Feste 2024, festival di danza contemporanea a Collegno, il programma

©Andrea Macchia
Lavanderia a Vapore, Collegno (TO) Cerca sulla mappa
DA Domenica27Ottobre2024
A Sabato14Dicembre2024

Da domenica 27 ottobre a sabato 14 dicembre si tiene la seconda edizione di Festefestival di danza contemporanea e di comunità, organizzata da Associazione Didee – arti e comunicazione con l’Associazione Filieradarte Merkurio - Progetti Musicali. Quest’anno Feste si sviluppa intorno ai temi delle connessioni tra Uomini e natura ed è ospitato negli spazi della Lavanderia a Vapore di Collegno (Corso Pastrengo, 51, Collegno - Torino), del Polo del ‘900 e della Fondazione Sandretto Rebaudengo di Torino.

La seconda edizione di Feste, con la direzione artistica di Mariachiara Raviola, la consulenza scientifica di Rita Maria Fabris - direttrice progettuale di Filieradarte – e la programmazione musicale a cura di Andrea Maggiora, presidente di Merkurio, prosegue l’indagine poetica e di consapevolezza sull’ambiente, ma approda, dopo 10 anni di assenza dal palco, nello spazio scenico della Lavanderia a Vapore. Un palco però che abbatte la quarta parete e invita a un nuovo sguardo sullo spettacolo dal vivo in cui si amalgamano le forme e i codici di danza, musica e arte e che invita il pubblico a essere non solo spettatore ma anche partecipante attivo. Per questo il programma è composto non solo di spettacoli ma anche di performance partecipative e laboratori.

Tema della II edizione di Feste è il ripensamento del rapporto tra umani e ambiente che è attenzione ecologica verso la natura, la cultura e le relazioni in un rinnovato rito teatrale. 11 appuntamenti che vedono ospiti del Festival grandi nomi della danza e della musica: Virgilio Sieni con Andrea Rebaudengo e Viola Scaglione e il Balletto Teatro di Torino con Manuel Zigante. Grazie alla curatela di Andrea Maggiora, si è fatto più attento il rapporto della danza con il suono e la musica e con proposte che riflettono incontri significativi fra musicisti, coreografe e coreografi. Sul palco del festival anche giovani collettivi di danzatori e gli artisti che hanno accompagnato in questi anni i percorsi partecipativi come Doriana Crema, Julie Anne Stanzak, Gabriella Cerritelli, il progetto per le nuove generazioni Tanz Tanz di Associazione Didee, Paola Colonna, Elena Maria Olivero, Alba Galbusera e le compagnie Il Melarancio e Tecnologia Filosofica.

Dal 27 ottobre all’11 novembre il festival si tiene alla Lavanderia a Vapore mentre il 29 e 30 novembre e domenica 1° dicembre si sposta alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino con il laboratorio /performance Studio su piccoli Riti  a cura di Julie Anne Stanzak, interprete del Tanz Theater Wuppertal. Il 7 dicembre invece il Festival si terrà al POLO DEL ‘900 con la performance partecipativa e inclusiva Un altro passo di Gabriella Cerritelli.

Il programma
Feste 2024 inizia domenica 27 ottobre alle ore 18.30 con il giovane collettivo di artisti emergenti CIFRA Danzateatro, formatosi nel 2020, che dopo anni di lavoro site specific in natura, approdano per la prima volta sul palco con Corpopernature. Lo spettacolo, a partire dall’interrogativo su quale sia la natura delle forze che ci animano, indaga il concetto di Natura intesa come stare senza intenzione, se non quella della semplicità di esistere, delle Forze, intese come il movimento non psicologico degli accadimenti naturali e l’Anima, strettamente legata all’intenzione emotiva e psicologica che si esprimono nella natura umana. Corpopernature diventa così un percorso coreografico che porta al centro la riscoperta della natura come indagine dell'umano e il conflitto creativo come specchio dell'esistenza. Lo spettacolo è anticipato da un laboratorio gratuito a cura di Mela Seidenari Ginnastica del compost  - Pratiche di riassorbimento nel paesaggio (ore 14.30 - 17.30): il lavoro, attraverso pratiche somatiche e di movimento guidato, verterà su una danza di sfondo per leggere figure che non si stagliano sul paesaggio, ma desiderano lasciarsene assorbire.

Il Festival riprende venerdì 8 novembre alle ore 20.45 con un grande nome della danza: Viola Scaglione, danzatrice e direttrice del Balletto Teatro di Torino, presenta in prima nazionale le coreografie pensate per Sequenze parallele, sei composizioni di Manuel Zigante e Riccardo Mazza, eseguite dal vivo e dedicate al rapporto tra l’essere umano e la natura, al loro complesso legame esistenziale, alla percezione del mondo che ci circonda e al senso di appartenenza. Il violoncello di Manuel Zigante insieme al codice informatico eseguito da Riccardo Mazza (Live Algorithm) danno vita alla musica, le immagini realizzate ed elaborate da Laura Pol dialogano in parallelo con quelle create dall’intelligenza artificiale, mentre la danza di BTT con la cura di Viola Scaglione, porta profondità alla fusione tra arte e tecnologia, trasformando il linguaggio dell’algoritmo in esperienza fisica. Lo spettacolo, nato un’idea di Andrea Maggiora, vede in scena i danzatori Luis Agorreta, Nadja Gueewell, Noa Van Tichel e Luca Tomasoni. L’omonimo album di Manuel Zigante e Riccardo Mazza viene presentato il 24 ottobre alle ore 18.30 al Polo del ‘900.

Sabato 9 novembre, alle ore 18, Doriana Crema -danzatrice, coreografa, formatrice- presenta il progetto sperimentale Tabula rasa / Invito a stare, nato da un lungo percorso di ricerca attraverso le residenze artistiche alla Lavanderia a Vapore, di cui è artista associata. Tabula rasa non è una performance, ma un’esperienza che invita il pubblico a “stare” e a lasciarsi attraversare da ciò che accade dentro e fuori, a osservare e aprire una breccia in uno spazio meno visibile, più intimo, più profondo, un vuoto dal quale rilanciare nuovi sguardi: Doriana Crema insieme al light designer Gianni Staropoli, si incontrano, dialogano e posano lo sguardo sullo spazio dove si incrociano luce, corpo, suono, silenzio. A seguire, un dialogo aperto tra Doriana Crema, Gianni Staropoli e i partecipanti all’esperienza di Tabula Rasa.

Grande attesa, domenica 10 novembre alle ore 18.30 per Virgilio Sieni che, insieme al pianista Andrea Rebaudengo, porta in scena Solo Goldberg Variations, spettacolo che lo stesso Sieni ha definito come il manifesto linguistico del proprio ultratrentennale percorso di ricerca. Su musiche di Johann Sebastian Bach eseguite dal vivo da Andrea Rebaudengo, lo spettacolo rappresenta il coronamento dell’arte corografica di Virgilio Sieni: la sperimentazione del corpo e del gesto e i molteplici linguaggi della danza, che travalica le barriere della forma e i codici convenzionali. Lo spettacolo si sviluppa in 32 quadri: le due arie, quella iniziale e quella finale, e le trenta variazioni di Bach. Ogni variazione è associata a un quadro di un artista italiano dal ‘300 al ‘600, tra cui Masaccio, Cimabue, Tiziano, Caravaggio e Piero della Francesca. Un viaggio attraverso una delle composizioni più famose del musicista tedesco, ma anche – e soprattutto – un viaggio attraverso la storia dell’arte italiana, che prende letteralmente corpo attraverso una serie di movimenti a metà tra l’improvvisazione e il riconoscimento, mentre il gesto perde la capacità di esprimere significati codificati e diventa citazione o, al contrario, sparizione (del corpo). La musica di Bach definisce un’architettura immateriale in cui la danza fa affiorare memorie figurative mai citate direttamente, piuttosto affettuosamente evocate in un percorso intimo che chiede condivisione. Certo, improvviso. Mi lascio cogliere da un continuo stupore, un divenire impercettibile dell’esserci. ‘Sbrandello’ con rigore il corpo e con fatica e dolore, così come con leggerezza e voglia di attraversamento, rifletto sul senso di sparizione: muoversi per sparire, divenire altro, far pesare il corpo per lasciare solo orme e tracce (Virgilio Sieni).

Lunedì 11 novembre, dalle ore 14.30 alle ore 17.30 sempre alla Lavanderia a VaporeVirgilio Sieni conduce il laboratorio Il fiume da attraversare: Sieni incontra danzatori, musicisti e cittadini appassionati. Il laboratorio si svolge nel contesto dello spettacolo Goldberg Variation e affronta la relazione del corpo con l’arte e la musica unitamente a uno sguardo gettato sull’imprendibilità del gesto nel suo sconfinare nell’infinito. Cosa significa incarnare l’opera d’arte? Come questa risonanza diviene un dono che rinnova il nostro patrimonio gestuale? Attraverso le forme della tattilità e la memorizzazione di sequenze saranno analizzati il tempo rituale della ripetizione in dialogo col senso della variazione. Così la musica, le Variazioni Goldberg di J. S. Bach, costruirà la dimora sacra dell’agire dinamico dal corpo allo spazio e dallo spazio al dettaglio del gesto.

Venerdì 29, sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre il festival si sposta alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino con il laboratorio/performance Studio su piccoli riti a cura di Julie Anne Stanzak. All’interno della mostra Silent studio di Mark Manders, la coreografa e danzatrice tedesca interprete del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch, lavora nelle diverse sale espositive creando assoli con un gruppo di danzatori e cittadini: atti creativi di studi 'incompiuti', piccoli riti coreografici in profondo dialogo con la mostra. Incontrare Julie Anne Stanzak vuol dire immergersi nel grande spirito e nell’universo di Pina Bausch; non nel senso dell’imitazione delle forme, dell’estetica, ma nella ricerca profonda del perché si danza.

Sabato 7 dicembre al Polo del ‘900 alle ore 17 la storica dell’arte Serena Fumero tiene l’incontro Nature matrigne, una narrazione sorprendente del tema della natura, della sopravvivenza e dell'adattamento degli esseri viventi, dai disastri ambientali ai cambiamenti climatici nella storia dell’arte. Alle ore 18.30 Gabriella Cerritelli presenta la performance partecipativa Un altro passo dedicata alla transizione ecologica: un passo più attento e consapevole, ma anche un passo verso l'altro. La performance invita a esplorare, attraverso il linguaggio del corpo, temi urgenti come il cambiamento climatico e la cura delle comunità; un invito a muoversi insieme verso un mondo più etico, inclusivo e sostenibile.

Feste, inoltre, nel desiderio di creare sempre più un pubblico e una comunità partecipante intergenerazionale, interseca gli appuntamenti di Tanz Tanz (14 dicembre), progetto di Associazione Didee con la Lavanderia a Vapore; un’esperienza di relazione fra generazioni, ambienti e linguaggi che, mettendo al centro i più piccoli, si collega con comunità e territori.

Biglietti: da 12 euro. Maggiori informazioni sul sito Lapiattaforma.

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