Torino, 26/02/2021.
In base ai dati del Report settimanale validato dal CTS e dal Ministero della Salute, il Piemonte da lunedì 1 marzo passerà in zona arancione.
L’Rt è cresciuto e si attesta sopra l’1 e la pressione ospedaliera sta aumentando.
«Ci viene chiesto purtroppo un nuovo sforzo, e so che è un sacrificio grande - ha commentato Cirio - Al nuovo Governo abbiamo sollecitato che i ristori per le attività costrette a fermarsi siano immediati. È fondamentale».
In zona arancione sono vietati gli spostamenti al di fuori del proprio comune di residenza o domicilio, eccetto comprovati motivi di salute, lavoro o necessità (per i quali serve l'autocertificazione). All'interno del proprio comune ci si può spostare liberamente, rispettando il coprifuoco notturno dalle 22.00 alle 05.00.
L'Istituto Superiore di Sanità sconsiglia di evitare i contatti con persone non conviventi, vista la situazione epidemiologica. È comunque consentito far visita ad amici e parenti dalle 5 alle 22. Ricordiamo che ci si può spostare una sola volta al giorno in un massimo di due persone ulteriori a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione, con la possibilità di portare con sé i figli minori di 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono.
Le persone che vivono in un comune sotto i 5000 abitanti possono spostarsi entro 30 chilometri dal confine, anche per le visite ad amici o parenti, con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di provincia.
Si possono raggiungere le seconde case (eccetto se si trovano in zona rossa), ma bisogna comprovare di avere effevamente avuto titolo per recarsi presso la seconda casa in questione prima dell'entrata in vigore del Dpcm del 15 gennaio 2021. La seconda casa non deve essere abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare convivente con il proprietario, e vi si può recare unicamente tale nucleo.
Nella zona arancione è permesso svolgere attività motoria, comprese le passeggiate senza alcuna limitazione nel proprio comune, rispettando l' obbligo di mascherina e la distanza di un metro dalle altre persone. Oltre i confini comunali lo spostamento è consentito se nel comuune non vi siano parchi. Allo stesso modo è possibile recarsi in un altro comune (sempre, però, situato nei confini della Regione Piemonte) per praticare attività sportiva nel caso in cui, nel proprio comune sia impossibile praticarla (ad esempio, se si vuole giocare a tennis e nel proprio comune non vi siano campi da tennis, allora ci si può spostare). Nel caso di attività sportiva in movimento (corsa e bicicletta, ma anche trekking e scialpinismo, come chiarito dalla circolare del Viminale del 16 ottobre 2020), è possibile sconfinare in un altro comune della stessa regione, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva in questione e la destinazione finale coincida con il comune di partenza. Oltre al bisogno di avere con sè una autocertificazione, in tutti questi casi sono sempre vietati gli assembramenti ed è obbligatorio mantenere la distanza di un metro (due metri per chi pratica attività sportiva) dalle altre persone. Ricordiamo che per i comuni con meno di 5000 abitanti è equiparata al territorio comunale la fascia territoriale circostante, fino a una distanza di 30 chilometri dai relativi confini.
Bar e ristoranti tornano chiusi (così come pub, gelaterie, pasticcerie), con possibilità per i clienti di acquistare cibo da asporto dalle 5.00 alle 22.00 (per i bar senza cucina fino alle 18.00) e di farsi recapitare cibo a domicilio senza limiti di orario. Per chi acquista in modalità da asporto è vietato consumare cibi e bevande nelle vicinanze del locale; in nessun caso ci si può invece sedere e consumare in un locale. Chiudono i musei in tutto il Piemonte, mentre restano aperti i negozi, senza limitazioni alle categorie di beni vendibili (nelle giornate festive e prefestive devono restare comunque chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole)
Da sabato 27 febbraio alle ore 18 Craveggia, Villette, Toceno, Malesco, Santa Maria Maggiore e Druogno, in Val Vigezzo nel VCO, entrano in zona rossa come Re, in zona rossa già dal 20 febbraio per un focolaio da variante inglese. Nonostante le misure restrittive aggiuntive, nell’area si rileva ancora un tasso di incidenza molto elevato e doppio rispetto a quello medio delle tre settimane precedenti.
Zona rossa, sempre dalle 18 del 27 febbraio, anche a Cavour, in provincia di Torino, a causa di un sospetto focolaio da variante su cui sono in corso ulteriori approfondimenti.
Queste misure saranno in vigore fino al 5 marzo.