Coronavirus a Torino e in Piemonte: scuole aperte dal 4 marzo. Per Università e Politecnico ancora niente lezioni

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Torino, 29/02/2020.

Aggiornamento del 2 marzo: visto l'evolversi della situazione, la Regione Piemonte ha esteso la chiusura delle scuole fino a domenica 8 marzo. Riapertura prevista lunedì 9 marzo.

Ripartenza graduale per Torino e Piemonte durante l’emergenza sanitaria nazionale del Coronavirus. E dopo una settima di tutto chiuso, da lunedì 2 marzo potranno gradualmente ripartire con una serie di limitazioni tutte le attività, incluse le scuole, al via mercoledì 4 marzo. Ad annunciarlo è il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che ha fornito alcune informazioni in attesa del decreto ufficiale.

Fino alla mezzanotte di domenica 1 marzo sarà ancora in vigore l’ordinanza emessa il 23 febbraio per il contenimento del contagio da Coronavirus, con lo stop a tutte le attività le cui condizioni operative per il Piemonte non cambieranno. Da lunedì 2 marzo cambierà la situazione, come stabilito dopo l’incontro in videoconferenza con il presidente del Consiglio Conte e tutte le regioni italiane e nel confronto constante con l’Istituzio nazionale di sanità. Tra le decisioni che saranno esposte nel decreto non solo quelle relative alle scuole, ma anche l’annunciata differenziazione tra le cosiddette regioni cluster, quelle con focolai di Coronavirus rilevati (Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna) e quelle no, tra cui il Piemonte.

«Si va verso una graduale ripartenza – ha annunciato Cirio - senza limiti, sebbene le attività partiranno attuando una serie di indicazioni, previste dal decreto, che ne determineranno lo svolgimento, con l’intento di evitare gli assembramenti di persone». Riaperti oltre le scuole dunque i cinema, e così i musei, con l’unica clausola della distanza garantita tra spettatori e visitatori, secondo la ratio che vuole evitare gli assembramenti di persone, per contenere eventuali contagi. E dunque è facile immaginare che i posti a sedere nelle sale non saranno riempiti completamente dal pubblico, e così gli accessi ai musei saranno contingentati.

Al contempo apriranno le piscine, e gli spogliatoi delle palestre, luoghi particolarmente delicati visto l’innesco di Codogno, avvenuto proprio in uno spogliatoio, e così riprenderanno le funzioni religiose, il tutto nella costante attenzione alla concentrazione di persone negli stessi ambienti. Per quanto riguarda le funzioni di domenica 1 marzo, Mons. Cesare Nosiglia e i Vescovi piemontesi comunicano che in conformità con la circolare che verrà emanata dalla Regione, potranno essere celebrate tutte le Messe festive nelle diocesi del Piemonte, rispettando le precauzioni già indicate in precedenza.

«Non è tutto come prima – ha spiegato il governatore Alberto Cirio, rassicurando tuttavia sulla situazione, costantemente monitorata – l’allarme Coronavirus esiste ancora, ma con le accortezze del caso tutto potrà ripartire».

La situazione dei contagi di Coronavirus in Piemonte resta stabile: sono 239 i test negativi effettuati, 19 quelli in corso per un totale di 45 casi di riscontrata positività – tra cui i 24 della Liguria – per cui si attende conferma. Di questi 7 sono ricoverati, 36 in isolamento fiduciario e un solo caso è stato validato dall’Istituto superiore di sanità.

«Non abbiamo focolai piemontesi ma siamo evidentemente al confine – ha ribadito il governatore - abbiamo attuato e riceviamo le indicazioni del presidente del Consiglio, supportate dal comitato scientifico dell’Istituto Nazionale di Sanità. Il graduale rientro nelle scuole con i due giorni di sospensione di lunedì e martedì permetterà una grande attenzione, non va infatti dimenticato che l’Italia vive uno stato di emergenza sanitaria, pertanto tutte le ordinanze potrebbero essere modificate se la situazione lo devesse rendere necessario».

Coronavirus: scuole aperte in Piemonte dal 4 marzo

Tra le novità, la ripresa delle attività didattiche nelle scuole prevista per mercoledì 4 marzo. «Lunedì e martedì saranno necessari all’Ufficio scolastico regionale - come ha illustrato Cirio - per un’azione di igienizzazione straordinaria da svolgere negli edifici scolastici. Attività straordinaria che riteniamo utile fare in questo momento e che seguirà il preciso protocollo operativo trasmesso dalla Regione. Questa scelta ci permetterà due giorni in più senza ragazzi a scuola per monitorare meglio l’evoluzione del contagio».

Cirio ha ricordato il confine con la Lombardia e la vicinanza con il savonese, tutte zone dove sono stati riscontrati casi. Una soluzione intelligente e utile quella dei due giorni ulteriori di chiusa per igienizzazione, è così che ha commentato la scelta Fabrizio Manca, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte spiegando il protocollo operativo approvato dal Presidente del Consiglio. Manca ha aggiunto: «Avevamo la necessità di riprendere le attività scolastiche e soprattutto di avere gli edifici scolastici disponibili non solo per le classi ma per le segreterie amministrative, strutture necessarie ad alcune operazioni urgenti da portare a termine in questo periodo per il prossimo anno scolastico. Accogliere gli studenti in ambienti igienizzati e sicuri ci è sembrata la soluzione opportuna».

Per l’igienizzazione, la Regione ha dato disponibilità piena alla scuola in termini di supporto strumentale e operativo, mettendo a disposizione personale e con supporto economico e finanziario laddove gli istituti con la loro autonomia non riescano a provvedere.

Stop alla didattica in Università e Politecnico fino al 7 marzo

Decisione diversa per quanto riguarda le università, che hanno comunicato le proprie scelte autonome e si sono mosse nella direzione di spostare attività, lezioni ed esami a distanza, per via telematica. Stop alle attività didattiche per l’Università di Torino e i suoi quasi ottantamila studenti fino a sabato 7 marzo. «In attesa di nuove disposizioni ministeriali – fa sapere l’ateneo - le attività didattiche in presenza rimangono sospese fino a sabato 7 marzo in tutte le sedi dell'Ateneo e dei Dipartimenti, incluse le sedi extrametropolitane. Sono allo studio modalità di recupero e di didattica alternativa che saranno comunicate al più presto».

Anche il Politecnico non tornerà ancora a regime di normalità «considerato il perdurare dell’incertezza sulla possibilità di riprendere il regolare svolgimento delle attività didattiche universitarie» il Rettore Guido Saracco ha annunciato diverse misure per la didattica e le attività dell'ateneo. Le prove d'esame scritte e in laboratorio informatico previste nei giorni dal 2/3/2020 al 7/3/2020 sono annullate. Le prove verranno ricalendarizzate in data da destinarsi in un appello di recupero.

I docenti potranno comunque utilizzare la modalità orale telematica per dare l’opportunità a coloro che lo desiderano di sostenere gli esami nel corso della prossima settimana e, se necessario, nelle successive. In caso di mancato consenso lo studente potrà accedere all'esame in forma standard nell'appello di recupero di cui sopra. E in modalità telematica saranno svolte svolte le prove orali riprogrammate per i giorni dal 2/3/2020 al 7/3/2020. I docenti comunicheranno agli studenti prenotati il calendario delle prove orali e le modalità di svolgimento.

Agli studenti laureandi dell’Area dell’Ingegneria (iscritti con Riserva entro la scadenza del 3/3/2020 alla sessione di laurea di marzo-aprile 2020) verrà garantita la possibilità di sostenere tutti gli esami in modalità orale telematica. Lo studente è tenuto a segnalare la condizione di laureando al docente per consentire la pianificazione delle prove. Agli studenti in mobilità internazionale (incoming e outgoing) verrà garantita la possibilità di sostenere tutti gli esami in modalità orale telematica. Gli studenti dei Collegi di Architettura, Design e Pianificazione e Progettazione iscritti alla sessione di laurea di febbraio 2020, saranno contattati direttamente dai Collegi per la programmazione delle sedute di laurea. Le lezioni del secondo periodo didattico avranno inizio il 9 marzo.

Il rettore dell'Università del Piemonte Orientale ha deciso di sospendere le attività didattiche con la presenza degli studenti fino a domenica 8 marzo. «Entro mercoledì 4 marzo - sottolinea Gian Carlo Avanzi ad Ansa - saranno fornite tutte le indicazioni per procedere con la didattica in rete. I docenti che si fossero già attrezzati in modo autonomo potranno iniziare con questa modalità già da domani». Al più presto, evidenziano dall'Upo, saranno fornite indicazioni per lo svolgimento degli esami in forma protetta.   Rimangono chiuse al pubblico esterno aule studio, mense e biblioteche. Prudenzialmente sono sospese le manifestazioni di carattere culturale, scientifico e formativo, comprese le riunioni di docenti che implichino la presenza di più di 25 persone contemporaneamente nella stessa aula. Anche le segreterie studenti rimangono aperte, «ma si invitano le studentesse e gli studenti - concludono - a utilizzare prioritariamente i servizi a distanza».

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