Torino, 12/06/2019.
Torna il Torino Pride, la grande manifestazione internazionalista e intersezionale che trasformerà la città in una grande festa prevista per sabato 15 giugno. Tema, il superamento di confini, sbarramenti e steccati. «Lo sguardo sul mondo, avvolto dall’arcobaleno dai sei colori della bandiera rainbow simbolo della comunità LGBT, propone un cambio di prospettiva – spiega l’organizzazione - Confini e limiti non hanno nulla di naturale; visti dall’alto non si riconoscono che varianti armoniche di colori e forme, parti di un tutto».
Come conferma la Città di Torino, che da anni promuove e
sostiene iniziative di confronto intorno alle tematiche delle
politiche di genere anche attraverso la
valorizzazione di idee e progetti che possano coinvolgere la
cittadinanza, sarà «un evento di interesse regionale, al
tempo stesso commemorazione e occasione di festa, capace
di attrarre un vasto pubblico a favore del superamento delle
discriminazioni e dei pregiudizi». Con l'intento di
contribuire alla formazione di una coscienza collettiva sul
contrasto alla discriminazione, sulla parità e il riconoscimento
dei diritti civili, anche quest’anno la Città aderisce
formalmente al Torino Pride che, di consuetudine, si svolge in
concomitanza con la "Giornata mondiale dell'orgoglio
LGBT" (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Trans e
Transgender), celebrata ogni anno in tutto il mondo in memoria
della “rivolta di Stonewall”, di cui quest’anno ricorre il 50°
anniversario.
«È un grande orgoglio vedere il Pride attraversare le strade della
nostra città - sottolinea l'assessore ai Diritti Marco
Giusta - Quest'anno ricorrono i 50 anni della rivolta
di Stonewall, momento in cui la lotta individuale diventa lotta
collettiva, istanza di visibilità e riconoscimento. Quest'anno
la riflessione si sposta sulle barriere, sui confini, sui limiti.
Frontiera può essere quella tracciata su una mappa, un
mare, un pregiudizio, una norma, un ruolo imposto.
Superando i limiti il viaggio diventa uno spostamento di corpi
negli spazi, nelle culture e nelle possibilità, corpi che
transitando pongono interrogativi, sollevano questioni, rivelano
spesso contraddizioni. Per questo credo sia sempre attuale il Pride
con i suoi 50 anni di storia».
Via dunque alla colorata parata, alle 16.30 di sabato 15 giugno da corso Principe Eugenio all’insegna del motto Over the borders. Il Pride si snoderà lungo corso Principe Eugenio per corso San Martino, piazza 18 dicembre, via Cernaia, via Mercantini, via Giannone, piazza Solferino, via Santa Teresa, via XX Settembre, via P.Micca, piazza Castello, piazza Vittorio Veneto, dove terminerà.
Tra gli obiettivi del Pride, la richiesta d’investire nella sensibilizzazione, in/formazione ed educazione sulle tematiche LGBTQI, allo scopo di costruire una società più accogliente e meno discriminante, favorendo il superamento di stereotipi e pregiudizi, in modo che alla persona sia garantito un armonioso ed equilibrato sviluppo rispetto al proprio orientamento sessuale, identità di genere e alle scelte di vita a questi elementi connesse.
L’organizzazione sottolinea il carattere commemorativo e al tempo stesso festoso del Pride, «rivendicando come valore positivo l’aspetto folkloristico e carnevalesco della parata, con tutti i suoi eccessi colorati e trasgressivi. Questo aspetto pone l’attenzione delle persone sull’origine storica, liberatoria ed egualitaria del carnevale: unico momento dell’anno in cui, fin dall’antichità, tutti gli esseri umani erano considerati uguali, ed anche agli ultimi era consentito dileggiare e sbertucciare i potenti, con scherzi anche pesanti e con atteggiamenti fortemente trasgressivi, celati dal mascheramento e dal travestimento».
l Pride a Torino è organizzato dall’Associazione “Coordinamento
Torino Pride GLBT” ed è costituita da associazioni LGBTQI+
di tutto il Piemonte insieme a realtà non LGBT impegnate nel
sostegno dei valori della laicità e del rispetto e della
valorizzazione delle differenze. Persegue rapporti di confronto e
dialogo con le Amministrazioni pubbliche, le istituzioni politiche
e sindacali, le rappresentanze della pubblica istruzione e delle
fedi religiose, ricerca lo scambio e la sinergia con le realtà
dell’associazionismo sociale, studentesco, giovanile e del
movimento delle donne. «Non possiamo che accogliere
favorevolmente il riconoscimento che la Città di Torino
esprime verso il Torino Pride attraverso le parole dell’assessore
Giusta e per questo lo ringraziamo – sottolinea la coordinatrice
del Torino Pride, Giziana Vetrano -. Crediamo fortemente che la
strada giusta da perseguire sia quella del dialogo e delle sinergie
tra le varie realtà, istituzionali politiche o associative. Solo
attraverso l’unione di intenti si possono ottenere quei
diritti civili e sociali che rendono la società inclusiva
e giusta nei confronti delle persone senza discriminazione
alcuna».
La Città ritiene strategica la collaborazione con l’Associazione
“Coordinamento Torino Pride GLBT” in quanto espressione democratica
della comunità GLBT che contribuisce a rendere Torino
accogliente e capace di superare ogni forma di discriminazione
basata sull’orientamento sessuale e l’identità di genere.
Per queste motivazioni la Città, con l’Area Giovani e Pari
Opportunità, intende stipulare una convenzione con l’Associazione
della durata di tre anni per l’organizzazione e la realizzazione
del Torino Pride, manifestazione di celebrazione della Giornata
dell’orgoglio LGBTQI. A partire da questa convenzione, la Città di
Torino intende erogherà per il triennio 2019 – 2021
all’Associazione Coordinamento Torino Pride un contributo
di 3mila euro annui per la realizzazione
dell'evento.
Il 15 giugno, dopo la parata del Torino Pride che si concluderà in piazza Vittorio Veneto con i discorsi e gli interventi dal palco, si svolgerà infine la festa ufficiale al Centralino Club a partire dalle ore 20.30.
Il CoordinamentoTorino Pride è inoltre per quest’anno partner di Evergreen Fest, organizzato in estate da Tedacà al Parco della Tesoriera con una serie di eventi tra cui Io volevo lei. Non è diverso, è amore, il Concerto Pop dei Twee, Voci dal movimento Lgbtq+ in Palestina, il concerto con le Melò Coton e la serata talk, Quattro chiacchiere con Vladimir Luxuria intervistata da Simone Schinocca e Alessandro Battaglia.