Dal 16 aprile al 2 giugno 2025, torna EXPOSED Torino Foto Festival, con un programma ricco di mostre, artisti internazionali e location esclusive. La seconda edizione si preannuncia imperdibile con 12 mostre, tra personali e collettive, e la partecipazione di 16 artisti provenienti da 12 nazioni tra cui Italia, Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Taiwan e Sud Africa. Le esposizioni si svolgeranno in 7 prestigiose sedi torinesi, come Camera – Centro Italiano per la Fotografia, GAM Torino, Palazzo Carignano e Gallerie d’Italia - Torino.
Il filo conduttore di questa edizione, Beneath the Surface, invita a esplorare ciò che si cela dietro l’apparenza delle immagini, incluse quelle trasformate attraverso tecnologie digitali e intelligenza artificiale. Attraverso gli occhi dei fotografi, il festival porterà nuove prospettive su clima, postcolonialismo e geopolitica. L'evento è promosso dalla Fondazione per la Cultura Torino, con il supporto di Città di Torino, Regione Piemonte e Intesa Sanpaolo, oltre alla collaborazione di Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT.
"EXPOSED Torino Foto Festival è più di un evento espositivo: è un laboratorio di idee che supera i confini geografici e culturali, creando un dialogo tra visioni artistiche e attualità", dichiarano i direttori artistici Menno Liauw e Salvatore Vitale. L’obiettivo è offrire al pubblico un’esperienza immersiva, che unisca arte e riflessione critica su tematiche globali.
Per coinvolgere un pubblico più ampio, il festival sarà accessibile gratuitamente su prenotazione tramite QR code o a un prezzo speciale di 5 euro per la retrospettiva di Carrie Mae Weems alle Gallerie d’Italia - Torino. L’Accademia Albertina di Belle Arti diventerà il quartier generale del festival, ospitando nuove produzioni fotografiche e talenti emergenti.
Tra gli artisti più attesi:
Valeria Cherchi, giovane promessa della fotografia contemporanea;
Silvia Rosi, vincitrice del C/O Berlin Talent Award 2024, che affronta il tema delle seconde generazioni della diaspora africana;
Gregory Halpern, fotografo di Magnum Photos, con il progetto Omaha Sketchbook, realizzato tra il 2005 e il 2019;
Georges Senga, con il lavoro Décalquer, in collaborazione con il MAO - Museo di Arte Orientale di Torino, che racconta il colonialismo nel Congo degli anni ’70 e ’80.
La fotografa afroamericana Carrie Mae Weems, tra le più influenti a livello internazionale, sarà protagonista di una retrospettiva alle Gallerie d’Italia - Torino. Il cuore dell’esposizione sarà Preach, una potente installazione che esplora il ruolo della spiritualità nella cultura afrodiscendente americana. Curata da Sarah Meister, ex curatrice del MoMA di New York, la mostra vedrà anche la collaborazione della Fondazione Compagnia di San Paolo.
Il festival continua a sostenere nuovi talenti della fotografia contemporanea con EXPOSED GRANT. Il vincitore del 2024, River Claure, presenterà alla GAM Torino la personale Once Upon a Time in the Jungle, un’indagine fotografica sulla rappresentazione occidentale dell’Amazzonia e delle sue popolazioni.
Festival diffuso: eventi, incontri e networking
Durante i 45 giorni di programmazione, il festival trasformerà Torino in un hub creativo, con eventi che accompagneranno le mostre. Tra questi:
Photomatch, una portfolio review con esperti internazionali, ospitata all'Accademia Albertina;
Incontri e conferenze con artisti e curatori;
Mediazioni culturali per le nuove generazioni, con workshop e laboratori.