Costellazioni, rassegna teatrale diffusa: i primi spettacoli
Prende il via la rassegna teatrale "Costellazioni, rassegna teatrale diffusa", che si svolgerà a Torino dal 17 ottobre al 19 dicembre in diverse location della città, coinvolgendo la maggior parte delle circoscrizioni. Organizzata dalla compagnia Asterlizze, nata nel 2018 e vincitrice del bando Circoscrizioni che spettacolo…dal vivo! 2024, la rassegna si concentra su temi legati alla memoria, agli stereotipi di genere, alla malattia, al dolore e alla libertà individuale. Il progetto segna la prima rassegna organizzata dalla compagnia, con una forte presenza femminile tra gli artisti del panorama teatrale torinese e nazionale.
I primi spettacoli:
- Giovedì 17 ottobre, ore 21, al Cubo Teatro: Dux Pink di Ivonne Capece, Compagnia (S)Blocco5.
- Domenica 20 ottobre, ore 21, presso il Tedacà Teatro bellARTE: Poetica di Tindaro Granata, Compagnia Proxima Res.
Sinossi degli spettacoli:
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Dux Pink (Ivonne Capece, Compagnia (S)Blocco5) Un monologo provocatorio in cui Ivonne Capece interpreta alcune delle figure femminili più influenti del regime fascista – Margherita Sarfatti, Edda Ciano, Clara Petacci e Rachele Mussolini. Lo spettacolo affronta il rapporto tra stereotipi di genere e potere, offrendo una visione complessa delle donne del regime, che non erano semplici sostenitrici della patria, ma spesso protagoniste attive nella costruzione di ideologie razziste e autoritarie. Capece mescola immagini evocative e video per raccontare una narrazione di oppressione e potere, confrontando il passato con il presente.
Poetica (Tindaro Granata, Compagnia Proxima Res) Un viaggio tra le parole del poeta e "paesologo" Franco Arminio, che celebra i paesi italiani e le loro storie. Poetica esplora i ricordi di vite ordinarie e straordinarie, con paesaggi e persone che, come vecchie case, portano i segni del tempo. Attraverso le poesie di Arminio, emergono figure mitologiche e popolari, rappresentate dagli attori che si muovono tra le storie, in un dialogo con i propri luoghi fisici e interiori. Lo spettacolo esalta la necessità della poesia come strumento per connettersi con le proprie radici.
Questa rassegna vuole riportare il teatro al centro delle relazioni umane, ispirandosi alla visione di Franco Basaglia nel centenario della sua nascita.
