Lo storico Carnevale di Ivrea sta per entrare nella sua settimana clou. Sono attesi infatti la serata di sabato 22 febbraio con la presentazione della Vezzosa Mugnaia dal balcone del Municipio in Piazza di Città alle ore 21 e i tre giorni successivi, domenica 23, lunedì 24 e martedì 25 febbraio: giorni in cui il Corteo Storico e la Battaglia delle Arance animeranno e coinvolgeranno tutta la città di Ivrea in una manifestazione ricca di storia, tradizione, spettacolo, emozioni e grandi ideali.
A riempire di colori e profumi la città di Ivrea ogni anno da domenica a Martedì Grasso è la spettacolare Battaglia delle Arance, momento di grande coinvolgimento e forte emozione, rievocazione della ribellione popolare (gli aranceri a piedi) alla tirannia (gli aranceri sui carri). Lo spirito dello Storico Carnevale vive infatti nella rievocazione di un episodio di liberazione dalla tirannide: un barone (storicamente riconosciuto nel Marchese di Monferrato) che affamava la Città venne scacciato grazie alla ribellione di Violetta, la figlia di un mugnaio che non volle sottostare allo ius primae noctis e che, uccidendolo, accese la rivolta popolare.
La celeberrima Battaglia delle Arance rievoca proprio questa
rivolta: il popolo è rappresentato da squadre
di aranceri a piedi che combattono – sprovvisti di
qualsiasi protezione – contro i soldati del tiranno posti
su carri trainati da cavalli che indossano protezioni e maschere
che ricordano le antiche armature. Tirare le arance ha dunque una
valenza simbolica ma è pura goliardia: una stretta di mano, dopo un
“testa a testa”, sancisce la pace. Una speciale commissione
osserva, nei tre giorni di suo svolgimento, l’andamento della
battaglia e assegna un premio alle squadre – sia a piedi
sia ai carri da getto – che, per ardore, tecnica e lealtà, si sono
maggiormente distinte.
La Battaglia è un concentrato di ardore e lealtà. Non è raro vedere avversari in battaglia darsi la mano in segno di rispetto, riconoscendo l’abilità e il coraggio altrui. Le 9 squadre occupano ognuna una zona fissa: gli Asso di Picche, la prima nata nel 1947, tira in Piazza di Città, che condivide con la Morte (1954). In piazza Ottinetti troviamo gli Scacchi (1964) e gli Scorpioni d’Arduino (1966), mentre I Tuchini del Borghetto (1964) sono i soli a tirare sulla riva destra della Dora Baltea.
In piazza del Rondolino combattono la Pantera Nera (1966), i
Diavoli (1973) e i Mercenari (1974). Infine i
Credendari (1985) che tirano in piazza Freguglia. I carri da getto
sono divisi in pariglie (2 cavalli) e tiri a quattro (4 cavalli) e
si alternano all’interno delle piazze per pochi minuti. Non solo
l’ardore in battaglia e la correttezza nel tiro, ma anche
la qualità degli allestimenti e i finimenti dei cavalli
sono elementi che concorrono a definire le classifiche
finali. Tra i protagonisti vi sono anche i cavalli, da
sempre oggetto di grande cura e rispetto in città: proprio a Ivrea,
a luglio, ha luogo la Fiera di San Savino, la seconda rassegna
equestre italiana.
Non solo Battaglia delle Arance. Il Carnevale eporediese si caratterizza per un complesso cerimoniale che attinge a diverse epoche storiche fino a culminare nel Corteo Storico. Vera protagonista è la Vezzosa Mugnaia, simbolo di libertà ed eroina della festa sin dalla sua apparizione nel 1858. Ad accompagnarla il Generale di origine napoleonica che guida il brillante Stato Maggiore e, a seguire, il Sostituto Gran Cancelliere, cerimoniere e rigido custode della tradizione, i giovanissimi Abbà, due per ognuno dei cinque rioni e il Podestà rappresentante del potere cittadino.
In segno di partecipazione alla festa, tutti i cittadini e i
visitatori a partire dal Giovedì Grasso, su ordinanza
del Generale, scendono in strada indossando il Berretto
Frigio, un cappello rosso a forma di calza che
rappresenta l’adesione ideale alla rivolta e quindi l’aspirazione
alla libertà, come fu per i protagonisti della
Rivoluzione Francese.
Le fagiolate rionali, la Prise du Drapeau, le Alzate
degli Abbà, le zappate degli Scarli e la distribuzione
di
polenta e merluzzo sono solo alcuni degli appuntamenti disseminati
dal 6 gennaio fino alla chiusura del
Carnevale: momenti di unione e condivisione non solo per i
protagonisti della manifestazione ma anche per tutti gli eporediesi
e i turisti che vogliano avvicinarsi al Carnevale di Ivrea con
tutti i suoi riti e le sue tradizioni.
Il programma completo è online sul sito dello storico Carnevale di Ivrea.