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Torino, 23/07/2019.
Come diceva Nico Orengo, la Liguria «va vista da una finestra». Per chi vive a Torino, una piccola «finestra» si può aprire anche solo per un giorno, con una tappa al mare, tra le rocce o la sabbia, tra gli ulivi e le agavi che adornano le pendici delle Alpi che si tuffano in acqua, passeggiando su un lungomare, in un giardino, lungo un molo sferzato dalle onde. La via principale è l’autostrada Torino-Savona, che pare quasi conservare fino all’ultimo la vista dell’immenso manto azzurro che bagna la Liguria. Giù da Altare, tra i tornanti che segnano le montagne, il viaggiatore si ritrova, quasi senza preavviso, di fronte alla straordinaria visione del mare. E la bocca, di solito, resta aperta. Si arriva a Savona, quindi, e da lì ci si muove.
Non è l’unica via, c’è anche la Torino-Genova, ci sono i servizi di autobus per il mare, ma soprattutto c’è il treno. Per chi vuole portare il proprio saluto al mare in giornata, le alternative non mancano. Anzi, per certi aspetti, in caso di toccata e fuga il treno può essere un’ottima soluzione, per approfittare di qualche altra ora di sonno e compensare così la «levataccia» per partire da Torino e arrivare a sdraiarsi in spiaggia entro un orario accettabile. Sono scelte.
Avevamo già scritto di Varigotti e Bergeggi, due tra le mete più gettonate da parte dei torinesi che vanno ad assaggiare il Mar Ligure. Ma fra le tappe giornalierie spunta anche Albisola (distanza: 146km), sempre in provincia di Savona. La spiaggia non è immensa ma è libera, molto vicina al paese e che quindi risulta ben servita dai mezzi pubblici, inoltre consente di spostarsi agevolmente anche nei paesi limitrofi, per cambiare velocemente spiaggia o, semplicemente, rilassarsi in un bar con un aperitivo.
I torinesi, però, scoprono anche Sestri Levante, in provincia di Genova (distanza: 221km). Città più caratteristica e più grande, offre sicuramente più alternative, anche per via della sua conformazione che, di fatto, regala ai visitatori ben due baie tra cui spostarsi, una più riparata e più intima, la «Baia del Silenzio», una più spaziosa, la «Baia delle Favole». Entrambe, però, molto suggestive. E poi, volendo, ci si può anche fermare prima, magari a Camogli (distanza: 197km), dove ci sono spiagge libere e private, tutte attrezzate, nella splendida cornice colorata delle imponenti e strette abitazioni cittadine. Alti palazzi di colori diversi che conferiscono alla città un aspetto davvero unico.
Ci vuole più tempo, certo, perché in certi casi, per via del traffico, si superano anche le due ore e mezza di viaggio, ma aumentando leggermente la durata del tragitto (sia in auto, sia in treno), si possono raggiungere mete piuttosto interessanti. Si dice, ad esempio, che il torinese «medio» abbia la casa in montagna a Bardonecchia e la casa al mare ad Alassio (Sv), e in effetti quest’ultima meta, in coppia con l’adiacente Laigueglia, costituisce un centro di richiamo importantissimo, sia per le spiagge, sia per la «movida». Ma è questo un limite «psicologico» della gita in Liguria, perché superando proprio l’argine Alassio-Laigueglia (e, nell’altra direzione, superando Genova), quindi investendo almeno un’altra ora di viaggio fra andata a ritorno, si possono scoprire vere perle.
Ad esempio Cervo, all’inizio della graziosa provincia di Imperia (distanza: 197km), piccolo paesino medievale arroccato sul versante montuoso che gode di una vista straordinaria e anche di una bella spiaggia ai suoi piedi. Qui, però, abbondano le rocce, ma anche lo spendore della natura semi-incontaminata. La stessa Imperia (distanza: 203km) è un’ottima soluzione per chi vuole alternare un bagno a una passeggiata in città. Si va dalle spiagge tra Borgo Peri e lo scoglio della Galeazza fino a Porto Maurizio. Prima di fare un salto al Porto di Oneglia oppure al centro, dove il torinese può scoprire che i portici non esistono solo a Torino e che anche qui, magari dopo una sosta nella storica caffetteria Piccardo, i portici possono essere belli e interessanti, con le dovute proporzioni. Per i più audaci, il suggerimento è di andare ancora avanti, fino a Bordighera, fino a Ventimiglia, fino ai Giardini Hanbury a La Mortola o fino ai Balzi Rossi per farsi tentare dalla Francia e scoprire un altro angolo di paradiso. Ma in quel caso, a meno di non dormire in treno o farsi dare il cambio alla guida, meglio pernottare.
Di Paolo Morelli