Giovedì 24 aprile alle ore 20.30 presso il Cinema Fratelli Marx di Torino appuntamento con la proiezione del film La settimana senza Dio e con l'incontro con il regista Mourad Ben Cheikh.
Amadeus, 45 anni, è un noto antiquario di Lecce, una piccola città dell'Italia meridionale. Una passione irresistibile e inaspettata lo lega a Betty, una ragazza tunisina di 28 anni. Amadeus la raggiunge in Tunisia per sposarla e riportarla in Italia. I suoi suoceri di umili origini vogliono approfittare di questo genero ricco e follemente innamorato. La famiglia impone delle condizioni: cambio di nome, di religione e non solo…
Il padre di Betty chiede anche la sua circoncisione. Amadeus tratta, si allea con i fratelli di Betty, accetta il cambio di nome e la conversione, ma rifiuta categoricamente l’ultima condizione e minaccia di andarsene. Betty, con molta malizia, riesce a convincere l'imam. Una fatwa, basata sul rito hafita, salva l'integrità del prepuzio di Amadeus.
Ma, davanti al Mufti, per recitare la professione di fede musulmana, alla domanda inaspettata: "Chi è Gesù? ". Amadeus compie un errore. Non ha superato l'ultimo esame prima della celebrazione del matrimonio... Convinto che senza il certificato di conversione il matrimonio non possa essere celebrato, Amadeus è sorpreso di vedere che tutti i riti si svolgono normalmente e l’unione con Betty viene celebrata senza problemi. Amadeus grida al miracolo, ma le cose non stanno proprio così…
PROFILO DEL REGISTA - Mourad Ben Cheikh
Mourad Ben Cheikh è un regista di film di finzione, di documentari e di serie TV.
Ha studiato alle Belle Arti di Tunisi prima di proseguire il suo percorso di studi al DAMS di Bologna. Mourad è uno dei membri fondatori dell'ARFT (Associazione dei registi tunisini) non riconosciuta dal potere di Ben Ali, e diventata legale dopo la rivoluzione di cui Mourad è stato a lungo tesoriere e poi presidente dal 2020 al 2022.
Il suo documentario più importante è "Plus jamais peur” (in concorso in selezione ufficiale a Cannes 2011). Ha inoltre firmato la regia di diverse fiction televisive fra cui “Yawmyyat Im’aa” (Diari di una donna) che rappresenta una svolta nella storia delle fiction TV in Tunisia.