L’edizione 2025 del Carnevale di Santhià prenderà il via il 25 febbraio e si concluderà il 4 marzo, giorno del Martedì Grasso, con una settimana di eventi che uniscono tradizione, folklore e divertimento.
Le origini del Carnevale di Santhià affondano nel passato più remoto. Documenti conservati presso l’archivio comunale dimostrano che già nei primi anni del Trecento esisteva una confraternita giovanile laica, chiamata Abadia, che si occupava di organizzare festeggiamenti carnevaleschi.
Una testimonianza significativa risale al 1430, quando i giovani dell’Abadia furono multati per aver portato in chiesa, con grande solennità, un asino vestito con abiti sacerdotali. Questo episodio evidenzia come il Carnevale fosse già all’epoca una celebrazione consolidata, caratterizzata da spirito goliardico e provocazione. Tuttavia, con l’avvento del Ducato sabaudo e l’introduzione di nuove norme, gli eccessi del Carnevale vennero progressivamente regolamentati.
Ulteriori prove della lunga storia di questa festa emergono da un documento del 1893, che attesta l’ottavo centenario dell’Antica Società Fagiuolesca, facendo risalire le celebrazioni carnevalesche di Santhià almeno al 1093.
La sfilata dei maiali
Uno degli eventi più antichi legati al Carnevale è la sfilata dei maiali, che ha origini nella Salamada, un’antica processione che si svolgeva due settimane prima del Martedì Grasso. In passato, dodici maiali venivano condotti per le strade del paese fino al macello per la produzione dei salami destinati alla Fagiuolata.
Oggi, per rispettare la sensibilità animalista, la sfilata si svolge in forma simbolica, con persone travestite da maiali e, dal 2011, con una grande mascotte in cartapesta raffigurante il muso di un suino.
I salami della Fagiuolata
La Fagiuolata, cuore della tradizione carnevalesca santhiatese, prevede la preparazione di salami artigianali confezionati dai Salamat, volontari esperti che lavorano per tre giorni con il supporto degli Appenditori, coloro che si occupano di appendere i salami per la maturazione.
La Cena di spoglio maiali
Due settimane prima del Carnevale si svolge la suggestiva Cena di spoglio maiali, organizzata dall’Antica Società Fagiuolesca. L’evento, riservato ai Salamat e alle personalità cittadine legate al Carnevale, propone un menù ispirato a ricette antiche rivisitate in chiave moderna. Piatti realizzati con parti meno nobili della carne vengono trasformati in vere specialità, in un’atmosfera esclusiva e ricca di storia.
Le sveglie
Durante i tre giorni principali del Carnevale, il corpo pifferi e tamburi suona le sveglie, un’antica tradizione che ha lo scopo di risvegliare l’esercito carnevalesco e coinvolgere l’intera popolazione nei festeggiamenti.
I giochi di Gianduja
Questi giochi, di origine medievale, vedono la partecipazione di cittadini di tutte le età in una serie di sfide tradizionali, tra cui corsa nei sacchi, rottura delle pignatte, tiro alla fune e mela nella tinozza.
Il rogo del Babaciu
La festa si conclude con il rogo del Babaciu, il tradizionale falò che simboleggia la fine del Carnevale. Il pupazzo, rappresentazione simbolica del Carnevale stesso, viene bruciato in un rito propiziatorio, segnando la chiusura dei festeggiamenti.
Martedì 25 febbraio 2025
Giovedì 27 febbraio 2025
Sabato 1 marzo 2025
Domenica 2 marzo 2025
Lunedì 3 marzo 2025
Martedì 4 marzo 2025
Il Carnevale di Santhià 2025 si conferma ancora una volta come un evento imperdibile, capace di unire storia, tradizione e festa, offrendo un’esperienza unica a chiunque voglia immergersi in questa celebrazione dalle origini antichissime.