Torino, 10/10/2022.
Torna, dal 3 al 6 novembre 2022, l'undicesima edizione di The Others 2022 Art Fair. Saranno oltre 60 le realtà coinvolte tra gallerie, spazi no profit e artist run space che animeranno il Padiglione 3 di Torino Esposizioni, con un dibattito sempre più inclusivo nel mondo dell'arte.
Quest'anno si rafforza l'identità internazionale della fiera attraverso la partecipazione di espositori provenienti da Albania, Austria, Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Grecia, Paesi Bassi, Perù, Slovacchia e Svizzera.
The Others Art Fair 2022 vuole stimolare una riflessioni all'insegna del crossover tra linguaggi e generazioni artistiche differenti, creando un intreccio di nuovi e diversi punti di vista che troveranno realizzazione in uno spazio espositivo innovativo a forma di labirinto.
Fil rouge dell’undicesima edizione di The Others Art Fair è la riflessione sui temi d’attualità, a partire dalla relazione tra uomo e nuove tecnologie al centro della ricerca condotta dall’artista di origine ucraina Ira Lupu presentata dalla galleria Darling Pearls che, attraverso le esperienze di un gruppo di lavoratrici del sesso online ucraine, accende i riflettori sul rapporto paradossale tra intimità e distanza, connessione e disconnessione, corpo fisico e corpo elettronico.
E ancora il rapporto tra Oriente e Occidente, fulcro del progetto proposto dall’AAIE Center for Contemporary Art sulla fusione tra classico e contemporaneo, grazie al lavoro di quattro artisti asiatici emergenti che riflettono sul legame tra presente e passato, e su come la contemporaneità interagisca con la storia, diventando un tutt'uno.
Senza dimenticare di porre l’accento sulla performance e la sperimentazione artistica, come accade nell’ambito dello studio/galleria VGO in collaborazione con l'artista Luigi Presicce, che presenterà un quadro costruito di oggetti e corpi, animato da un gruppo di artisti che ogni giorno alle ore 15 darà vita a un’opera con uno spettacolo immobile, unico e senza tempo.
Fra le prime anticipazioni, anche il teatro e la performance con il duo curatoriale Tino & Kramer con il lavoro di Ambrosia che risponde più profondamente all'eredità del lavoro di Tomaso Binga. I curatori hanno invitato inoltre altri due artisti in una mostra curata e che fornisce ulteriori indagini su femminilità, bellezza, potere e linguaggio.
Di Giulia De Sanctis