Torino, 10/06/2019.
Si tratta di uno dei più rilevanti progetti di recupero ambientale di un bene Patrimonio Unesco. Il Santuario di Oropa è coinvolto in un progetto, stimolato dal Garden Club di Biella insieme con l’Ente di Gestione dei Sacri Monti del Piemonte, che si pone l’obiettivo di riqualificare l’intero percorso del Sacro Monte, il più alto dei sette del Piemonte e, per molti versi, il più misticamente suggestivo.
«Le 12 Cappelle, popolate da centinaia di statue di
terracotta policroma a grandezza naturale, sono dedicate
alla storia della vita di Maria. Ciascuna di esse presenta ai
fedeli un episodio della vita della Madonna - evidenzia
Elena De Filippis, Direttore dell’Ente Sacri Monti del
Piemonte.
-Costruito tra il 1620 e il 1720 circa, il Sacro Monte conobbe il
proprio sviluppo architettonico nello stesso periodo in cui il
Santuario era in massima espansione. I fratelli D’Enrico, Giovanni
e Melchiorre, con Francesco Auregio ed i Galliari furono tra i
grandi artisti che lavorarono al Sacro Monte,
curandone gli aspetti scultorei e pittorici, contribuendo a fare di
questo complesso architettonico un percorso di fede che si sviluppa
attraverso un vero e proprio paesaggio sacralizzato».
È un semplice percorso che si dipana a zig zag sul pendio erboso, a condurre il visitatore di Cappella in Cappella, sino a raggiungere l’ingresso del monumentale Santuario della Madonna di Oropa, uno dei più frequentati centri di culto mariano in Europa. Quel percorso che, in origine, prevedeva un perfetto equilibrio tra i manufatti a l’ambiente, si inerpica da quota 1200 metri, in un paesaggio alpino di straordinaria bellezza.
Un equilibrio oggi non più evidente. Nell’area sommitale il bosco ha preso sopravvento sulle Cappelle, con alberi di grandi dimensioni, fitti e preponderanti, che avvolgono le ultime cappelle. Scardinando così il progetto originale che prevedeva una precisa sintesi tra il verdeggiare dei prati, dove è tutt’ora comune transitare tra pecore e mucche al pascolo, e il bianco delle murature. Ad essere intercettata dagli alberi troppo incombenti è anche la luce naturale che non riesce più ad illuminare, secondo il preciso, suggestivo gioco luministico originario, gli interni popolati dai personaggi. I Sacri Monti sono, lo aveva già scritto Testori, dei meravigliosi “teatri montani”, e, come in tutti i teatri, la luce ha un ruolo assolutamente fondamentale. Inoltre lo sviluppo abnorme delle radici crea inciampo e alberi così incontrollati possono rappresentare un pericolo non trascurabile per la stessa sopravvivenza e integrità dei preziosi manufatti che appaiono oggi assediati dalla vegetazione.
Per questo, dopo una circostanziata fase di studio e di elaborazione progettuale, il Garden Club di Biella ha proposto la riapertura unitaria del percorso devozionale che dovrà congiungere nuovamente tutto il sistema delle Cappelle partendo dalla prima, dedicata al Martirio di San Fermo e collocata a notevole distanza dal corpo centrale del sito Unesco, fino alla Cappella della Maddalena Penitente e all’antico ingresso al Chiostro antico del Santuario, passando per la sommità del Monte Oretto dove si trova la Cappella dell’Incoronazione di Maria, detta anche del Paradiso, vertice fisico e culturale di tutto il sistema.
«Non si tratterà unicamente di un’attività di restauro del percorso in terra battuta e in lastricato dell’antico percorso che si snoda tra le forme delle Cappelle, ma coinvolgerà anche e in maniera significativa la sommità del versante meridionale del Monte Oretto», chiarisce la Presidente dell’Ente Sacri Monti architetto Renata Lodari, che si esprime anche nella sua veste di apprezzata esperta del recupero di molti importanti giardini storici e ambienti naturali di pregio.
«Le folte chiome degli esemplari arborei risultanti dalla
cessazione dell’attività del Vivaio Forestale del “Paradiso”
ricoprono attualmente questo versante annullando la
percezione delle Cappelle delle Nozze di Cana,
dell’Assunzione di Maria e dell’Incoronazione, sminuendo così la
comprensione dell’intero sistema delle Cappelle e del percorso del
Sacro Monte».
«La proposta del progetto di fattibilità tecnico-economica del
restauro e riuso del percorso devozionale e della composizione
botanica del Sacro Monte di Oropa, redatta dall’architetto
Luca Giacomini e presentata all’attenzione della
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Province
di Biella, Novara, Vercelli e Verbano-Cusio-Ossola, del Corpo
Forestale dello Stato e degli altri enti istituzionali competenti,
coinvolgerà – anticipa la Presidente Lodari - questi lotti in
un’attività di diradamento onde tornare a percepire il
dialogo tra i fabbricati delle ultime tre Cappelle con il
resto del contesto, architettonico e paesaggistico. La globalità
degli interventi proposti in fase preliminare sarà scomposta in più
lotti esecutivi di intervento che coinvolgerà le aree
esterne del Sacro Monte in un arco temporale stimato di circa tre
anni».
«I terrazzamenti del vivaio dismesso saranno convertiti in spazi
aperti e pianeggianti per consentire la sosta dei pellegrini e
visitatori che, da questa altezza, potranno godere di un’ampia
percezione che dal pascolo e dalle Cappelle sottostanti si
allarga a tutta la piana del biellese antistante fino ad
abbracciare, nelle mattine più terse, il lontano arco alpino delle
Alpi Marittime”.
“A completamento di questo intervento saranno inseriti
nuovi esemplari arborei collocati in prossimità
delle aree ove, al tempo dei primi interventi di realizzazione
degli ambienti del Sacro Monte a partire dal 1624, si previde la
realizzazione di Cappelle che non trovarono compimento o non furono
realizzate».
«La situazione del Sacro Monte ha risvegliato nei membri del Garden
Club di Biella la volontà di promuoverne un miglioramento
attraverso un recupero delle condizioni originarie del
percorso devozionale di questo sito perché possa essere
nuovamente utilizzato già a partire dall’occasione della
Celebrazione della V Centenaria Incoronazione della Statua
della Madonna di Oropa prevista per l’ultima domenica di agosto
2020. L’intenzionalità è stata ben accolta e promossa
anche dall’Ente di Gestione dei Sacri Monti unitamente al Consiglio
di Amministrazione del Santuario di Oropa», annota Piera Valeggia,
che del Garden Club biellese è la Presidente.