Giovedì 28 novembre 2024, alle ore 20.45, presso le Fonderie Limone di Moncalieri, prende il via Torinodanza Extra, un percorso artistico in quattro appuntamenti che si snoderà lungo tutta la Stagione 2024/25. Questo ciclo, curato dallo Stabile di Torino, rappresenta un viaggio tra danza e teatro performativo, rafforzando il dialogo tra queste discipline e sottolineando il carattere sempre più contemporaneo e multidisciplinare della programmazione.
Il primo appuntamento di Torinodanza Extra sarà con lo spettacolo Taverna Miresia – Mario, Bella, Anastasia, ideato e diretto dal giovane regista greco di origine albanese Mario Banushi, classe 1998. Banushi, già riconosciuto come uno dei talenti emergenti del teatro europeo contemporaneo, utilizza i suoi ricordi personali per costruire un intenso rituale scenico di purificazione emotiva. La produzione, nata dalla collaborazione tra TooFarEast e Theatro sti Sala, sarà in scena fino a domenica 1 dicembre 2024, rientrando nella stagione in abbonamento dello Stabile di Torino.
Taverna Miresia ruota attorno a un’insegna al neon, quella di un ristorante situato in un sobborgo di Tirana, che diventa il simbolo di una storia familiare densa di ricordi e significati. In una sera apparentemente normale, un incidente inaspettato sotto la luce di questa insegna segna una svolta cruciale nella vita del giovane Mario. Anni dopo, ormai adulto e regista affermato, Banushi ripercorre il suo vissuto attraverso questa performance, portando idealmente l’insegna da Tirana ad Atene e ponendola al centro del mondo teatrale che ricrea in scena.
Attraverso la narrazione, Banushi affronta i temi della perdita, della nostalgia e del passaggio all’età adulta. L’insegna luminosa, che una volta accoglieva i clienti della taverna di famiglia, diventa ora il cuore pulsante di una riflessione intima e universale. La taverna, un luogo di incontro e condivisione, era il regno di suo padre, cuoco e padrone di casa, la cui recente scomparsa ha lasciato un vuoto che la performance cerca di colmare con poesia e autenticità.
In scena, Mario Banushi è affiancato da un cast di straordinari artisti: Savina Yannatou, Chryssi Vidalaki, Katerina Kristo ed Eftychia Stefanou. La dimensione visiva e sonora dello spettacolo è arricchita dal contributo di Eliza Alexandropoulou, responsabile del disegno luci, e dalla musica originale composta da Jeph Vanger. Le improvvisazioni vocali di Savina Yannatou aggiungono profondità emotiva, mentre la collaborazione alla drammaturgia di Aspasia-Maria Alexiou contribuisce a dare forma a un racconto intimo e coinvolgente.
Ogni elemento della performance è pensato per trasmettere emozioni autentiche e costruire una connessione profonda con il pubblico. L’insegna al neon diventa una presenza viva sulla scena, capace di sprigionare un mosaico di ricordi, emozioni e frammenti di vita mai espressi. Il risultato è una melodia poetica che accompagna il protagonista e gli spettatori in un viaggio attraverso le sfide e gli enigmi dell’esistenza.
Taverna Miresia è un addio struggente al padre di Mario Banushi, che era il custode dei segreti e dell’anima della taverna, ma anche un abbraccio caloroso al processo di crescita e trasformazione che accompagna il passare del tempo. La performance esplora con delicatezza il tema della memoria, della perdita e della resilienza, offrendo un’esperienza che intreccia autobiografia e simbolismo in un modo che parla direttamente al cuore.
L’insegna luminosa, con la sua scritta “miresia” (che in albanese significa gentilezza), rappresenta non solo un elemento scenografico, ma anche un faro che illumina il legame tra passato e presente. È attraverso questa luce che Mario affronta le ferite della perdita e celebra la bellezza dei ricordi, trasformando il dolore in un’occasione di riconciliazione con se stesso e con la sua storia familiare.