In nome della madre di Erri de Luca con Galatea Ranzi

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DA Venerdì25Ottobre2024
A Sabato26Ottobre2024

Venerdi 25 e sabato 26 ottobre, Galatea Ranzi interpreterà In nome della madre di Erri De Luca, uno spettacolo capace di emozionare, commuove e far riflettere credenti e laici.     

Generazione Scenica è il titolo della nuova stagione teatrale ideata da Sax Nicosia, direttore artistico del Teatro Baretti, dedicata a celebrare e sostenere la vitale creatività delle giovani compagnie e dei talenti emergenti sotto i 35 anni, affiancati da nomi prestigiosi della scena italiana come da tradizione della nostra Associazione.
Generazione richiama l’idea di una nuova ondata di creatività, di una generazione di artisti che prova a plasmare e ridefinire il panorama teatrale contemporaneo; Scenica aggiunge un altro strato di significato mettendo in risalto il ruolo cruciale del palcoscenico come luogo di espressione e trasformazione, evoca l'azione teatrale stessa e l’esperienza emotiva che essa porta con sé.


«Con la stagione teatrale che mi vede per il secondo anno direttore artistico al Baretti ho voluto celebrare e sostenere la seminale creatività delle giovani compagnie e dei talenti emergenti, una generazione di artisti che prova a plasmare e a ridefinire il panorama teatrale contemporaneo con la propria voce, il proprio sguardo, il proprio coraggio». Sax Nicosia direttore artistico)
  
Galatea Ranzi, una delle più amate attrici del nostro paese, indimenticabile marziana per Ronconi e protagonista nel film premio Oscar di Sorrentino, apre la stagione il 25 e 26 ottobre con il suo monologo In Nome della Madre, di Erri De Luca. Per la prima volta sul palcoscenico del Baretti una delle più straordinarie attrici italiane, memorabile Lolita e inquietante marziana nei celebri allestimenti ronconiani, magnetica e ammaliante sugli schermi del cinema d’autore. Attraverso le semplici, poetiche e terse parole di Erri De Luca, l’attrice veicola un messaggio di amore, coraggio e speranza: le radici da cui far germogliare Generazione Scenica.

In Nome della Madre è la storia in prima persona di Miriàm/Maria, una ragazza della Galilea, che ha una strana visione nella quale un angelo le annuncia che avrà un figlio e le profetizza per lui un destino di grandezza.
Subito dopo la giovane scopre di essere incinta. Dopo qualche titubanza, decide di avvertire Iosef/Giuseppe, il suo promesso sposo. Miriàm sa perfettamente che rischia di essere lapidata, ma rifiuta ogni menzogna, rivendicando il mistero della sua gravidanza e la sua assoluta buona fede. 
Nello spettacolo il testo viene integrato da un frammento del libro “La faccia della nuvole”, una seconda parte della storia scritta da De Luca, che racconta gli ultimi momenti della vita di Gesù fino alla crocifissione sul Monte Golgota. Questa integrazione, oltre a permettere spunti, riflessioni e riferimenti alla contemporaneità, ci ha permesso di coinvolgere nel progetto una splendida attrice come Galatea Ranzi.  Erri De Luca presenta il suo libro “In nome della madre”, con queste parole: «In nome del Padre’: inaugura il segno della croce. In nome della madre s’inaugura la vita. L’adolescenza di Miriàm/Maria smette da un’ora all’altra. Un annuncio le mette il figlio in grembo. Qui c’è la storia di una ragazza, operaia della divinità, narrata da lei stessa.
Qui c’è l’amore smisurato di Giuseppe per la sposa promessa e consegnata a tutt’altro.
Miriàm/Maria, ebrea di Galilea, travolge ogni costume e legge. Esaurirà il suo compito partorendo da sola in una stalla. Ha taciuto. Qui narra la gravidanza avventurosa, la fede del suo uomo, il viaggio e la perfetta schiusa del suo grembo. La storia resta misteriosa e sacra, ma con le corde vocali di una madre incudine, fabbrica di scintille».

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