Varese, 07/06/2021.
Immerso nel parco naturale Campo dei Fiori, nei pressi della città di Varese, sorge il Sacro Monte di Varese. Uno dei 9 sacri monti prealpini, tra Piemonte e Lombardia, e dal 2003 inserito dall’Unesco nella lista dei patrimoni dell’umanità. Il luogo è tra i più turistici della Lombardia e meta di pellegrinaggio fin dal Medioevo, per via di un percorso devozionale del Seicento, lungo le pendici del monte, che porta direttamente al borgo di Santa Maria del Monte e all’omonimo santuario. Addirittura si stima come, in oltre 300 anni di esistenza, siano passati per la via circa 60 milioni di pellegrini.
Il sentiero acciottolato si sviluppa in salita per 2 chilometri, con un dislivello di 300 metri, ed è caratterizzato dalla presenza di 14 cappelle dedicate ai misteri del rosario. In particolare le prime cinque narrano i misteri gaudiosi, dalla sesta alla decima sono raccontati quelli dolorosi e nelle ultime quattro i gloriosi. Inoltre in ognuna delle cappelle è possibile trovare opere d’arte di alcuni dei più noti artisti lombardi, come il Morazzone, Francesco Silva o Dionigi Bussola, ma anche di Renato Guttuso. Proprio di quest’ultimo, nella cappella della natività, è ammirabile una bellissima versione contemporanea della Fuga in Egitto, realizzata dall’artista nel 1983 e tra le più famose in Italia.
Una volta completato il percorso di 2 chilometri si giunge così in cima al monte, in corrispondenza del santuario di Santa Maria del Monte e all’ingresso dell’omonimo borgo. Il luogo sacro sorge sui resti di una precedente chiesa altomedievale, le cui tracce sono ammirabili nell’attuale cripta. Al suo interno sono presenti diversi affreschi, decorazioni barocche e un imponente altare maggiore del Seicento, con una preziosa statua lignea della Madonna col bambino. Nei pressi del santuario, inoltre, è visitabile il museo Baroffio, con codici miniati e opere d’arte sacra donati dal barone Giuseppe Baroffio. Così come tra le altre attrazioni turistiche del borgo, non si può non citare la casa museo Ludovico Pogliaghi. L’edificio fu in passato la residenza dell’artista milanese, mentre oggi ospita circa 1500 opere d’arte e 580 oggetti archeologici.
Il Sacro Monte di Varese, però, non è solo un luogo di culto ricco di bellezze artistiche, ma offre anche un ambiente naturalistico degno di nota e viste panoramiche davvero suggestive. Lungo il percorso infatti si è immersi nel verde dei prati e delle piante del monte, mentre arrivati in cima si può godere di una splendida veduta sui laghi di Varese, Comabbio e Monate, sulla pianura e sulle montagne circostanti, fino a quelle bergamasche e della Valtellina. Insomma un vero e proprio itinerario in cui unire religiosità, passione per l’arte, per la natura e per i panorami mozzafiato.
Inoltre raggiungere il punto di partenza della via sacra o direttamente il borgo di Santa Maria del Monte è davvero semplice e possibile con diversi mezzi di trasporto. Se si arriva in automobile è necessario prendere l’uscita Varese dell’autostrada dei laghi A8, attraversare il centro cittadino e poi si può parcheggiare in piazzale Montanari, nei pressi della prima cappella della via sacra. Se invece si vuole arrivare direttamente al borgo, esiste un parcheggio adiacente al santuario in cui poter lasciare la propria auto.
Ma questa non è l’unica possibilità, infatti l’inizio del sentiero sacro è raggiungibile anche in treno e autobus. In questo caso, una volta scesi alla stazione di Varese, occorre prendere l’autobus linea C, direzione Sacro Monte, che attraversando la città porta a destinazione in poco tempo. Infine c’è un’ultima alternativa per raggiungere la cima del monte, ovvero quella di salire con una storica funicolare: il trenino, risalente al 1909 e ripristinato da alcuni anni, porta in pochi minuti dalla stazione di Valle al borgo di Santa Maria del Monte, con corse ogni 10 minuti.
Di Simone Caravano