Torino, 28/03/2025.
Quando l'eleganza si fondeva con l’underground e la sperimentazione musicale, quando distinguersi significava davvero fare la differenza. Erano gli anni in cui la pista da ballo non era un luogo qualunque, ma un rifugio esclusivo per chi cercava un'esperienza unica, lontana dalla normalità.
E quel rifugio si chiamava Tuxedo, una delle discoteche più leggendarie di Torino, capace di conquistare la scena nazionale e diventare uno dei venti club più alternativi d’Italia negli anni ’80.
Nascosto tra le vie di San Salvario, in via Belfiore, il Tuxedo rappresentava un angolo di libertà dove la Torino mondana si riversava più volte a settimana, lontana dai ritmi della città operaia. Non bastava essere famosi o ricchi per entrare: il vero lasciapassare era lo stile e l’attitudine.
Chiusa dal 2000, questa icona della movida torinese è pronta a rinascere grazie all'intraprendenza del suo ultimo gestore, Michele Martinelli, affiancato dallo storico dj Frank Turati e con la collaborazione di Franco Villa by dj Alvin. Il Tuxedo torna, ma in una nuova location: via Avet 3/b, vicino a piazza Statuto.
L’inaugurazione è fissata per domenica 30 marzo, e promette di rievocare i fasti del passato con un parterre di ospiti d’eccezione. Oltre a Frank Turati, in consolle ci sarà anche il leggendario Silvano Masoero. Ad arricchire la serata, le performance di Alvin e dj Sandy come guest star.
«Sì, lo so, sono un pazzo – confessa Martinelli – ma dopo 25 anni abbiamo sentito il desiderio di far rivivere il nostro Tuxedo. I torinesi possono stare tranquilli: anche se la location è diversa, l’essenza è la stessa. La musica, l’atmosfera, l’ambientazione... tutto sarà come prima».
Per ora, l’apertura sarà solo la domenica sera, ma Martinelli non nasconde il desiderio di espandere presto l’offerta: «Dopo l’estate, puntiamo a riportare anche lo storico mercoledì del Tuxedo e ad aggiungere altre serate settimanali».
Il segreto del successo del Tuxedo? L’esclusività. E Martinelli lo sa bene: «Alla porta ci sarò io, come un tempo. La selezione sarà rigorosissima, perché solo così posso garantire ai miei clienti un ambiente riservato, elegante e tranquillo. Non vogliamo un locale sovraffollato, vogliamo un’esperienza autentica e raffinata».
Fondato negli anni Settanta e divenuto celebre negli Ottanta, il Tuxedo si è guadagnato la fama di locale elitario, con la leggenda che persino Giovanni Agnelli e altri membri della sua famiglia fossero tesserati. L’indimenticabile Rina Nardini, con il suo piglio deciso e la sigaretta perennemente accesa, aveva imposto la sua rigida selezione all’ingresso, contribuendo a creare quell’aura di esclusività che faceva sentire ogni ospite davvero speciale.
Martinelli, ereditando l’attività dalla Nardini, ha mantenuto intatto il cuore del Tuxedo: musica di qualità e selezione rigorosa. Nomi come Renato Strilgia, Alberto Campo, Angelo di Bari, Leo Mahyem, Bob Spallaci, Marco Lubino e Max Correnti hanno scritto pagine importanti della storia musicale del locale. E poi c’erano loro, i Righeira, che qui muovevano i primi passi, e in seguito gruppi come i Subsonica, Monuments, Tecnospray, Litfiba e Diaframma.
Il Tuxedo non era solo un locale, era un luogo di scoperta e sperimentazione. Un laboratorio musicale e culturale unico, che adesso torna a vivere con l’ambizione di mantenere la sua essenza intatta e di proiettarsi verso il futuro.
Dopo una lunga pausa, il Tuxedo è pronto a riprendersi il suo posto nel cuore della Torino notturna.
Di Giulia De Sanctis