CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia ospita giovedì 3 aprile alle ore 18:30 un incontro con il fotografo francese Samuel Gratacap, che da oltre un decennio dedica la sua ricerca visiva ai temi della migrazione, dei confini e dei luoghi di transito. La sua pratica spazia tra fotografia documentaria, fotogiornalismo e docufilm, raccontando con intensità e rigore le nuove geografie dell’esilio e i territori dell’accoglienza.
Uno dei progetti più significativi del suo percorso è "Empire", una serie fotografica realizzata durante numerosi soggiorni nel campo profughi di Choucha, in Tunisia. Le sue immagini restituiscono frammenti di quotidianità, forme di adattamento a un contesto ostile e testimonianze di resistenza e partecipazione. Come sottolinea lo stesso Gratacap, si tratta di fotografie che «riflettono momenti di vita, adattamento all'ostilità del luogo, ma anche impegno».
La sua indagine visiva si estende anche all’Europa, con "Bilateral" (2017-2019), un progetto che documenta il passaggio dei migranti nella Valle del Monginevro, tra Italia e Francia. In questa serie, Gratacap alterna ritratti e paesaggi per raccontare le esperienze di chi attraversa la frontiera, ma anche di chi vive stabilmente in questi territori. Il progetto è al tempo stesso una narrazione umana e una riflessione sul mutamento del paesaggio alpino e sui suoi significati politici e simbolici.
Il fotografo è attualmente tra i finalisti del Prix Elysée 2025 con "Welcome Europa", un lavoro che segue il viaggio dei migranti attraverso i luoghi di confinamento nel Mediterraneo e nei Balcani. Ancora una volta, Gratacap restituisce storie personali inserite in un contesto più ampio, indagando le dinamiche dell’esclusione e i confini della cittadinanza.
Durante l’incontro, che sarà moderato dal direttore artistico di CAMERA Walter Guadagnini, Samuel Gratacap offrirà una panoramica del suo lavoro e delle sue esperienze sul campo. Un’occasione preziosa per riflettere su come la fotografia possa contribuire a raccontare, con sguardo critico e sensibile, le vite ai margini e le grandi trasformazioni sociali del nostro tempo.