Quattro film di Akira Kurosawa al Cinema Massimo

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DA Sabato11Gennaio2025
A Sabato25Gennaio2025

Dall'11 al 25 gennaio 2025, per la rubrics Il cinema ritrovato al cinema organizzata dalla Cineteca di Bologna, il Cinema Massimo presenta quattro capolavori dedicati al leggendario regista giapponese Akira Kurosawa, figura fondamentale che ha introdotto il cinema nipponico al pubblico occidentale. I quattro film selezionati offrono un ritratto completo del suo genio creativo: I sette samurai, vincitore del Leone d’Argento a Venezia, proposto nella sua versione integrale; il toccante Vivere; il noir dal sapore simenoniano Cane randagio; e l’epopea ronin Sanjuro.

Federico Fellini affermò: “In Kurosawa sento il grande spettacolo, che è tutto, fiaba, storia, racconto, romanzo, apologo, messaggio; sento il cinema usato in ogni suo modulo espressivo; sento l’entusiasmo e la salute del vero artista, una generosità narrativa da far invidia a un Balzac. Il suo cinema è un miracolo espressivo”.

Programma delle proiezioni

I sette samurai (Shichinin no samurai)
(Giappone 1954, 207’, DCP, b/n., v.o. sott.it.)

XVI secolo. Durante le guerre civili, i contadini di un villaggio persuadono sette samurai a proteggerli da una banda di predoni. In realtà, i samurai sono sei, poiché il settimo (interpretato da Toshiro Mifune) è un contadino. Il personaggio rappresenta un elemento chiave nella dialettica sociale del film tra la casta nobile dei guerrieri e il popolo oppresso. Questo aspetto venne quasi eliminato a causa dei tagli imposti dalla produzione (40 minuti per l’edizione giapponese e 70 per quella internazionale), che impoverirono la complessità della versione originale.

Proiezioni:
Sab 11 / Lun 13 / Mer 22 / Sab 25, h. 16:00

Sanjuro (Tsubaki Sanjuro)
(Giappone 1962, 96’, DCP, b/n, v.o. sott. it.)

Il ronin Sanjuro (Toshiro Mifune) offre rifugio a nove uomini inseguiti dai soldati di alcuni signorotti che hanno rapito un funzionario conoscitore dei loro crimini. Sanjuro riuscirà a liberare il prigioniero e a sconfiggere i feudatari, riportando la pace. Una raffinata e ironica parabola sui pericoli della violenza e, al tempo stesso, un racconto di iniziazione.

Proiezioni:
Sab 11, h. 20:30 / Mar 14, h. 16:00 / Mar 21, h. 16:00

Vivere (Ikiru)
(Giappone 1942, 143’, DCP, b/n, v.o. sott. it.)

Dopo trent’anni di lavoro in un ufficio municipale, Watanabe è diventato un burocrate apatico. Quando scopre di avere un cancro terminale, attraversa una crisi profonda: prima si abbandona alla disperazione, poi tenta di godere di una notte di piaceri e infine si dedica a una causa civile, riscattando il senso della propria esistenza.

Proiezioni:
Dom 12, h. 15:30 / Lun 20, h. 20:30 / Mar 21, h. 18:00

Cane randagio (Nora Inu)
(Giappone 1949, 122’, DCP, b/n, v.o. sott. it.)

Con un realismo vicino a quello di Simenon, questo noir trascende i confini del genere. Inoshiro Honda, che diresse la seconda unità, contribuì in modo determinante al risultato finale. Kurosawa ricordò: “Ogni mattina gli dicevo cosa mi serviva e lui lo filmava tra le rovine di Tokyo nel dopoguerra. Dicono spesso che in Cane randagio ho rappresentato bene l’atmosfera del Giappone postbellico; se è così, gran parte del merito va a Honda”.

Proiezioni:
Dom 12, h. 20:30 / Mar 14, h. 18:15 / Ven 24, h. 16:00

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