Torino, 17/01/2020.
Prosegue con un altro importante tassello la «riqualificazione» del quartiere di Porta Palazzo, a Torino. Dopo le sedi di Venezia e Milano, infatti, lunedì 20 gennaio aprirà finalmente il nuovo ostello di Combo. L’apertura si attendeva già la scorsa estate, ma per una serie di ragioni tecniche si è atteso il nuovo anno. «Porta Palazzo – spiega Michele Denegri, fondatore e anima di Combo – è stata fonte d’ispirazione per l’intero progetto, con la sua genuinità, contaminazione e magia».
Ma che cosa sarà esattamente? Denegri descrive Combo come «una casa sempre aperta a tutti coloro che vivono e vogliono scoprire il quartiere». Nel concreto si tratta di un vero e proprio ostello, con camere e reception, che dà nuova vita all’ex caserma dei Vigili del Fuoco di corso Regina Margherita 128. Al suo interno, però, accadranno tantissime altre cose.
Presentazioni di libri e progetti, incontri culturali, un bar, pranzi e drink oppure spazi dove lavorare, sedersi con il proprio computer e scrivere, oppure organizzare riunioni o, semplicemente, dare appuntamento a qualcuno. «L’apertura di Torino – aggiunge Roberto Franchi, amministratore delegato di Combo – è una tappa importante perché completa la prima fase del progetto. Ora abbiamo una presenza diffusa sul territorio e l’ambizione di diventare la prima catena di ostelli al 100% italiana, con altre 5 nuove location nei prossimi 3 anni». Una realtà in crescita che punta molto sulla commistione degli spazi.
La particolarità del luogo, come è stata pensata dai progettisti, è infatti il piano terra con i suoi 2500mq tra interno ed esterno. Lo definiscono come «un salotto oversize dove sentirsi sempre a casa» e ospiterà anche una radio online, sempre in onda, con tanti ospiti fra artisti e musicisti. L’idea, infatti, è che Combo diventi non soltanto un luogo dove sostare o partecipare a qualche evento, ma anche dove stringere nuove relazioni e trovare stimoli, ispirazioni, magari facendo due chiacchiere con un musicista che, normalmente, si ascolta soltanto alla radio. Esiste anche una sala, chiamata «Atlas Room», completamente insonorizzata, che si affaccia sul cortile interno ed è attrezzata per proiezioni, eventi e feste private. C’è poi la «Fire Hall», spazio espositivo che, da marzo, accoglierà mostre, residenze d’artista, workshop d’arte e installazioni site-specific. Il legame con l’arte, come accade nelle altre sedi già operative, è strettissimo.
Già a maggio, ad esempio, l’ostello Combo di Venezia aveva accolto The Piedmont Pavillion, mostra collettiva nata da una collaborazione fra la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e il Castello di Rivoli. Dal dialogo con quest’ultimo museo, poi, è nato il «Supercondominio», assemblea annuale con cui gli spazi d’arte italiani restituiscono una visione «composita e armonica delle trasformazioni in atto nel sistema dell’arte». È nata, poi, una collaborazione con l’Experimental Academy di Artissima, mentre in corso Regina sono attesi eventi musicali nati da partnership con The Italian New Wave o la Filarmonica TRT.
Infine la cucina. Immerso in Porta Palazzo, Combo accoglie gli ospiti dal mattino fino a tarda sera con piatti creati con i prodotti locali del mercato. Una cucina definita «eterogenea e aperta», con un occhio al territorio, per mescolare Asia e Mediterraneo, street food internazionale e tradizione italiana. Non mancherà un cocktail bar, con drink e aperitivi.
Di Paolo Morelli