Torino, 23/12/2024.
Dal 20 gennaio, la libreria internazionale Luxemburg cambia sede, ma rimane fedele alla sua anima. Si trasferisce a pochi passi dall’attuale posizione su via Cesare Battisti, entrando nella galleria Subalpina, uno dei passaggi più eleganti della città. Tra l’architettura ottocentesca e l’atmosfera parigina, si colloca a metà strada tra piazza Castello e piazza Carlo Alberto, icone della Torino sabauda.
Un trasferimento che racconta il fascino della Luxemburg intrecciato alla storia: fondata come bottega nel 1872, la libreria si sposta in uno spazio che conserva il suo carattere storico, ma si arricchisce di elementi contemporanei. Gli interni saranno completamente rinnovati, mantenendo però la tradizione che da sempre la contraddistingue.
I nuovi proprietari, Tonino Pittarelli e Gigi Ràiola, hanno trasformato un imprevisto in un’opportunità, portando innovazioni significative. Tra queste, un angolo caffè in collaborazione con Baratti & Milano, con ingresso dedicato su via Cesare Battisti. Il progetto, curato da Mutina, azienda leader nelle superfici ceramiche, crea un’atmosfera accogliente attorno a un banco centrale, ispirato alle cucine domestiche per favorire il dialogo tra clienti e operatori.
La libreria si estenderà su 216 metri quadrati, nati dall’unione di tre unità immobiliari. Spazi ampi e luminosi, caratterizzati da pavimenti in legno, soffitti in mattoni a vista e pareti scure, si integreranno agli arredi storici restaurati. Cinque vetrine su via Cesare Battisti e altrettante sulla galleria Subalpina collegheranno idealmente il passato e il presente della Luxemburg.
Un’altra novità è il ritorno di un punto Einaudi all’interno della libreria, in memoria dello storico spazio sulla stessa via. Qui i lettori potranno riscoprire il catalogo della casa editrice, con una selezione di collane storiche e novità editoriali.
Il progetto della nuova sede porta la firma dello studio torinese BRH+, diretto da Barbara Brondi e Marco Rainò. Gli architetti hanno immaginato non solo nuovi ambienti, ma un vero e proprio viaggio, conservando lo spirito della Luxemburg. La rinnovata identità visiva comprende anche una reinterpretazione del logo storico, che si evolve per accompagnare il nuovo corso della libreria.
L’illuminazione, progettata da Ilti Luce, è stata studiata per valorizzare ogni angolo, mentre le superfici ceramiche di Mutina decorano anche alcune aree della libreria, offrendo un’esperienza visiva e tattile immersiva.
L’insegna vincolata della vecchia sede sarà "smontata" lettera per lettera, trasformandola in opere d’arte da battere all’asta. Il ricavato sarà devoluto alla Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro, in supporto alle attività dell’istituto di Candiolo.
Prima dell’apertura definitiva, un evento speciale coinvolgerà lettori e amici: una catena umana trasporterà gli ultimi mille libri nella nuova sede, creando un ponte simbolico tra passato e presente. La Luxemburg continuerà a distinguersi per il suo assortimento internazionale e la sua storia, che ha visto passare giganti della letteratura come Philip Roth, Amos Oz e Jorge Amado.
La nuova casa della Luxemburg sarà ancora via Cesare Battisti e la galleria Subalpina, il cuore storico di Torino, dove tutto è cominciato e dove tutto continuerà.
Di Giulia De Sanctis