialmente durante la Sagra del Ciapinabò, meglio pronunciarlo in dialetto. La sagra, che si terrà nel weekend dell'11-12-13 ottobre 2024, festeggia la sua 31ª edizione.
Con oltre 30.000 presenze e circa 700 kg di ciapinabò consumato ogni anno, questo tubero è entrato nel "paniere" dei prodotti tipici della Provincia di Torino. Oltre ad essere diffuso nei mercati regionali, il ciapinabò è oggetto di studio per le sue proprietà organolettiche, le sue applicazioni gastronomiche e la potenziale produzione di bioetanolo.
La festa si sviluppa in tre giorni intensi, offrendo un confronto tra neofiti, artigiani, contadini e studiosi. L'evento include mostre, show cooking, laboratori gastronomici e stand dove si potrà gustare il ciapinabò nella classica bagna caöda, riconosciuta dall'UNESCO come patrimonio immateriale dell'umanità, o in ricette più innovative come i ciafrit (infarinati e fritti) o nel bounet con ciapinabò caramellati, un tipico budino di amaretti.
Durante la sagra, ci sarà anche una mostra di bovini di razza frisona in Piazza Savoia e la transumanza dalla Quadronda, passando per via Umberto I, Piazza C. Alberto e via S. Pellico.
Per informazioni e prenotazioni dei momenti enogastronomici si possono chiamare i numeri telefonici 344-7455473 e 334-6885244, oppure inviare una mail.