L’avventura del design si è sviluppata in territori che uscivano dagli spazi tradizionalmente ad esso associati; un hyperdesign che cerca di articolare il proprio ruolo intorno ai temi cruciali del nostro presente: dal lavoro alle questioni di genere, dal clima alle disabilità. Il percorso espositivo del Ma*Ga prosegue quindi con l’analisi di Italian Limes, un progetto di ricerca di Studio Folder, presentato per la prima volta alla 14a Mostra Internazionale di Architettura nell'ambito dell'edizione della Biennale di Venezia del 2014, che affronta il problema climatico come questione collettiva. Italian Limes è un’installazione cartografica che esplora le regioni alpine, dove i confini nazionali, solo apparentemente indiscutibili ed evidenti, si spostano a causa del riscaldamento globale e del ritiro dei ghiacciai evidenziando il conseguente spostamento dello spartiacque che definisce i confini di Italia, Austria, Svizzera e Francia, e quindi svelando il problema della rappresentazione territoriale e le sue implicazioni politiche.
Tra i progetti di public art, al Ma*Ga si possono ammirare quelli del collettivo Cheap, fondato da sei donne a Bologna durante il terremoto del 2012, impegnato nella ricerca di un equilibrio tra pratica curatoriale e attivismo, che attraverso il mezzo effimero dei manifesti su strada, interviene nei quartieri, nelle strade, negli spazi autogestiti.
Dal canto loro, Sex & the City, associazione di promozione sociale fondata nel 2022 da Florencia Andreola e Azzurra Muzzonigro, che osserva, da un punto di vista di genere, le città, il welfare, l’accessibilità ai servizi, la sfera simbolica della rappresentazione pubblica e la percezione di insicurezza nello spazio pubblico, ha prodotto una mappatura emotiva site-specific, con lo scopo di avviare una ricognizione in progress sulla condizione della città di Gallarate in merito alla vita quotidiana delle donne e minoranze di genere.
Da tempo si parla di inclusione nella progettazione per persone con disabilità, col risultato di produrre, in alcuni casi, un’esclusione di secondo grado. Al Ma*Ga viene presentato il Parco Inclusivo Universale, un intervento di riqualificazione che immagina il Parco Schuster, una vasta area di fronte alla Basilica di San Paolo a Roma, aggiornata in chiave di accessibilità universale e che si sviluppa in occasione del Giubileo 2025, in collaborazione tra il Dipartimento di Architettura dell’Università degli studi Roma Tre, Fondazione Tetrabondi, Associazione Aes Architettura Emergenza Sviluppo, il Municipio Roma VIII e l’assessorato all’Ambiente di Roma Capitale.
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