In prima nazionale al TPE – Teatro Astra di Torino, Anagoor porta in scena Polittico dell’infamia, un lavoro teatrale visionario ispirato al romanzo Trittico dell’Infamia dello scrittore colombiano Pablo Montoya. Il testo, frutto di una riflessione profonda sull’eredità culturale europea e sul potere dell’immagine, diventa materia viva attraverso la regia e l’invenzione scenica di Simone Derai, che firma anche luci, scene e costumi.
Lo spettacolo ci conduce nel cuore del XVI secolo, attraverso le storie di tre artisti europei che operano durante il periodo della Conquista delle Americhe. Ma lo sguardo si ribalta: non sono più “gli altri” – le popolazioni indigene – a essere al centro del racconto, bensì noi, con il nostro modo di osservare, rappresentare e spesso giustificare la violenza coloniale. L’arte, da semplice testimone, viene chiamata a rispondere del suo ruolo storico, etico e politico.
Al centro della scena compaiono anche le diciassette incisioni di Théodore de Bry, opere che descrivono con sconcertante dettaglio le atrocità commesse nelle cosiddette Indie Occidentali. De Bry, artista fiammingo, non fu mai testimone diretto di ciò che illustrò, ma le sue immagini hanno attraversato i secoli, diventando parte dell’immaginario collettivo europeo. Attraverso queste figure, Anagoor solleva domande cruciali: fino a che punto l’arte può rappresentare la realtà? Qual è la responsabilità dell’artista che parla di ciò che non ha vissuto? E cosa significa oggi “rendere testimonianza”?
Sul palcoscenico, le voci e i corpi di Marco Menegoni, Piero Ramella, Monica Tonietto, Gayané Movsisyan e Aurora Rò danno vita a un racconto corale, accompagnato dalle musiche e dal sound design originali di Mauro Martinuz. Le proiezioni video, curate da Simone Derai e Giulio Favotto, amplificano la dimensione visiva e concettuale dello spettacolo, creando un paesaggio scenico dove le immagini storiche si sovrappongono a quelle contemporanee, in un cortocircuito tra passato e presente.
La drammaturgia, firmata da Simone Derai e Piero Ramella, è frutto di un lungo percorso di ricerca artistica condiviso con la compagnia e con i collaboratori alla regia. La produzione nasce dalla sinergia tra realtà teatrali italiane ed europee: Anagoor, Centrale FIES, Theater an der Ruhr, TPE – Teatro Piemonte Europa e Teatro La Contrada.
Lo spettacolo sarà in scena da martedì 8 a domenica 13 aprile, con orari diversificati per ogni giornata: martedì e venerdì alle 21, mercoledì e sabato alle 19, giovedì alle 20 e domenica alle 17.