Disaronno compie 500 anni: la storia tutta lombarda del liquore italiano più bevuto al mondo

Varese, 18/04/2025.

Nel 2025 Disaronno, il liquore italiano più bevuto al mondo, celebra un traguardo straordinario: 500 anni di storia, stile, qualità e innovazione, rendendo omaggio alla Dolcevita in chiave contemporanea. In occasione della celebrazione del suo mezzo millennio di vita, Disaronno lancia un progetto che rafforza il suo legame con la dimensione urbana e quotidiana dei bar di quartiere: nasce così il format Disaronno Bar, luoghi dove il passato si riconnette al futuro in un concetto definito new-stalgia, con la presenza in drink list di un cocktail signature Disaronno, creato a quattro mani per l'occasione con i bartender dei locali coinvolti.

Il progetto prende il via nella data in cui ogni anno ricorre il Disaronno Day (19 aprile) con la prima attivazione al Bicchierino Bar di Milano, in via Giambellino 8, per poi proseguire in alcuni dei bar di quartiere più rappresentativi della città: Lom Dopolavoro, in via Galileo Ferraris 1 (8 maggio); Caffè degli Artisti, in viale Abruzzi 23 (22 maggio) e Salumeria del Design, in via Cecilio Stazio 18 (12 giugno). Tra maggio e giugno vengono inoltre coinvolti tre bar di Roma, ma i più in generale le celebrazioni per i 500 anni vengono estese ai prestigiosi 50 Best Bars, fino ai più di 500 cocktail bar in Asia. 

Quella di Disaronno è una storia tutta lombarda. Tutto ebbe inizio nel 1525, quando, secondo la leggenda, Bernardino Luini, allievo di Leonardo da Vinci, dipinse a Saronno (Varese) L’Adorazione dei Magi presso il Santuario della Beata Vergine dei Miracoli. Nel raffigurare la Madonna, si dice che l’artista si ispirò a una locandiera del luogo, che posò per lui come modella. Quest’ultima, in segno di gratitudine, gli preparò un dono speciale: un boccale pieno di un liquore ambrato, fragrante e delicato, frutto di una miscela segreta di ingredienti.

Nei primi anni del 1600 molte famiglie si occupavano di produrre personalmente liquori, digestivi e vari composti curativi contro ogni tipo di malessere. Tra queste famiglie vi era proprio quella dei Reina e Giovanni Reina riscoprì l’antica ricetta del liquore ambrato. Quest’ultima fu poi tramandata segretamente, di generazione in generazione, fino a quando, agli inizi del secolo scorso, Domenico Reina decise di aprire un negozio laboratorio nel centro di Saronno: la Domenico Reina Coloniali. Ben presto il negozio diventò un vero e proprio crocevia dove la gente passava, degustava ed acquistava. Da questa attività artigianale nacque, nel 1947, Illva Saronno (Industria Lombarda Liquori Vini & Affini), che oggi ha portato Disaronno a essere il liquore italiano più bevuto al mondo secondo l’International Wine & Spirit Research 2024 e distribuito in oltre 160 paesi.

Disaronno si distingue per il suo aroma di mandorle intenso e persistente, dal carattere dolce, che regala una calda e avvolgente sensazione al palato. La sua versatilità permette di gustarlo liscio, on the rocks o protagonista principale di cocktail iconici come il Godfather, che dal 1986 è nella lista Iba dei migliori cocktail del mondo, e il Disaronno Sour, senza dimenticare nuove e intriganti creazioni.

L’iconica bottiglia dal tappo quadrato in lucido vetro battuto è stata creata negli anni Settanta da un maestro vetraio di Murano che ha realizzato un leggendario oggetto di artigianato; successivamente, nel 1999, la bottiglia è stata esposta al Louvre di Parigi in occasione della mostra L’objet du Design, 99 objets pour un siècle. L’inconfondibile design di Disaronno è oggi riconosciuta in tutto il mondo come uno dei simboli dell’Italian Style. 

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