Torino, 12/04/2025.
La Linea 2 della metropolitana di Torino potrebbe entrare in funzione già nel 2032, anticipando di un anno l’arrivo del TAV. Lo ha dichiarato Bernardino Chiaia, commissario straordinario per la realizzazione del nuovo tracciato, intervenendo durante una seduta congiunta delle commissioni trasporti del Consiglio regionale e del Comune. “L’obiettivo è completare la prima tratta, da Rebaudengo a Porta Nuova, entro il 2032 e renderla operativa nello stesso anno”, ha spiegato.
L’apertura dei cantieri è prevista entro la fine del 2026. Entro il 2029, ulteriori 450 milioni di euro serviranno per estendere il percorso fino al Politecnico. I nuovi convogli saranno progettati per trasportare fino a 400 passeggeri, prevedendo almeno due spazi per persone con disabilità e la possibilità di portare con sé la bicicletta. Le vetture saranno dotate di sistemi di automazione avanzati, tecnologie di sicurezza di ultima generazione e certificazione ambientale, in linea con i più alti standard europei.
Notizie positive anche per la Linea 1, per la quale si attendono i finanziamenti necessari al prolungamento fino a Rivoli. L’assessore regionale Marco Bussalino ha sottolineato l’importanza di un approccio condiviso tra Ministero, Regione, Comune e Infra.To, puntando sulla semplificazione burocratica e su una pianificazione di lungo periodo, in grado di garantire continuità di risorse.
Dal Comune, gli assessori Foglietta e Mazzoleni hanno confermato che, diversamente dagli anni precedenti, il servizio metropolitano non sarà sospeso durante l’estate, garantendo così continuità di trasporto anche nei mesi più caldi.
Non sono però mancate le critiche. Silvio Magliano, consigliere della Lista Civica Cirio, ha espresso delusione per l’assenza, nel progetto, del prolungamento verso San Mauro Torinese. “Ancora una volta l’area nord-est della città viene esclusa dalle grandi opere infrastrutturali”, ha commentato, ricordando come già in passato i comuni dell’area si fossero dichiarati disponibili a reperire fondi per completare la progettazione. “È un errore strategico ignorare un territorio che conta oltre 140.000 abitanti e numerose attività economiche. Lavoreremo trasversalmente per colmare questo vuoto”.
Più critiche le parole di Alice Ravinale (AVS), che pur riconoscendo l’impegno del Comune e del Commissario, ha sollevato dubbi sulla reale disponibilità di fondi. “Si parla di coprire il tratto Porta Nuova – Politecnico con residui del PNRR nel biennio 2028-2029. Ma sono gli stessi fondi promessi ieri alle imprese dal ministro Urso per 25 miliardi? La priorità dovrebbe essere garantire risorse alle opere utili ai cittadini, non alle sole grandi infrastrutture”.
A rispondere è stato Roberto Ravello (Fratelli d’Italia), che ha accusato AVS di confondere temi diversi e di strumentalizzare il dibattito: “Mettere nello stesso discorso metro e TAV è fuorviante. La linea Torino-Lione è un progetto strategico per l’intero sistema industriale del Paese. Non si tratta di alternative, ma di coesistenza tra opere necessarie. Serve equilibrio: da un lato guardiamo al futuro con la metro, dall’altro non possiamo trascurare le esigenze attuali delle imprese coinvolte nei cantieri”.
Infine, Ravello ha ribadito l’importanza di interventi mirati e misure di sostegno alle attività economiche coinvolte, prendendo ad esempio quanto fatto per il prolungamento Collegno–Cascine Vica. “Sulla tratta Rebaudengo–Politecnico servono ragionamenti pragmatici, fin da subito. Perché sì, con una nuova linea della metropolitana si costruisce il domani della città, ma è fondamentale non perdere di vista il presente”.
Di Giulia De Sanctis