Festa grande di aprile in prima nazionale

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DA Mercoledì23Aprile2025
A Domenica04Maggio2025

Mercoledì 23 aprile 2025 alle ore 20.45 debutta in prima nazionale al Teatro Gobetti Festa grande di aprile, di Franco Antonicelli, con la drammaturgia di Diego Pleuteri, la consulenza storica di Gianni Oliva e la regia di Giulio Graglia. Saranno in scena (in ordine alfabetico) Francesco Bottin, Hana Daneri, Matteo Federici, Iacopo Ferro, Celeste Gugliandolo, Diego Pleuteri, Michele Puleio e lo stesso Gianni Oliva. Le scene sono di Fabio Carpene, i costumi di Giovanna Fiorentini, le luci di Antonio Merola, le musiche originali di Andrea Chenna, la cura dei movimenti scenici è di Antonio Bertusi.  Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale in collaborazione con il Polo del ‘900, resterà in scena fino a domenica 4 maggio 2025.

La Festa grande di aprile è quella della Liberazione, un anniversario che anno dopo anno si allontana da quel 25 aprile 1945 che ha sancito l’inizio di una nuova vita per il nostro Paese. Testo teatrale con cui Franco Antonicelli, singolare figura di scrittore, saggista, poeta, giornalista, Presidente CLN Piemonte, politico, ripercorre le vicende italiane dal 1924 al 1945, dai giorni del delitto Matteotti alla Resistenza e alla Liberazione.
Festa grande di aprile fu pubblicato da Einaudi nel 1964 nella Collezione di Teatro diretta da Paolo Grassi e Gerardo Guerrieri e nel medesimo anno ottenne il Premio Tricolore come testo drammatico sulla Resistenza. Attraverso una sequenza di numerosi e rapidi quadri, come una carrellata cinematografica di immagini e fotogrammi, l’autore porta sul palcoscenico una tragedia perfetta: da un delitto, attraverso l’acme di una crisi morale e di coscienza, si giunge alla catarsi.

Lo spettacolo Festa grande di aprile è un accorato invito a partecipare, in modo collettivo e consapevole, a questa rappresentazione popolare della nostra storia, fatta di uomini e donne, ma anche di canti e musiche del periodo, eseguiti dal vivo.
Nell’ultima scena, figure evanescenti di condannati a morte ci chiamano a un’assunzione di responsabilità; è un ricordo che, pur nella gioia della Liberazione finale, vuole essere intriso di rispetto e di riflessione. Il desiderio è di rileggere la nostra storia oggi. Un teatro civile che ci conduca a sensibilizzare le coscienze di tutti e in particolare dei giovani.

Orari degli spettacoli: martedì, giovedì e sabato ore 19.30; mercoledì e venerdì ore 20.45; domenica ore 16.00. Lunedì riposo.

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