Torino, 04/04/2025.
Dal 6 al 9 aprile 2025, il Piemonte del vino torna protagonista al Vinitaly di Verona, uno degli appuntamenti più attesi a livello globale per il settore vitivinicolo. La 57ª edizione del Salone internazionale dei vini e dei distillati sarà l’occasione per raccontare un nuovo capitolo della storia enologica piemontese, tra innovazione, identità territoriale e strategia globale.
Confermato, dopo il successo dello scorso anno, lo spazio espositivo collettivo Area Piemonte, cuore pulsante del Padiglione 10 di Veronafiere. Su una superficie di 1.500 metri quadri, curata da Piemonte Land of Wine – l’ente che riunisce i 14 consorzi regionali – saranno presenti 107 produttori e tutte le principali realtà consortili.
La partecipazione a Vinitaly 2025 segna una svolta significativa. A spiegarlo è l’assessore regionale Paolo Bongioanni, che presenta due importanti novità:
Il brand “Piemonte Is – Eccellenza Piemonte”, marchio che unifica le produzioni certificate agroalimentari della regione sotto un'identità forte e riconoscibile.
L’introduzione dell’indicazione geografica allargata “Piemonte”, da apporre sulle etichette dei vini Doc e Docg, a garanzia di provenienza e qualità, come già avviene per le grandi regioni vinicole europee.
A simboleggiare questa nuova stagione di rilancio, l’Alta Langa Docg – spumante Metodo Classico d’eccellenza – sarà celebrato come Vino dell’Anno 2025, ambasciatore delle grandi occasioni piemontesi e protagonista dei principali eventi promozionali regionali.
L’apertura ufficiale dell’Area Piemonte è prevista per domenica 6 aprile alle 14.30, con la presentazione delle novità, tra cui il nuovo brand, l’ampliamento delle indicazioni geografiche, l’Alta Langa e il coinvolgimento piemontese nei “50 Best Restaurants”. Interverranno, tra gli altri, il presidente Alberto Cirio, gli assessori Bongioanni e Chiarelli, e i rappresentanti di consorzi e istituzioni. A seguire, alle 16.00, la presidente del Consorzio Alta Langa, Maria Cristina Castelletta, riceverà il Premio Angelo Betti – Benemeriti della viticoltura 2025.
Il programma proseguirà con numerosi approfondimenti:
Lunedì 7 aprile: focus sul Roero come nuova Buffer Zone Unesco e dibattito su vino, salute e dieta mediterranea.
Martedì 8 aprile: presentazione del primo Osservatorio del vino biologico piemontese e convegno su sostenibilità e nuovi scenari del consumo.
Mercoledì 9 aprile: incontri con buyers e delegazioni internazionali.
A completare l’esperienza, torna anche il Ristorante Piemonte, all’esterno del Padiglione 10. Affidato allo chef stellato Massimo Camia, proporrà un menu ispirato ai prodotti Dop e Igp del territorio, accompagnati dai migliori vini Doc e Docg. Tra le proposte: Asparagi del Roero con crema di Grana Padano, Gobbi con Salsiccia di Bra, biancostato di Vitellone Piemontese, e piccola pasticceria tradizionale. Un’area lounge firmata Consorzio Asti Docg completerà l’offerta.
Per Francesco Monchiero, presidente di Piemonte Land of Wine, Vinitaly rappresenta un momento cruciale per consolidare un’identità comune e promuovere il Piemonte come un’unica grande destinazione del vino, capace di parlare con forza e coerenza anche sui mercati internazionali. La proposta di estendere l’indicazione “Piemonte” a tutte le denominazioni Doc e Docg nasce proprio da questa visione: offrire un “ombrello” di garanzia e qualità, utile alla promozione globale e alla competitività delle etichette meno conosciute.
Con 60 denominazioni d’origine (19 Docg e 41 Doc), il Piemonte è la prima regione italiana per numero di vini certificati. Il comparto vitivinicolo conta circa 11.000 aziende attive e una superficie vitata di oltre 43.000 ettari, di cui più dell’88% destinata alla produzione Do, contro una media nazionale del 52%.
Nel 2024 sono stati prodotti oltre 2 milioni di ettolitri di vino a denominazione, per un valore di mercato pari a 1,4 miliardi di euro, che fa del Piemonte la seconda regione d’Italia per valore produttivo ed export, dopo il Veneto. L’export supera 1,2 miliardi di euro, con mercati chiave come Stati Uniti, Germania, UK, Svezia, Svizzera e Norvegia.
Le performance più brillanti negli ultimi 5 anni? Australia, Francia, Svezia e Corea del Sud. Tra le denominazioni più esportate spiccano Asti spumante, Barolo, Barbera d’Asti, Langhe e Gavi.
Di fronte alla contrazione dei consumi nei mercati maturi e all’introduzione dei dazi USA, il Piemonte guarda avanti, puntando a consolidare rapporti con mercati emergenti ad alto valore, come Spagna, Portogallo, Thailandia, Messico, Filippine e Taiwan. Cresce l’interesse anche in Europa dell’Est e Sud-Est Asiatico, con importazioni in costante aumento.
Un nuovo corso è cominciato. Vinitaly 2025 sarà la vetrina ideale per dimostrare che il Piemonte del vino non è solo tradizione, ma visione, qualità e identità contemporanea. Un territorio pronto a parlare al mondo con una voce chiara e condivisa.