Torino, 03/01/2025.
Dopo le abbuffate delle feste natalizie, c’è voglia di rimettersi in movimento e ritrovare il contatto con la natura. Quale modo migliore se non quello di dedicarsi al trekking? Il Piemonte, con i suoi paesaggi montani e i percorsi immersi nel verde, offre infinite opportunità per chi vuole sgranchirsi le gambe e respirare aria pulita.
In questo articolo, ti proponiamo 10 escursioni imperdibili: dai sentieri più accessibili per una passeggiata rilassante, fino ai percorsi più impegnativi, ideali per chi cerca una sfida dopo le giornate passate tra pranzi, cenoni e dolci natalizi. Ogni itinerario regala panorami mozzafiato, angoli di natura incontaminata e quel senso di libertà che solo la montagna sa offrire. Se sei pronto a lasciarti alle spalle le festività e a riscoprire il piacere di camminare, ecco le migliori escursioni da fare in Piemonte!
Prima di affrontare un’escursione, è importante valutare se il percorso sia adatto alle tue capacità e al tuo livello di preparazione. La scala delle difficoltà escursionistiche, definita dal Club Alpino Italiano (CAI), fornisce una classificazione chiara dei diversi tipi di itinerari, così da permetterti di scegliere quello più adatto a te. Ecco le categorie:
T = Turistico con percorsi facili e ben segnalati, ideali per chi muove i primi passi nel trekking. Si sviluppano su stradine, mulattiere o sentieri comodi, generalmente sotto i 2000 metri di altitudine. Perfetti per raggiungere alpeggi o rifugi, richiedono solo una minima conoscenza dell’ambiente montano e un po’ di allenamento.
E = Escursionistico con itinerari più vari, spesso su sentieri o tracce di passaggio in terreni come pascoli, pietraie e detriti. Richiedono maggiore attenzione e allenamento, poiché possono includere pendii ripidi, brevi passaggi su roccia o tratti attrezzati con scalette e cavi di sicurezza.
EE = Per escursionisti esperti adatti a chi ha una solida esperienza di montagna, questi percorsi si sviluppano in ambienti più impegnativi, come pendii ripidi, nevai non ripidi, o tratti rocciosi con leggere difficoltà tecniche.
EEA = Per escursionisti esperti con attrezzatura che includono vie ferrate o percorsi attrezzati dove è indispensabile l’uso di dispositivi di autoassicurazione, come imbragatura, dissipatore, moschettoni, cordini, casco e guanti. E ora ecco le 10 escursioni che vi consigliamo!
Riqualificata negli anni ’90, la Grande Traversata delle Alpi (GTA) si sviluppa lungo l’arco alpino occidentale, collegando i monti di Domodossola con le Alpi Liguri, per un totale di circa 1.000 km. Il percorso attraversa la Valle Tanaro e l’Ossola, passando accanto a imponenti ghiacciai del Monte Rosa, alle vette oltre i 4000 metri del Gran Paradiso, e al maestoso Monviso, conosciuto anche come il “gigante di pietra”, dove nascono le sorgenti del Po.
Grazie a numerosi itinerari secondari che scendono a fondovalle, è possibile scegliere di percorrere solo alcune tappe, ognuna delle quali richiede tra le 5 e le 8 ore di cammino. Lungo tutto il tracciato, il percorso è segnalato con indicazioni bianco-rosse e la scritta GTA.
Il Giro del Monviso è un anello escursionistico che collega tre valli ai piedi del "Re delle Alpi Cozie": la Valle del Po, la Valle Varaita e la Valle del Guil in Francia. Il percorso classico, lungo circa 45 km, può essere completato in 2-5 giorni, con possibilità di partenza da Castello di Pontechinale (Val Varaita) o da Pian del Re e Oncino (Valle Po).
Lungo il tragitto si trovano diversi punti d’appoggio rappresentati dai rifugi Alpetto, Giacoletti, Mont Viso, Quintino Sella e Vallanta, che consentono di suddividere il percorso in tappe giornaliere.
Per chi ha più tempo a disposizione e una buona resistenza fisica, è possibile estendere il trekking all’Alta Val Pellice, aggiungendo 1-2 giorni di cammino per visitare la suggestiva Conca del Prà e la selvaggia Comba dei Carbonieri. Questa variante, conosciuta come Gran Tour del Monviso, offre ulteriori punti di sosta comodi e ben attrezzati.
I sentieri che compongono il Giro del Monviso sono generalmente classificati come Escursionistici (E) secondo la scala del CAI, adatti quindi alla maggior parte degli escursionisti. Tuttavia, alcuni tratti come il Sentiero del Postino e il percorso da Pian Mait al Colle Armoine sono classificati per Escursionisti Esperti (EE) e richiedono maggiore esperienza e attenzione.
Il Monviso non è una montagna che passa inosservata: maestoso e imponente, era già noto agli antichi romani, che lo chiamavano Mons Vesulus. Viene citato in opere di grande rilievo, come l’Eneide e la Divina Commedia di Dante, a testimonianza del suo fascino senza tempo.
Questa escursione parte dal suggestivo borgo alpino di Ostana, riconosciuto come uno dei “Borghi più Belli d’Italia” e noto per la sua eccellente opera di riqualificazione architettonica. Ostana, che ha ispirato il film “Dove il vento fa il suo giro”, rappresenta un perfetto esempio di recupero delle tradizioni montane, offrendo un punto di partenza ideale per ammirare il Monviso in tutta la sua maestosità.
L’itinerario attraversa punti panoramici spettacolari, come Punta Razil (2385 m), Punta Ostanetta (2375 m) e Punta Selassa (2036 m), da cui si apre una vista mozzafiato sul Monviso e sull’intero arco montuoso delle Valli Po e Val Pellice. Questi punti di osservazione offrono scenari unici e sono perfetti per chi ama immortalare paesaggi di grande bellezza.
L’escursione permette inoltre di esplorare un’area ricca di opportunità per ulteriori camminate, con numerosi sentieri che si snodano nelle valli circostanti, offrendo esperienze indimenticabili per gli amanti della montagna.
La frazione Cornetti di Balme è uno dei rari borghi che ha conservato intatto il fascino e l’aspetto autentico di un tempo. Da qui parte l’escursione verso l’Alpe Paschiet, situata nel suggestivo Vallone degli Ortetti, una laterale della Val d’Ala. Un tempo zona di pascoli d’alpeggio, oggi è meta ambita dagli escursionisti che vogliono esplorare questi luoghi selvaggi e raggiungere le mete più alte, come i Laghi Verdi e il Bivacco Gandolfo, immerso in un ambiente montano roccioso ai piedi della maestosa Torre d’Ovarda.
Questa zona incontaminata è caratterizzata da una natura rigogliosa, con boschi di larici e affioramenti di rocce montonate, che creano un paesaggio affascinante. Il Lago Paschiet, incastonato in questo ambiente naturale, si raggiunge partendo dalla frazione Cornetti, attraversando inizialmente un fitto bosco e proseguendo fino al torrente Paschiet, che va superato per giungere infine al lago. Un’escursione perfetta per chi cerca tranquillità e panorami di grande bellezza in un contesto alpino poco battuto e dal forte carattere selvaggio.
Il Forte del Gran Serin è parte del vasto sistema difensivo dell’Assietta, situato al confine tra la Val di Susa e la Val Chisone. Costruito alla fine del XIX secolo a ben 2600 metri di altitudine, il forte aveva il compito di proteggere i confini nord-occidentali del Regno d’Italia dalle minacce provenienti dalla Francia.
L’escursione per raggiungere il forte parte da Pian del Frais, una tranquilla frazione montana di Chiomonte, e si sviluppa lungo l’antica Strada militare Arguel-Gran Serin, un percorso che attraversa ampie praterie alpine. Lungo il tragitto si raggiunge prima il Lago Grande, specchio d’acqua immerso in un contesto naturale incontaminato, per poi proseguire fino al forte.
Durante l’ascesa, si può godere di uno spettacolare panorama che abbraccia l’intera Valle di Susa e le imponenti cime circostanti, offrendo un’esperienza unica tra storia e natura, ideale per chi cerca una camminata panoramica ricca di fascino storico.
Questo itinerario si sviluppa in nove tappe attraversando sei diverse valli alpine, con altitudini che variano dai 1600 metri di Zermatt (possibile punto di partenza o arrivo) ai 3317 metri del Passo del Teodulo, che include un tratto di ghiacciaio da attraversare. Le tappe piemontesi toccano due suggestivi villaggi Walser, Alagna e Macugnaga, situati ai piedi della maestosa parete Sud-Est del Monte Rosa, il cui nome originale significa “montagna di ghiaccio”.
Il collegamento tra Alagna e Macugnaga è garantito da un magnifico trekking di circa 16 km con un dislivello di 1250 metri in salita, percorribile in 4-7 ore. Il sentiero, ben segnalato e lastricato, fu realizzato negli anni ’20 dal battaglione Intra e conduce al Colle del Turlo (2738 m), noto come ds Türli o “piccola porta”. Questo passaggio storico fu utilizzato intorno al 1200 dalle popolazioni Walser di Macugnaga per fondare la colonia di Alagna.
Il panorama lungo il percorso è straordinario: si inizia attraversando fitti boschi di latifoglie e conifere, per poi superare il limite della vegetazione, dove si incontrano gli alpeggi Faller e Fum Blatte, ricchi di genzianelle in fiore durante la primavera. L’intero itinerario regala una vista unica sul Monte Rosa e sulle valli circostanti, offrendo un’esperienza immersiva tra natura e storia.
Il Monte Bellavarda prende il nome dal meraviglioso panorama che si ammira dalla sua vetta. Situato nelle Valli di Lanzo, è conosciuto anche con il termine “Uja”, che in patois significa “punta aguzza”, a indicare la caratteristica forma appuntita della montagna.
Dalla sua cima, che sovrasta la Val Grande, si apre una vista spettacolare su una vasta porzione dell’arco alpino: dal maestoso Monviso alle cime del Gran Paradiso, fino al lontano Monte Rosa, regalando un’esperienza visiva unica agli escursionisti che la raggiungono. Un vero e proprio balcone naturale sulle Alpi, ideale per chi ama la montagna e i panorami mozzafiato.
Il Roero è una storica regione del Piemonte, situata nella parte nord-occidentale della provincia di Cuneo, rinomata per i suoi paesaggi suggestivi e unici.
Questa facile escursione ad anello permette di attraversare tre importanti comuni della zona: Monteu Roero, Santo Stefano e Montà, offrendo un itinerario piacevole su strade rurali e sentieri ben tracciati.
Il percorso costeggia le celebri rocche del Roero, imponenti formazioni geologiche che caratterizzano il territorio, e conduce attraverso luoghi di grande interesse storico, culturale e naturalistico, perfetti per chi desidera scoprire la bellezza di questa regione con una camminata rilassante immersa nella natura.
Questa splendida escursione ad anello permette di scoprire tre dei cinque laghi di Ivrea: il Lago Sirio, il Lago Nero e il Lago Pistono, attraversando una delle aree più affascinanti del Canavese.
Il percorso si snoda lungo sentieri facili, immersi in una rigogliosa vegetazione e intersecati dalla storica via Francigena. Durante l’escursione si incontrano anche i resti di un antico acquedotto romano, testimonianza dell’importanza storica di questa zona fin dall’epoca imperiale.
Oltre all’interesse geologico e naturalistico, l’itinerario regala splendidi punti panoramici sui laghi circostanti e sul suggestivo castello di Montalto Dora, che domina il paesaggio con la sua imponente struttura.
Il rientro del percorso si affaccia sul Lago Pistono e attraversa le celebri Terre Ballerine, una curiosa area in cui il terreno, resti di un antico lago prosciugato, ondeggia sotto i piedi creando un effetto unico e sorprendente, quasi magico. Un'escursione ideale per chi desidera immergersi nella natura, tra storia, paesaggi incantevoli e curiosità geologiche.
La Strada dell’Assietta è una delle più celebri vie militari delle Alpi Occidentali e detiene il primato di percorso militare più alto d’Europa, raggiungendo i 2.550 metri presso la Testa dell’Assietta. Questo itinerario storico è costellato da numerose fortificazioni, costruite in diverse epoche, trasformando il tracciato in un autentico museo a cielo aperto dedicato alla storia delle difese montane.
Il percorso si snoda lungo un crinale panoramico eccezionale e conduce fino al Colle delle Finestre, da cui si gode di una spettacolare vista sull’intera valle sottostante. La Strada dell’Assietta è perfetta per chi desidera un’escursione immersa nella storia e circondata da paesaggi mozzafiato.