Riapre al pubblico il Centro Storico Fiat

DA Giovedì12Dicembre2024
A Martedì31Dicembre2024

In seguito all’annuncio – dato in occasione dell’opening della mostra 125 volte FIAT. La modernità attraverso l’immaginario Fiat – dell’accordo programmatico tra Stellantis e MAUTO-Museo Nazionale dell’Automobile per la gestione del Centro Storico Fiat, l’edificio di Via Chiabrera – sede delle prime officine di produzione dell’azienda – riaprirà le sue porte al pubblico a partire da giovedì 12 dicembre

A questa prima apertura prenatalizia – pensata per i visitatori che vorranno scoprire questo luogo di riferimento per la storia dell'automobilismo durante le festività – seguirà, nel mese di febbraio, una inaugurazione ufficiale alla presenza delle autorità.

L’accordo prevede l’intervento del Museo Nazionale dell’Automobile nel rilancio del Centro Storico Fiat quale parte di un polo espositivo d’eccellenza per la Città di Torino. Tale obiettivo sarà perseguito attraverso l’attivazione di una strategia di sviluppo e valorizzazione culturale della sede storica Fiat, dell’archivio e della collezione che conserva. Un programma di mostre, eventi e attività di studio e ricerca volte a intensificare il dialogo e le interazioni con le università e i centri di formazione consentirà di coinvolgere un pubblico quanto più ampio e variegato possibile, insieme alla strategia di marketing culturale già avviata dal Museo e finalizzata a un racconto trasversale della storia dell’automobile e delle sfide future.

La Storia dell'Edificio e i Materiali esposti

Il Centro Storico Fiat ha sede in un edificio liberty che fu il primo ampliamento (1907) delle officine di corso Dante nelle quali nacque l'azienda. Fin dall'inizio è stato teatro di momenti importanti nella storia della Fiat e ora ospita una collezione di cimeli, modellini e manifesti pubblicitari che copre l'intera storia dell'azienda. Oltre, ovviamente, alle automobili più significative della storia dell’azienda: dalla 3 ½ HP, la prima vettura prodotta dalla Fabbrica Italiana Automobili Torino alla Eldridge Mefistofele del 1923 che, con la sua silhouette slanciata e la sua mole possente, segna uno dei primi esempi di vettura da record. E poi ci sono il primo trattore, il Fiat 702 del 1919; l'autocarro 18BL, che motorizzò le truppe italiane nella prima guerra mondiale, la Littorina, protagonista del trasporto ferroviario a partire dagli anni Trenta e il caccia G91, il velivolo disegnato da Giuseppe Gabrielli e poi adottato dalla NATO.

Nello stesso edificio è presente anche l'archivio aziendale, consultabile su appuntamento: oltre 9.000 metri lineari di documenti cartacei, 400.000 disegni tecnici, 5.000 tra volumi e riviste di automobilismo e storia industriale, più di 6 milioni di immagini (stampe, diacolor, lastre e negativi), 200 ore di filmati storici. Di particolare interesse il fondo del progettista Dante Giacosa, il "papà" delle utilitarie - la Topolino, la 600, la 500 - che hanno motorizzato l'Italia.

Mostra temporanea

Nell’ottica di progettare eventi in sinergia con la programmazione culturale del MAUTO, il Centro Storico ospita fino a domenica 4 maggio il progetto espositivo Memoria e conflitti, spin off della mostra 125 volte FIAT. La modernità attraverso l’immaginario Fiat

Il Centro Storico Fiat conserva più di duemila immagini e trecento faldoni di documenti dedicati al tema della conflittualità. Scioperi, manifestazioni, vertenze, volantini, comunicati aziendali, lungo tutto il corso del Novecento. Parte di questo materiale è stato raccolto da chi aveva il compito di garantire la sicurezza aziendale. Foto scattate da dietro le finestre degli uffici verso il basso e il fuori di chi stava premendo ai cancelli. Colpisce, in particolare, la collezione di volantini, unica nel suo genere. Giorno per giorno, attraverso i decenni, i sorveglianti – con cura più attenta di qualsiasi archivista – annotano e allegano tutti i volantini lanciati, distribuiti o fatti trovare dentro e fuori gli stabilimenti. Qualche volta specificano luogo e ora esatti: quale porta di Mirafiori; quale bagno di operai o impiegati; quale striscione, in quale officina.

È tempo di accedere a questi documenti e discuterne a più voci. Allargare il campo, grazie ai contributi di materiali e competenze di: Associazione culturale Vera Nocentini; Fondazione di studi storici Gaetano Salvemini; Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci; Gruppo Dirigenti Fiat; ISMEL – Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro, dell’Impresa e dei Diritti Sociali. 

Nessuna grande trasformazione avviene senza conflitti. Gli archivi aiutano a parlarne senza mitizzare, esecrare o rendere pop.

ORARI

I visitatori potranno accedere al Centro Storico Fiat dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso ore 18) acquistando il biglietto online sul sito del MAUTO (www.museoauto.com) o alle biglietterie del MAUTO (Corso Unità d’Italia, 40) e del CSF (Via Chiabrera, 20).

Nel periodo natalizio, il Centro Storico Fiat osserverà i seguenti orari nei giorni di festa:

Martedì 24 dicembre

Dalle 10 alle 14 (ultimo ingresso alle 13)

Mercoledì 25 dicembre

Dalle 14 alle 19 (ultimo ingresso alle 18)

Martedì 31 dicembre

Dalle 10 alle 14 (ultimo ingresso alle 13)

Mercoledì 1° gennaio

Dalle 14 alle 19 (ultimo ingresso alle 18)

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