Intesa Sanpaolo presenta alle Gallerie d’Italia – Torino la mostra Olivo Barbieri. Spazi Altri, aperta al pubblico dal 20 febbraio al 7 settembre 2025. Curata da Corrado Benigni, l’esposizione offre uno sguardo sulla Cina attraverso l’obiettivo di Olivo Barbieri, fotografo tra i più innovativi e visionari. Le immagini raccolte nel corso di trent’anni raccontano un paese fatto di contrasti estremi, sospeso tra modernità e tradizione, velocità e vuoto. Un dualismo che caratterizza anche lo stile dell’artista, le cui opere si muovono tra realtà e rappresentazione, tra immaginazione e riproduzione del mondo.
Questa esposizione rappresenta un nuovo capitolo del progetto “La Grande Fotografia Italiana”, curato da Roberto Koch, con cui Intesa Sanpaolo omaggia i grandi maestri italiani della fotografia del Novecento. Dopo Lisetta Carmi (2022, Suonare forte), Mimmo Jodice (2023, Senza Tempo) e Antonio Biasiucci (2024, Arca), è ora il turno di Olivo Barbieri.
Realizzata con il patrocinio della Regione Piemonte e della Città di Torino, la mostra raccoglie oltre 150 opere, tra cui grandi trittici, polittici e due imponenti quadrerie che sintetizzano il trentennale studio dell’artista sulla Cina. Molti degli scatti esposti sono inediti.
Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo, commenta:
"La rassegna dedicata ai maestri della fotografia italiana celebra oggi Olivo Barbieri, con immagini di straordinaria potenza estetica e narrativa. Le sue opere, esposte per la prima volta insieme, invitano a riflettere su un Paese in continua evoluzione. Questo progetto conferma il ruolo delle Gallerie d’Italia – Torino come punto di riferimento per la fotografia, un luogo dove il talento degli artisti incontra la curiosità del pubblico. Inoltre, la mostra segna il debutto del primo catalogo del nuovo corso di Allemandi, dedicato a un fotografo di eccezionale valore."
IL PROGETTO DI OLIVO BARBIERI
Nel 1989, Olivo Barbieri compie il suo primo viaggio in Cina, in coincidenza con i drammatici eventi di Piazza Tienanmen. Da quel momento, il fotografo avvia un percorso di ricerca che lo porta, nell’arco di tre decenni, a documentare l’evoluzione della Repubblica Popolare Cinese. Ne coglie le trasformazioni sociali, economiche e culturali, ma anche le implicazioni globali in termini di identità, tecnologia, sostenibilità e migrazioni.
Le tecniche distintive di Barbieri, come il fuoco selettivo e le riprese aeree, lo hanno reso riconoscibile a livello internazionale. Le sue fotografie trasformano la realtà in una rappresentazione quasi surreale, restituendo un’immagine della Cina che sembra sospesa tra un plastico architettonico e una visione onirica. Nelle opere esposte si ritrovano i tratti distintivi del suo linguaggio visivo: lunghe esposizioni, luci artificiali, inquadrature verticali, colori saturi e una prospettiva che trasforma il reale in una sua versione alternativa.
La mostra è arricchita da contenuti audio scaricabili tramite l’app Gallerie d’Italia, con focus dedicati alle opere esposte e alla poetica dell’artista.
Come parte del public program #INSIDE, ogni mercoledì sera si terranno eventi di approfondimento a ingresso gratuito. L’inaugurazione avverrà giovedì 20 febbraio, con un doppio appuntamento:
Acquistando il catalogo si avrà diritto a un ingresso gratuito alla mostra, mentre per i possessori dell’Abbonamento Musei è previsto uno sconto del 5% sull’acquisto del volume.
Il museo di Torino, insieme alle sedi di Milano, Napoli e Vicenza, fa parte del circuito Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, un progetto curato da Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici della banca e Direttore Generale delle Gallerie d’Italia.