Torino, 12/02/2019.
Due realtà museali insieme per la prima volta, e una grande mostra che racconta la storia del fumetto nel suo rapporto con il calcio e con il cinema. Sono lo Juventus Museum e il Museo Nazionale del Cinema di Torino, che dal 9 febbraio al 17 giugno ospiteranno tra la Mole Antonelliana e lo Juventus Museum Gulp! Goal! Ciak! Calcio e fumetti, nata da un’idea di Gaetano Renda e curata da Luca Raffaelli, uno dei massimi esperti italiani nel campo dei fumetti.
A legare i due percorsi, il fumetto: «Per quanti secondi possiamo ammirare la vignetta che inquadra la palla sfiorata dal portiere che entra nel “sette”? Due? Venti? Mille? – suggerisce Raffaelli - Quel tempo che il calcio giocato e il cinema impone al tifoso e allo spettatore, nel fumetto è a nostra completa disposizione. Sulla pagina a fumetti possiamo vivere le nostre emozioni per tutto il tempo che vogliamo».
L’allestimento allo Juventus Museum vede intrecciarsi materiali multimediali tra cui fumetti e proiezioni e offre un panorama del rapporto tra calcio e fumetto, un tuffo nelle pagine e nelle gesta dei loro eroi attraverso i quali la passione per il calcio è stata affrontata in tanti modi e stili differenti.
La mostra è nata pensando a come la storia della passione per il calcio è stata raccontata nel fumetto, e a come la ricchezza di spunti offerti da questo sport all’immaginario di tutti gli appassionati possa dare vita a un racconto unico, originale ed emozionante. Con il fumetto si può infatti raccontare qualsiasi tipo di storia, che sia ambientata in mondi reali oppure fantastici.
«Questa mostra rappresenta il consolidamento di un dialogo con le altre istituzioni cittadine - ha spiegato Paolo Garimberti, Presidente dello Juventus Museum - siamo felici di presentarla con il Museo Nazionale del Cinema. Gulp! Goal! Ciak! Calcio e Fumetti mette in luce la funzione espressiva e comunicativa di una forma di racconto, come quella dei fumetti e dei cartoni animati, il cui fascino rimane inalterato, proprio come quello del calcio».
Sarà invece l’Aula del Tempio della Mole a ospitare la parte di mostra dedicata al cinema. Sfruttando il verticalismo antonelliano, la mostra mette in luce la potenza espressiva e comunicativa di una forma di racconto come quella dei fumetti e dei cartoni animati, grazie all’esposizione di materiali importanti quali tavole originali dei più famosi fumetti, proiezioni e postazioni interattive.
Cinema e fumetto, ovvero la doppia realizzazione di un sogno dell’essere umano: quello di raccontare non solo a parole. Il sogno è diventato realtà per entrambi i linguaggi alla fine dell’Ottocento dopo una lunga fase di sperimentazione segnata da due momenti fondamentali. In primo luogo la realizzazione di fumetti e la loro teorizzazione da parte del ginevrino Rodolphe Töpffer nella prima metà del diciannovesimo secolo. E poi le proiezioni cinematografiche di Emile Reynaud a partire dal 1892 a Parigi con i suoi disegni realizzati direttamente sulla pellicola. È questo il più importante anello di congiunzione tra i due linguaggi prima della loro nascita ufficiale. Cinema e fumetto hanno costruito il proprio linguaggio insieme, abbracciandosi pur essendo totalmente differenti, in un lungo rapporto di collaborazione, dove è avvenuto di tutto in un continuo scambio di ruoli e stili.
La mostra parte dal cuore della Mole Antonelliana per svilupparsi sulla rampa elicoidale, in un’alternanza di schermi e oggetti che accompagnano il visitatore alla scoperta dei rapporti tra cinema e fumetto, individuando peculiarità di due linguaggi nati sul finire dell’Ottocento che progressivamente tendono ad avvicinarsi. Infatti, se la magia del fumetto sta in quello spazio bianco che divide una vignetta dall’altra, è il lettore a dover collegare narrativamente i diversi segmenti (le vignette) che creano la narrazione.
Non a caso molti fumetti di qualche decennio fa usavano le didascalie per facilitare la lettura e spiegare quello che, in effetti, le immagini già raccontavano. Negli anni Sessanta e Settanta il fumetto si è evoluto grazie ad alcuni suoi grandi autori, limitando l’uso descrittivo delle didascalie. Questo passaggio è stato da molti indicato come un avvicinamento del fumetto al linguaggio cinematografico.
«Il cinema e il fumetto, proprio come il calcio, nascono insieme alla fine dell'Ottocento - sottolinea Sergio Toffetti, Presidente del Museo Nazionale del Cinema. Sono le nuove forme d'arte delle grandi masse urbane - cui anche il calcio si rivolge - e condividono un linguaggio comune articolato in "sequenze montate", cui, per spingere avanti il parallelismo, potremmo forse far corrispondere le "azioni" del football. Gioco di specchi tra lo sport più bello del mondo, le immagini "bigger than life" e le letture che dalla prima infanzia accompagnano tutta la nostra vita? È proprio con questo spirito che nasce Gulp! Goal! Ciak!: far giocare i visitatori con i tre più grandi linguaggi della modernità: calcio, cinema e fumetto. E al tempo stesso costruire un ponte tra due dei più popolari musei italiani».
Per tutta la durata della mostra sono previste numerose attività per le scuole e per il pubblico che comprendono visite guidate, laboratori per bambini e famiglie ed eventi speciali. Gulp! Goal! Ciak!: cinema e fumetti prosegue idealmente alla Bibliomediateca Mario Gromo, dove, a partire da materiali conservati nelle sue collezioni, viene proposta una selezione di fumetti in cui il cinema è declinato secondo percorsi diversi e complementari, in un reciproco scambio di influenza tra personaggi e storie. Personaggi e storie che escono dai limiti dell’inquadratura e della vignetta per vivere nuove vite e nuova avventure. Si tratta di un percorso plurale, declinato secondo sei macro-categorie, alle quali si aggiunge un focus specifico sull’universo di Star Wars.
Per la visita a entrambi i Musei e Mostre è stato creato un biglietto unico a 20 euro.