Torino, 03/12/2019.
Annunciato come una delle maggiori novità orientate all’alta cucina nella città sabauda, dopo un breve periodo di chiusura e riorganizzazione, il ristorante Piano 35, situato a 150 metri d’altezza all’imponente Grattacielo Intesa San Paolo, è entrato a pieno regime, con un’offerta rivolta a diversi momenti della giornata.
Ma cosa si mangia da Piano 35? E soprattutto: in un una location urbana così esclusiva, quanto si spende?
Innanzitutto è bene ricordare che la proposta food è realizzata dallo chef Marco Sacco, 2 stelle Michelin al ristorante Piccolo Lago, affacciato sul Lago di Mergozzo, a Verbania. L’approccio con cui ha realizzato il menu è quello tipico del noto chef, basata sull’esaltazione in chiave gourmet dei prodotti del territorio e della tradizione, a cui aggiunge qui un tocco di internazionalità.
Proprio seguendo questa filosofia, i menu disponibili per la cena sono tre. Il primo non poteva che essere dedicato alla regione che lo chef ha scelto: In Piemonte prevede i piatti Vitello tonnato, Zuppa di cipolle, Raviolo Torino, Riso peperoni acciughe, Zuppetta di lago, Filetto di sanato, Topinambur. Racconta tutto il territorio nazionale il secondo menu degustazione Giro d’Italia, che inizia con Capesante e barbabietola, Zuppa di razza e robiola; prosegue con Gnocchi anemone gamberi, Tagliatelle ai ricci di mare, Astice Mascarpa ostrica, Baccalà quinoa salsa tajine e termina con il misterioso piatto A.O.P. Infine omaggia la sua creatura più amata, il suo ristorante stellato, il menu Piccolo Lago a Torino, in cui vengono presentati alcuni dei piatti più iconici e rappresentativi dell’indirizzo fine dining piemontese: Lingotto di Mergozzo, Flan di Bettelmatt, Carbonara Au Koque, Riso in cagnone, Salmerino, Pollo arrosto, Tiramisù: passato, presente, futuro.
Tutti i menu sono disponibili in due versioni: tutte le sette portate a 120 euro o in versione light, con un percorso di quattro portate a 90 euro.
Certamente più informale è la formula per la pausa pranzo, ideale per una pausa chic in uno dei sessanta coperti di cui dispone il ristorante o per un business lunch. I piatti in carta sono divisi in box di prezzo e si possono selezionare dalla stessa “categoria” o incrociare (con un minimo di due piatti). Tra le proposte a 10 euro la Patata al cartoccio, besciamella al Grana Padano e la Zucca al forno, gorgonzola e amaretti; tra quella 14 euro la Pasta e fagioli o la Polenta baccalà, puntarelle; tra quelle a 22 euro l’Albese e porcini e la Tagliata di manzo, cicorione, salsa Mornay. Ancora, a 26 euro, l’Insalata di orto e di mare e il Pescato alla plancia, insalate cotte, limone candito. A 6 euro i dessert, come la Torta di mele o il Frangipane di nocciole, zabaione allo spumante.
Lo spazio più in alto dell’interno grattacielo, al terzo livello della serra bioclimatica in cui ha sede Piano 35, si trova infine il lounge bar. Qui, tra finger food e calici di vino, prepara i suoi cocktail creativi la barlady Cinzia Ferro. In diversi appuntamenti i drink vengono proposti in food pairing, abbinati ad una ricetta dello che Sacco.
Di Simone Zeni