Torino, 20/12/2024.
Ennesimo rinvio del concerto a Torino per il rapper Baby Gang. Il live che avrebbe dovuto essere sabato 21 dicembre all'Inalpi Arena (e che già era un rinvio di una precedente data primaverile) è stato nuovamente spostato. La motivazione è un forte attacco influenzale con conseguente perdita di voce del rapper, come comunicato da Trident Music.
L’agenzia organizzatrice del concerto si è attivata per trovare un’altra data disponibile, che verrà comunicata nel più breve tempo possibile, dopodiché sarà possibile per il pubblico utilizzare i biglietti già acquistati per il prossimo appuntamento oppure chiederne il rimborso.
Quindi al momento per chi è in possesso dei biglietti è necessario aspettare.
Baby Gang, al secolo Zaccaria Mouhib, di origine marocchine ma nato a Lecco 23 anni fa, aveva appena cantato al Forum di Assago lo scorso 14 dicembre. Nei giorni scorsi è stato oggetto di cronaca per essersi filmato alla guida della sua Lamborghini alle 4.55 di mattina ed essere stato fermato per un controllo di routine nelle strade di Milano, quando avrebbe dovuto essere a casa (è infatti in sorveglianza vigilata dalle 22 alle 7).
Baby Gang, uno dei rapper più ascoltati della sua generazione, nonché l'italiano più ascoltato all'estero su Spotify, ha alle spalle una storia travagliata. A soli 11 anni scappa di casa e inizia ad assumere droghe e dedicarsi alla microcriminalità. I suoi furti vengono attribuiti dai giornalisti a una baby gang, quando in realtà era Zaccaria a compierli e per questo i compagni gli attribuiscono lo pseudonimo di Baby Gang.
Negli anni successivi Baby Gang entra ed esce dalle comunità ed ha numerosi problemi con la giustizia. L'incontro con la musica avviene grazie a Don Claudio Burgio, un prete a capo della comunità Kayros che tenta di allontanarlo dal consumo di droghe e lo aiuta a intraprendere il percorso musicale.
Dal 2018 con l'uscita del primo singolo Street ottiene un discreto successo, cui poi seguono diversi Ep e album, Delinquente (2021), Innocente (2023) e L'angelo del male (2024).